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UE: nuovi fondi per rafforzare la resilienza in Yemen

25-03-2019 19:43 - Europa
Photo: ©FAO/Soliman Ahmed / FAO
GD - Amman, 25 mar. 19 - L'Unione Europea ha donato oggi un totale di 40,8 milioni di dollari per sostenere l'impegno delle Nazioni Unite volto a rafforzare la capacità dello Yemen di fare fronte alle crisi (resilienza). Gli interventi coinvolgeranno i membri più vulnerabili della comunità, incluso donne, disoccupati, giovani, minoranze marginalizzate, sfollati interni (IDPs) oltre alle comunità ospitanti in difficoltà.
L'accordo di finanziamento, firmato recentemente ad Amman (Giordania), contribuirà a sostenere per 36 mesi il programma ONU "Enhanced Rural Resilience in Yemen" che mira a ridurre la vulnerabilità delle comunità agli shock e alle crisi nel paese martoriato dal conflitto e che rappresenta oggi la più vasta crisi umanitaria del mondo.
Il programma coinvolgerà oltre 735 mila persone e verrà implementato dalla Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Alimentazione e l'Agricoltura (FAO), dall'Organizzazione Internazionale per il Lavoro (ILO), dal Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo (UNDP) e dal Programma Alimentare Mondiale (WFP).
"L'Unione Europea riafferma il suo impegno per creare le condizioni per uno sviluppo sostenibile e a sostegno dei servizi base per aiutare i cittadini yemeniti ad affrontare la peggiore crisi che hanno mai vissuto. Siamo sicuri che questa iniziativa contribuirà alla costruzione della resilienza incentrandosi sui gruppi più vulnerabili della società", ha affermato Antonia Calvo Puerta, capo della delegazione dell'Unione Europea.
Le iniziative del programma gestite dalla FAO riceveranno 9 milioni di dollari e coinvolgeranno oltre 370.000 persone. Le aree di intervento includono la fornitura di sementi migliorate, di mangime per il bestiame e di attrezzatura di piccole dimensioni, come pompe di irrigazione ad energia solare.
Per migliorare quantità e qualità dei loro prodotti, i piccoli produttori lattiero-caseari riceveranno attrezzatura migliorata e formazione, mentre i piccoli allevatori riceveranno sostegno e servizi veterinari per promuovere l'ingrasso delle pecore. Per favorire lo sviluppo delle attività produttive lungo la filiera del valore, il programma offrirà formazione a coltivatori e formatori, e allo stesso tempo promuoverà lo sviluppo di una filiera del valore del caffè con produttori selezionati.
Il programma contribuirà inoltre a sostenere l' "empowerment" femminile e la inclusione delle donne ad ogni livello, tenendo in considerazione le barriere sociali e culturali con cui esse si confrontano nel paese. Il programma si concentrerà attivamente su bisogni e sulle opportunità per le donne, assicurandosi di offrire loro attività culturalmente accettabili e realmente accessibili.
L'agricoltura è un settore vitale per lo Yemen che dà lavoro al 54 per cento della popolazione. Essa deve per tanto essere al centro degli sforzi per costruire la resilienza e per rafforzare le capacità delle comunità di affrontare le crisi, ha sottolineato la FAO.
"Milioni di yemeniti che vivono di agricoltura non hanno accesso ad input fondamentali e sono oggi maggiormente a rischio, e meno attrezzati per fare fronte alle crisi, che durante qualsiasi altra fase del conflitto. Contribuendo a ridurre la vulnerabilità delle comunità agli shock, la FAO farà in modo che i più vulnerabili, ossia i poveri rurali, siano meglio preparati", ha affermato il rappresentante della FAO in Yemen, Salah Hajj Hassan.
Nel contesto del Global Network Against Food Crises (la Rete Globale contro le Crisi Alimentari), i nuovi finanziamenti si aggiungeranno ad altre iniziative sostenute dall'Unione Europea e forniranno un contributo vitale all'implementazione dell' Emergency Livelihoods Response Plan (ELRP - Piano di Risposta emergenziale per i Mezzi di Sussistenza) della FAO per lo Yemen. Scopo dell'ELRP è ridurre l'insicurezza alimentare acuta e proteggere le vite dei nuclei familiari più vulnerabili. Implementare l'ELRP richiederà 135 milioni di dollari per sostenere 7 milioni di persone nel 2019.
A quattro anni dallo scoppio del conflitto, la crisi alimentare nel paese continua ad inasprirsi. L'ultima edizione del Integrated Food Security Phase Classification (IPC) report a dicembre 2018 indica che 16 milioni di persone (il 53% della popolazione) hanno bisogno urgente di aiuto; una cifra che potrebbe raggiungere i 20 milioni, spingendo molti sul bordo della carestia.
Fondamentale costruire complementarietà e sinergie - Le quattro diverse agenzie ONU parte del Programma congiunto puntano a massimizzare l'impatto dei loro interventi attraverso le rispettive risorse ed expertise. Il programma promuoverà lo sviluppo sostenibile e l'autosufficienza, applicando allo stesso tempo un focus multisettoriale ai mezzi di sussistenza.
L'iniziativa cerca di rafforzare la resilienza delle zone selezionale, migliorando l'offerta di servizi, la coesione sociale, i servizi base, la sicurezza alimentare e il ripristino dei mezzi di sostentamento per fare fronte alle conseguenze negative del conflitto.
Implementato nelle sei province di Hajjah, Hodeidah, Lahj, Abyan, Taiz y Sana'a, il programma contribuirà alla stabilità delle comunità locali e offrirà una base solida per la ricostruzione del Paese.


Fonte: Redazione
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