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UK: anche Trenitalia sulla linea ferroviaria Londra-Glasgow

09-12-2019 22:14 - Made in Italy
GD - Londra, 9 dic. 19 - Anche Trenitalia partecipa al rilancio e modernizzazione dell'importante linea ferroviaria tra Londra e Glasgow. Trenitalia è infatti sbarcata nel Regno Unito ed è diventata un attore chiave del business dei trasporti su rotaia nel Paese che vanta la più antica ferrovia d'Europa (seguita a ruota dalla Napoli-Portici). A suggellare l'evento è stata oggi l'inaugurazione ufficiale del servizio gestito da Avanti West Coast: consorzio formato dall'azienda di proprietà di Ferrovie dello Stato e dalla scozzese FirstGroup che nei mesi scorsi si è aggiudicato la concessione della linea lungo la cruciale dorsale ovest britannica: quella che connette Londra, attraverso città come Birmingham o Manchester, fino alla Scozia e a Glasgow.
La stessa linea è interessata per il futuro anche ai piani sull'alta velocità, previsti oltre Manica fra un decennio o poco più. Si tratta di un progetto destinato a produrre fin da subito ricavi miliardari e che nasce sotto il segno dell'innovazione, dell'obiettivo di un miglioramento dei servizi, dell'impegno verso «la sostenibilità», come è stato messo in evdenza prima della partenza del convoglio celebrativo inaugurale dalla stazione londinese di Euston verso Glasgow nel quadro di una cerimonia a cui sono intervenuti l'amministratore delegato di Trenitalia, Orazio Iacono, e quello di First Rail, Steve Montgomery, alla presenza fra gli altri dell'ambasciatore d'Italia a Londra, Raffaele Trombetta, e dell'amministratore delegato della FS, Gianfranco Battisti.
Il nuovo consorzio ha ottenuto la concessione rinnovabile dal Governo di Sua Maestà fino al 2031. Si tratta di «un progetto molto ambizioso, poiché entriamo nel mercato del Regno Unito trasferendo tutte le nostre conoscenze e il nostro know-how, soprattutto sull'alta velocità», ha detto Battisti. In ballo, ha proseguito, ci sono «un miliardo 250 milioni di ricavi annui, lungo una linea ad alta potenzialità che collega Londra con la Scozia e fa muovere tantissima gente».
Sul fronte tecnico c'è l'impegno a modernizzare una flotta di treni «attualmente poco sostenibile», poiché gravata ancora da «molti locomotori diesel», con 263 nuovi servizi a settimana entro il 2022 e l'acquisizione «a breve» di treni di ultima generazione che «rappresentano la flotta più innovativa a nostra disposizione» anche sotto il profilo dell'impatto ambientale, ha notato il numero uno di Ferrovie Italiane.
Inoltre si punta «ad aumentare di molto la soddisfazione dei passeggeri, cercando di esportare il modello italiano che ci viene riconosciuto a livello globale per quanto riguarda la best practice del servizio»: un punto di forza cui si affianca quello di avere costi medi molto più contenuti rispetto agli standard britannici. Possiamo «esportare conoscenze e competenze italiane in un settore dove siamo leader sul fronte internazionale», ha insistito Battisti, ricordando i dati di una realtà come Fs che chiuderà il 2019 con profitti netti record da 600 milioni di euro. E che, parlando d'internazionalizzazione, sta entrando pure nel mercato francese, ha «vinto pochi giorni fa la gara sui collegamenti alta velocità in Spagna» e guarda ormai fino agli Usa.
Quanto ai timori della Brexit, questione chiave di un Paese avviato alle elezioni giovedì 12, Battisti ridimensiona gli allarmi: «al di là della Brexit, riteniamo che lo sviluppo del sistema ferroviario sia una realtà in tutto il mondo, incamminato, Inghilterra inclusa, verso modelli di sostenibilità in cui i trasporti su ferro» saranno sempre più «cruciali».
Un futuro che il marchio Avanti esprime alla perfezione, secondo l'amministratore delegato di FS, simboleggiando «un benchmark europeo e una tradizione che il mondo ci invidia, in particolare per quel che riguarda l'alta velocità. Avanti, perché vogliamo traguardare l'azienda verso nuove sfide, le sfide del futuro, legate ai principi di quello sviluppo sostenibile che è nel nostro dna».


Fonte: Redazione
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