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UE: Le tredici proposte della comunità finanziaria italiana per l’agenda europea

22-11-2019 19:27 - Europa
GD - Roma, 22 nov. 19 - Lavorare affinché stabilità finanziaria e crescita economica vadano di pari passo; rendere il quadro regolamentare europeo ed internazionale più semplice, trasparente, coordinato e proporzionale; completare l’Unione bancaria e armonizzare le norme per la risoluzione bancaria; rilanciare l’Unione dei mercati dei capitali in una Europa post-Brexit; rivolgere attenzione concreta allo sviluppo sostenibile ed al suo finanziamento, in linea con i progetti annunciati dalla Commissione; dare rilievo nell’agenda europea al tema della riduzione dei rischi catastrofali; agevolare le innovazioni tecnologiche (Fintech & Insurtech) nel rispetto di regole uniformi; ricalibrare i regimi di tassazione per le piattaforme online (webtax); proseguire nella lotta al crimine finanziario; rafforzare programmi pubblici e privati di educazione finanziaria; rilanciare il ruolo degli investitori istituzionali a sostegno dell’economia reale; rafforzare programmi e sistemi di garanzia a supporto delle piccole e medie imprese; facilitare infine – ed è impegno specifico di FeBAF - rapporti di vicinato e relazioni economico-finanziarie con le aree del Mediterraneo e dell’est e sud-est Europa, in linea con gli indirizzi del Piano InvestEu.
Sono queste le tredici priorità che l’industria finanziaria italiana ha presentato a Bruxelles durante l’incontro annuale tra gli europarlamentari italiani e la delegazione di FeBAF, la Federazione Banche Assicurazioni e Finanza, guidata dal presidente Luigi Abete e dai presidenti di ABI ed ANIA, Antonio Patuelli e Maria Bianca Farina.
All’alba di una nuova legislatura europea, le tredici misure di policy – tredici come le associazioni che aderiscono a FeBAF – sono trasversali alle componenti dell’industria del risparmio e espressione unitaria della comunità finanziaria del nostro Paese a favore dello sviluppo sostenibile dell’economia e della società europea.
“In un momento storico con poche certezze e molte incognite, sentiamo la necessità di sostenere il percorso europeo”, ha affermato Luigi Abete, presidente di FeBAF. “E lo facciamo ribadendo che vogliamo più Europa, un’Europa che sia cantiere di investimenti e sviluppo e che agevoli a parità di condizioni il contributo del mondo finanziario a favore dell’economia reale”, ha concluso Abete.


Fonte: FeBAF
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