Accademia Ungheria: Rifrazione Luce di Katalin Petényi e Barna Kabay
07-11-2024 14:46 - Arte, cultura, turismo
GD - Roma, 7 nov. 24 - All'Accademia d'Ungheria in Roma martedì 12 novembre, alle ore 19.00, si terrà la proiezione del film documentario "Rifrazione della luce Fénytörés" (Ungheria, 2023 ) di Katalin Petényi e Barna Kabay.
Dopo gli indirizzi di saluto di Eduard Habsburg-Lotharingiai, ambasciatore di Ungheria presso la Santa Sede, interverrà Krisztina Lantos, direttrice dell’Accademia d’Ungheria in Roma.
Alla proiezione seguirà un incontro con i registi, moderato da Sebestyén Terdik, direttore della Casa di Santo Stefano, Roma.
Fonte: Accademia Ungheria
Dopo gli indirizzi di saluto di Eduard Habsburg-Lotharingiai, ambasciatore di Ungheria presso la Santa Sede, interverrà Krisztina Lantos, direttrice dell’Accademia d’Ungheria in Roma.
Alla proiezione seguirà un incontro con i registi, moderato da Sebestyén Terdik, direttore della Casa di Santo Stefano, Roma.
Il documentario di carattere investigativo, grazie a fonti e documenti finora inediti e sconosciuti, accessibili solo a ricercatori e storici, rivela la storia dell’abbazia benedettina di Pannonhalma durante la dittatura comunista. Esso ripercorre le durissime sfide e prove affrontate dagli stessi arciabati e monaci dell’Abbazia e della Casa sociale per anziani di Pannonhalma, raccontando come siano riusciti, nonostante il controllo dei servizi d’intelligence comunista, gli arresti e il totale isolamento, a sopravvivere alla dittatura, a mantenere vive le loro scuole e a conservare i contatti segreti con la Santa Sede e con il prof. GellértBékés, padre benedettino del monastero di Sant’Anselmo di Roma, anch’egli sorvegliato dall’intelligence.
Attraverso una serie di testimonianze di destini strazianti, vengono presentati i numerosi processi farsa cui i monaci, nonché alcuni ex studenti del Ginnasio benedettino di Pannonhalma, sono stati sottoposti.
Il documentario, avvalendosi dei report quotidiani trasmessi dagli informatori carcerari che stazionavano nelle celle dei prigionieri innocenti, offre un quadro unico dello stato d'animo dei vulnerabili, della vita tra le mura delle prigioni e della fragilità dello spirito. Tutto questo inserito in un quadro storico narrato da AsztrikVárszegi, storico, arciabate emerito di Pannonhalma, all’epoca testimone di numerosi avvenimenti.
KatalinPetényi, sceneggiatrice, regista e montatrice premiata con il Premio Balázs Béla, insignita del Premio alla carriera Cinema per la Pace, artista di merito della Repubblica Popolare Ungherese e membro ordinario dell'Accademia delle Arti Ungherese.
Barna Kabay, sceneggiatore, regista e produttore, premiato con il Premio Balázs Béla, candidato all'Oscar, insignito del Premio alla carriera Cinema per la Pace, artista di merito della Repubblica Popolare Ungherese e membro ordinario dell'Accademia delle Arti Ungherese.
Ingresso libero.
Attraverso una serie di testimonianze di destini strazianti, vengono presentati i numerosi processi farsa cui i monaci, nonché alcuni ex studenti del Ginnasio benedettino di Pannonhalma, sono stati sottoposti.
Il documentario, avvalendosi dei report quotidiani trasmessi dagli informatori carcerari che stazionavano nelle celle dei prigionieri innocenti, offre un quadro unico dello stato d'animo dei vulnerabili, della vita tra le mura delle prigioni e della fragilità dello spirito. Tutto questo inserito in un quadro storico narrato da AsztrikVárszegi, storico, arciabate emerito di Pannonhalma, all’epoca testimone di numerosi avvenimenti.
KatalinPetényi, sceneggiatrice, regista e montatrice premiata con il Premio Balázs Béla, insignita del Premio alla carriera Cinema per la Pace, artista di merito della Repubblica Popolare Ungherese e membro ordinario dell'Accademia delle Arti Ungherese.
Barna Kabay, sceneggiatore, regista e produttore, premiato con il Premio Balázs Béla, candidato all'Oscar, insignito del Premio alla carriera Cinema per la Pace, artista di merito della Repubblica Popolare Ungherese e membro ordinario dell'Accademia delle Arti Ungherese.
Ingresso libero.
Fonte: Accademia Ungheria