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Regno Spaziale di Asgardia: arch. Niglio prima donna nominata ministro della Cultura

04-04-2019 12:30 - Arte, cultura, turismo
L'arch. Olimpia Niglio, ministro della Cultura di Asgardia Aerospace International Research Center L'arch. Olimpia Niglio, ministro della Cultura di Asgardia Aerospace International Research Center
GD - Vienna, 4 apr. 19 - L’arch. Olimpia Niglio è la prima donna italiana ad essere nominata ministro della Cultura di Asgardia Aerospace International Research Center di Vienna. La cerimonia di giuramento si svolgerà mercoledì 10 aprile nel quartiere ONU della capitale austriaca.
Asgardia è ufficialmente conosciuta come "Regno spaziale di Asgardia" ed è il progetto di una nazione spaziale con lo scopo di "Unire la futura umanità rendendola trans-etnica, transnazionale, trans-religiosa, etica e pacifica, basandosi sull'uguaglianza e la dignità di ogni essere umano”.
La nazione è stata annunciata il 12 ottobre 2016 da Igor Ashurbeyli, fondatore del Centro di ricerca internazionale aerospaziale e presidente del comitato scientifico dello spazio dell'UNESCO.
Il nome Asgardia è stato scelto riferendosi ad Asgard, uno dei nove mondi della mitologia norrena, quello abitato dagli Dei.
Olimpia Niglio, architetto, si è laureata nel 1995 all’Università degli Studi di Napoli Federico II; ha conseguito il master in Management dell’Arte e dei Beni Culturali, PhD (1997-2000) e post-PhD (2000-2001) in Conservazione dei beni architettonici, e successivamente è diventata professore di Storia dell’architettura e del restauro. Dal 2002 al 2010 è professore incaricato al corso di laurea in Storia dell’arte dell’Università di Pisa, titolare della cattedra di Storia del restauro. Dal 2009 al 2011 ha insegnato Storia del restauro alla Scuola di Specializzazione in Storia dell’arte del medesimo ateneo.
Nel 2004 ha fondato il progetto editoriale EdA, Esempi di Architettura, riunendo giovani competenze scientifiche interdisciplinari impegnate nella ricerca sia nell’ambito dell’architettura che dell’ingegneria. Dal 2006 è professore all’Universidad de Ibagué (Colombia), dove coordina un corso di Restauro Architettonico della Escuela International. All’Università di Ibagué per l’anno 2011-2012 è coordinatore scientifico internazionale del gruppo di ricerca per il progetto di restauro urbano della città coloniale di Ambalema e dove tuttora è professore-ricercatore nel gruppo Rastro Urbano e valutatore scientifico certificato per Colciencias (Ministero de la educación nacional, Colombia). Dal 2006 è visiting professor e ha tenuto relazioni e seminari presso accademie scientifiche italiane e internazionali.
Dal 2017 è primo membro straniero dell’Academia Colombiana de Historia de la Ingenieria in Colombia.
È referente scientifico dell'Ambasciata d'Italia in Colombia e dell'Istituto Italiano di Cultura di Bogotá. Sempre nel 2017 ha ricevuto il primo premio internazionale "Julio González Gómez" della Repubblica di Colombia per il miglior libro di storia edito tra Colombia, Ecuador, Venezuela e Panama (Ingenieros y Arquitectos Italianos en Colombia), per la prima volta rilasciato ad una studiosa italiana.
Dal 2014 al 2018 è stata professore all'Universidad Jorge Tadeo Lozano di Bogotá (Colombia) dove ha curato la mostra internazionale “Angiolo Mazzoni ingegnere italiano in Colombia” per conto del Museo Mart di Rovereto (Italia) con omonimo volume edito nella collana “Quaderni di architettura” del Museo Mart in Rovereto. È membro ICOMOS (International Council on Monuments and Sites) Italia, ICOM (International Council of Museums) Italia ed è accreditata presso l’ONU a Ginevra con la “Foundation for Gaia”.
È autore numerose monografie, articoli e contributi in diverse lingue nel settore della storia e del restauro dell’architettura. L’attività di ricerca abbraccia temi inerenti la storia dell’architettura comparata, tra estremo Occidente ed estremo Oriente, nel periodo della modernizzazione tra Diciannovesimo e Ventesimo secolo. Fulcro dei suoi studi è l’approccio comparato e interpretativo dell’architettura attraverso l’esplorazione di ambiti ed esperienze che vedono una forte presenza italiana all’estero e i cui progetti hanno aperto nuovi orizzonti nella lettura della cultura architettonica contemporanea.


Fonte: Redazione
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