Amb. Valensise (IAI): “UE ha peso non trascurabile, ma deve essere coesa”
02-03-2025 12:37 - Opinioni

GD - Roma, 2 mar 25 – Il faccia a faccia nella Studio Ovale di Washington DC tra il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, il suo vice James David Vance, e il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha tracciato una linea di demarcazione netta rispetto al futuro delle relazioni internazionali che interessano il processo di pace del conflitto russo-ucraino. Il “Quotidiano Nazionale” ha analizzato l’accaduto e riflettuto sulle prospettive con l’ambasciatore Michele Valensise, presidente dello IAI Istituto Affari Internazionali, già segretario generale della Farnesina. E diplomatico in Germania.
D.: Rispetto al conflitto russo-ucraino, quali gli scenari ipotizzabili alla luce delle posizioni della nuova amministrazione Usa?
* Amb. Michele Valensise: «Gli Stati Uniti vogliono chiudere rapidamente la trattativa avviata con la Russia per un cessate il fuoco. La velocità impressa da Washington può portare a un vantaggio negoziale per la Russia e, invece, specie dopo le durissime pressioni di Trump su Zelensky di venerdì alla Casa Bianca, a concessioni molto pesanti a carico dell’Ucraina. Anche per questo è necessario associare alla trattativa Kiev e gli europei, che hanno notevolmente sostenuto l’Ucraina. Purtroppo per Kiev e per l’Europa questo auspicio è osteggiato da Washington. Il che rappresenta una difficoltà per molti, ma non per la Russia».
D.: Quale atteggiamento possiamo prevedere o dovrebbe tenere il presidente ucraino?
* Amb. Michele Valensise: «A seguito dell’incontro con Trump e Vance, Zelensky ha ricevuto una forte solidarietà in Ucraina, anche dai suoi oppositori, e dall’Europa per aver difeso le proprie ragioni con dignità e pazienza. Il presidente ucraino è in una situazione oggettivamente difficile e lo sa, ma continuerà a rivendicare un negoziato equo e a tener fermi alcuni punti essenziali per l’Ucraina. In ogni caso non potrà chiudere del tutto le porte a una soluzione negoziale».
D.: Si tratta di tensioni che fanno senza dubbio parte delle relazioni internazionali, ma in questo caso arrivano davanti alle telecamere. Tutto ciò ha un significato diplomatico?
* Amb. Michele Valensise: «È il superamento, non casuale e senza precedenti, delle forme di dialogo diplomatico alle quali siamo abituati da decenni. Certo, la drammatizzazione e la violenza inaudita del confronto pubblico non favoriscono la ricerca di soluzioni condivise. Ma, evidentemente, non era quella l’intenzione della Casa Bianca. Trump e Vance hanno dato la netta impressione di voler parlare soprattutto alla loro base elettorale, per mostrarsi coerenti con quanto preannunciato e con l’immagine di forza su cui hanno costruito la loro vittoria a novembre».
D.: Quale ruolo può avere l’Europa?
* Amb. Michele Valensise: «Potrebbe svolgere un ruolo equilibratore e di richiamo del rispetto di alcuni principi fondamentali dell’ordine internazionale. Per farlo però dovrebbe essere coesa e determinata a far valere il suo peso, che non è trascurabile. L’Europa è stata a fianco dell’Ucraina e degli Stati Uniti per tre lunghi anni con un impegno politico, finanziario e militare e ha un interesse diretto alla sicurezza dell’Ucraina, non è possibile ignorarlo».
D.: Il vertice europeo di oggi a Londra sarà incentrato sulla Difesa europea: esiste la prospettiva di una più solida politica comune?
* Amb. Michele Valensise: «La difesa comune europea è un obiettivo necessariamente di lungo periodo, perché presuppone cessioni di sovranità nazionale molto complesse, anche se un giorno non impossibili. Ma già oggi un forte raccordo politico e un più stretto coordinamento operativo in materia di difesa potrebbero costituire, almeno per alcuni Paesi europei, un progresso rilevante in una congiuntura così critica come l’attuale».
D.: La Casa Bianca terrà il punto rispetto alla posizione adottata anche alla luce dell’ulteriore instabile scenario in Medio Oriente?
* Amb. Valensise (IAI): «UE ha peso non trascurabile, ma deve essere coesa. Per quanto possano essere imprevedibili le uscite del presidente Trump, è da immaginare che la nuova amministrazione americana intenda continuare a muoversi sulla linea di censura dell’Ucraina e di apertura alla Russia. Il che non risparmierà nuove tensioni».
D.: Oggi la pace è ancora raggiungibile in tempi ragionevoli o resta lontana?
* Amb. Michele Valensise: «Si potrebbe verificare un’accelerazione di un cessate il fuoco. I tempi sono importanti, ma per una pacificazione equa e stabile lo sono ancora di più le condizioni che dovranno essere negoziate e accettate. Se non sarà giusta, la pace non sarà pace».
Fonte: Quotidiano Nazionale
D.: Rispetto al conflitto russo-ucraino, quali gli scenari ipotizzabili alla luce delle posizioni della nuova amministrazione Usa?
* Amb. Michele Valensise: «Gli Stati Uniti vogliono chiudere rapidamente la trattativa avviata con la Russia per un cessate il fuoco. La velocità impressa da Washington può portare a un vantaggio negoziale per la Russia e, invece, specie dopo le durissime pressioni di Trump su Zelensky di venerdì alla Casa Bianca, a concessioni molto pesanti a carico dell’Ucraina. Anche per questo è necessario associare alla trattativa Kiev e gli europei, che hanno notevolmente sostenuto l’Ucraina. Purtroppo per Kiev e per l’Europa questo auspicio è osteggiato da Washington. Il che rappresenta una difficoltà per molti, ma non per la Russia».
D.: Quale atteggiamento possiamo prevedere o dovrebbe tenere il presidente ucraino?
* Amb. Michele Valensise: «A seguito dell’incontro con Trump e Vance, Zelensky ha ricevuto una forte solidarietà in Ucraina, anche dai suoi oppositori, e dall’Europa per aver difeso le proprie ragioni con dignità e pazienza. Il presidente ucraino è in una situazione oggettivamente difficile e lo sa, ma continuerà a rivendicare un negoziato equo e a tener fermi alcuni punti essenziali per l’Ucraina. In ogni caso non potrà chiudere del tutto le porte a una soluzione negoziale».
D.: Si tratta di tensioni che fanno senza dubbio parte delle relazioni internazionali, ma in questo caso arrivano davanti alle telecamere. Tutto ciò ha un significato diplomatico?
* Amb. Michele Valensise: «È il superamento, non casuale e senza precedenti, delle forme di dialogo diplomatico alle quali siamo abituati da decenni. Certo, la drammatizzazione e la violenza inaudita del confronto pubblico non favoriscono la ricerca di soluzioni condivise. Ma, evidentemente, non era quella l’intenzione della Casa Bianca. Trump e Vance hanno dato la netta impressione di voler parlare soprattutto alla loro base elettorale, per mostrarsi coerenti con quanto preannunciato e con l’immagine di forza su cui hanno costruito la loro vittoria a novembre».
D.: Quale ruolo può avere l’Europa?
* Amb. Michele Valensise: «Potrebbe svolgere un ruolo equilibratore e di richiamo del rispetto di alcuni principi fondamentali dell’ordine internazionale. Per farlo però dovrebbe essere coesa e determinata a far valere il suo peso, che non è trascurabile. L’Europa è stata a fianco dell’Ucraina e degli Stati Uniti per tre lunghi anni con un impegno politico, finanziario e militare e ha un interesse diretto alla sicurezza dell’Ucraina, non è possibile ignorarlo».
D.: Il vertice europeo di oggi a Londra sarà incentrato sulla Difesa europea: esiste la prospettiva di una più solida politica comune?
* Amb. Michele Valensise: «La difesa comune europea è un obiettivo necessariamente di lungo periodo, perché presuppone cessioni di sovranità nazionale molto complesse, anche se un giorno non impossibili. Ma già oggi un forte raccordo politico e un più stretto coordinamento operativo in materia di difesa potrebbero costituire, almeno per alcuni Paesi europei, un progresso rilevante in una congiuntura così critica come l’attuale».
D.: La Casa Bianca terrà il punto rispetto alla posizione adottata anche alla luce dell’ulteriore instabile scenario in Medio Oriente?
* Amb. Valensise (IAI): «UE ha peso non trascurabile, ma deve essere coesa. Per quanto possano essere imprevedibili le uscite del presidente Trump, è da immaginare che la nuova amministrazione americana intenda continuare a muoversi sulla linea di censura dell’Ucraina e di apertura alla Russia. Il che non risparmierà nuove tensioni».
D.: Oggi la pace è ancora raggiungibile in tempi ragionevoli o resta lontana?
* Amb. Michele Valensise: «Si potrebbe verificare un’accelerazione di un cessate il fuoco. I tempi sono importanti, ma per una pacificazione equa e stabile lo sono ancora di più le condizioni che dovranno essere negoziate e accettate. Se non sarà giusta, la pace non sarà pace».
Fonte: Quotidiano Nazionale