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Onorificenza italiana in ambasciata Tunisi al prof. Campisi

25-09-2020 07:26 - Persone
GD - Tunisi, 25 set. 20 - Riconoscimento italiano per il prof. Alfonso Campisi, di Trapani, docente di filologia romanza all’università “La Manouba” a Tunisi, dove vive, a La Marsa. L'ambasciatore italiano in Tunisia, Lorenzo Fanara, gli ha infatti consegnato l’onorificenza di Cavaliere dal Presidente della Repubblica Italiana, per ricompensare benemerenze acquisite verso la Nazione nel campo delle lettere e delle arti.
La cerimonia si è svolta nell’ambasciata a Tunisi dove l’accademico italo-tunisino ha ricevuto la decorazione di Chevalier des Arts et des Lettere del Presidente della Repubblica Italiana. Si tratta del più alto riconoscimento culturale onorario assegnato alle persone che si sono distinte per la loro creazione in campo artistico o letterario o per il contributo che hanno dato all’influenza delle arti e delle lettere in Italia e nel mondo.
Alfonso Campisi è uno studioso specialista dell’immigrazione siciliana in Tunisia tra Ottocento e Novecento, è presidente della Cattedra Universitaria Siciliana per il Dialogo delle Culture e Civiltà e presidente dell’AISLLI Associazione Internazionale per gli Studi di Lingua e Letteratura Italiani, per il continente africano, unica associazione di accademici ad aver fatto parte dell’UNESCO sin dalla sua creazione nel 1957.
Inoltre Campisi è autore di otto libri e di oltre un centinaio di articoli pubblicati su riviste scientifiche di fama mondiale in Italia, Francia, Stati Uniti e Canada.
Nel consegnare l'onorificenza, l’amb. Fanara ha definito Alfonso Campisi “un intellettuale coraggioso, libero e di grande onestà intellettuale che non usa mezzi termini”.
Per le sue caratteristiche di studioso a Campisi è stato dato il “Premio Proserpina Internazionale, per gli intellettuali siciliani che si sono distinti nel mondo”, l’invito a esprimersi sull’interculturalità alla presidenza dell’ONU a Ginevra e ora, il riconoscimento come Chevalier des Arts et des Lettres del Presidente della Repubblica Italiana.


Fonte: Redazione
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