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UNESCO: colline del Prosecco Superiore di Conegliano e Valdobbiadene riconosciute Patrimonio dell’umanità

07-07-2019 15:03 - Made in Italy
La delegazione italiana a Baku (foto Regione Veneto) La delegazione italiana a Baku (foto Regione Veneto)
GD - Baku, 7 lug. 19 - Il Comitato del Patrimonio Mondiale dell'Unesco, riunito a Baku (Azerbaijan), all’unanimità ha iscritto i paesaggi vitivinicoli delle colline del Prosecco Superiore di Conegliano e Valdobbiadene nella Lista dei siti patrimoni culturali e naturali dell'umanità. Il primo a dare l’atteso annuncio in Italia è stato il ministro Enzo Moavero Milanesi sottolineando che questo è avvenuto «grazie alla loro bellezza paesaggistica, culturale, agricola unica e al gran lavoro promozionale di squadra del sistema-Paese». La delegazione italiana a Baku era accompagnata dall’ambasciatore italiano all’Unesco, Massimo Riccardo.
Per Gian Marco Centinaio, ministro delle Politiche Agricole Alimentari, Forestali e Turismo, «questo significa entrare in un circuito mondiale di viaggiatori che privilegiano i siti Unesco per il valore culturale dell'offerta e per la garanzia certificata di qualità. Una ricaduta enorme per l'economia e anche dal punto di vista del marketing, perché si entra in un universo in cui si viene riconosciuti virtuosi».«L'attenzione universale verso il territorio in cui ha origine uno dei simboli del made in Italy di qualità - ha aggiunto Centinaio - mi rafforza nella convinzione di proseguire nella promozione dell'enoturismo, che sempre più individua nell' Italia un paesaggio di eccezionale valore mondiale».
Da parte sua Alberto Bonisoli, ministro dei Beni Culturali, si tratta di «un altro obiettivo centrato. Ancora una volta il nostro Paese, con 55 siti in lista, dimostra di avere eccellenze uniche al mondo e si conferma tra le nazioni con il maggior numero di luoghi e attività inserite nel patrimonio Unesco».
Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, che a Baku ha guidato la delegazione veneta, ha detto dopo la notizia del riconoscimento: «Sono ancora emozionato ed entusiasta dell'ingresso delle Colline del Prosecco a pieni voti nel Patrimonio dell'Umanità. Da oggi i comuni del Prosecco entrano nel Patrimonio dell'Umanità e saranno sotto la lente di ingrandimento a livello nazionale e internazionale ma saranno anche meta di turisti che vorranno conoscere questo territorio». Zaia ha poi ricordato che le Colline del Prosecco «entrano con buoni compagni di viaggio come le cascate di Iguazù, il Kilimangiaro, la Grande Muraglia Cinese, il Taj Mahal: insomma tutti i grandi monumenti che conosciamo e dei quali abbiamo sentito parlare. Dedico questo riconoscimento, questa vittoria, a chi non c'è più, a coloro che non hanno visto la fortuna del Prosecco, le lodi. Non ci sono più per questioni di età o perché hanno perso la vita in quelle colline, ma sono stati coloro che hanno strappato dai rovi queste colline, che hanno dato vita a questa agricoltura eroica che ha plasmato il territorio». Il Governatore del Veneto ha inoltre sottolineato che «il vincolo Unesco è per il paesaggio, per quel paesaggio unico dei ciglioni, dei terrazzamenti erbosi, del mosaico agrario; il merito è di quegli agricoltori che si sono spaccati la schiena, le mani e le gambe a lavorare questi territori che molto spesso non sono meccanizzabili. Dobbiamo ricordare questi cittadini che hanno fatto grande il Veneto»
Il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini, ha ricordato che «questo risultato è stato spinto dall’aumento record del 21% delle vendite in valore nel 2019 sui mercati esteri, dove il Prosecco è il vino Made in Italy. È un risultato atteso che riconosce l’importanza di un territorio dallo straordinario valore storico, culturale e paesaggistico in grado di esprimere una produzione che ha saputo conquistare apprezzamenti su scala mondiale”. Delle 464 milioni di bottiglie Doc vendute lo scorso anno, prodotte su oltre 24mila ettari di vigneti tra Veneto e Friuli Venezia Giulia, circa 2 su 3 sono state vendute all’estero dove la Gran Bretagna è di gran lunga il Paese che ne consuma di più. La produzione è intimamente connessa con le caratteristiche del territorio e del meraviglioso paesaggio delle Colline del Prosecco di Conegliano-Valdobbiadene».
«È un risultato straordinario, atteso da tempo, motivo di orgoglio non solo per il Veneto ma per l’Italia intera», ha commentato Massimiliano Giansanti, presidente nazionale di Confagricoltura, secondo il quale «è un riconoscimento per l’unicità del territorio e del suo prodotto principe, la sua valenza economica ma anche culturale, agricola, paesaggistica e turistica. Vengono finalmente valorizzate colline vitate, uniche, inconfondibili, che tutto il mondo apprezza, così come il prosecco prodotto dalle sue uve». Per Giansanti «questo riconoscimento sarà un volano straordinario per il settore vitivinicolo, che sta affrontando sfide importanti per incrementare la propria competitività, ma anche per tutto il mondo agricolo, che ha un’ulteriore chance per far conoscere al mondo l’eccellenza del Made in Italy enoico ed agroalimentare».


Fonte: Redazione
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