L´editore Gangemi porta in libreria "Odissea di un diplomatico ... che diranno i miei figli ..."
22-10-2017 09:41 - Arte, cultura, turismo
GD - Roma, 22 ott. 17 - In pieno Festival della Diplomazia, in corso a Roma, arriva nelle librerie un´opera della Gangemi Editore che apre un significativo squarcio su un pezzo recente della storia italiana, ma anche sulle relazioni generazionali, fornendo utili elementi di riflessione. Intitolato "Odissea di un diplomatico ... che diranno i miei figli ...", il libro è stato scritto da un diplomatico del secolo scorso, ma raccontato dal figlio, pure lui diplomatico.
Una sorta di staffetta storica, politica, sociale tra il padre, Claudio de Mohr e il figlio, Ugo G. de Mohr.
Il libro, che sarà presentato giovedì 26, alle ore 17, nella sala mostre e convegni della Gangemi Editore, in Via Giulia 142, è infatti incentrato sulla tragedia dell´8 settembre ´43 e su una terrificante condanna alla morte civile, due vicende che sono lo sfondo di un virtuale dialogo a distanza di mezzo secolo tra padre e figlio, dal quale emerge l´odierno perpetuarsi del "main stream" culturale dei "padroni della memoria", evocatore di quello che, durante il ventennio, analogamente ispirava il compatto allineamento dell´intellettualità italiana alla propaganda di regime.
Nel dare alle stampe l´inedita odissea di un figlio del secolo scorso, redatta oltre sessanta anni or sono dall´esponente di un universo lontano e forse un po´ estraneo alla sensibilità dell´odierno lettore, è parso che essa potesse acquistare in accessibilità ed interesse se calata nell´ampio contesto della vicenda storica, culturale, politica, famigliare e strettamente personale del protagonista, dipanatasi lungo la prima metà del secolo breve: dal culto dell´epopea risorgimentale, alle idealità dell´interventismo, dell´irredentismo e del più ardente nazionalismo; via via, attraverso l´entusiasmo per l´utopia fascista di un´Italia imperiale; l´amaro disinganno; il velleitario rifiuto di una proditoria ed umiliante capitolazione; il salto nel buio ed il crudele disincanto di una sleale rivalità anche tra vinti; sino alla terrificante condanna alla morte civile ed all´annosa, tormentata trattativa tenacemente condotta dall´Ambasciatore Manlio Brosio, per il ritorno alla vita dell´autore e dei suoi sventurati compagni. Iscritte in tale ampio contesto, le situazioni ed i personaggi che abitano il racconto di quella remota e disperata odissea potranno apparire oggi meno distanti, e fors´anche concorrere, chissà, ad una maggior comprensione, non dirò condivisione, delle... "ragioni degli altri".
Gli autori
- Claudio de Mohr - Nasce a Milano nel 1900. "Focoso e solforoso come i fiammiferi", cresce nel culto familiare per letteratura, editoria, giornalismo e fervente patriottismo, caratteristico di oriundi profondamente radicati da oltre un secolo nella realtà e nella cultura della terra di accoglienza. Nel novembre 1918 entra orgoglioso in Gorizia alla testa del suo plotone di bersaglieri. Legionario fiumano, conserva nell´idolatrata figura del Vate l´insuperato riferimento ideale, e sviluppa la sua evoluzione ideologica e professionale in armonia con quella politica di Mussolini, mitizzata incarnazione del progetto e della vicenda fascista. A Milano è redattore, inviato speciale e collaboratore di diversi quotidiani, nonché capo Ufficio Stampa della Casa Editrice Sonzogno. Nel 1926 si trasferisce a Roma come redattore capo del quindicinale "Augustea", corrispondente di diversi quotidiani nazionali, Addetto all´Ufficio Stampa del P.N.F. e, sino al 1928, Segretario della Confederazione Nazionale degli Editori. Nel 1933 riceve da Galeazzo Ciano, che dirige l´Ufficio Stampa del Capo del Governo, l´incarico di addetto stampa e propaganda dell´ambasciata d´Italia in Bruxelles. In tale veste, nel 1941 è alla Regia Legazione d´Italia in Sofia, dove vive gli sconvolgenti avvenimenti del 25 luglio e dell´8 settembre 1943, all´origine dell´odissea il cui racconto è consegnato in questo volume.
- Ugo G. de Mohr - È nato a Bruxelles nel 1940. Capitano dell´Aeronautica. Diplomatico. Ha maturato per lunghi anni vasta esperienza nel settore della sicurezza, come capo Ufficio Controllo Armamenti e Disarmo del Ministero degli Affari Esteri; primo consigliere alla Rappresentanza d´Italia presso la NATO; capo dell´Ufficio NATO dello stesso Ministero e capo delle Delegazioni Interministeriali italiane nei Fori Internazionali deputati al controllo sulle esportazioni dei materiali sensibili a duplice uso, civile e militare. Ha servito come console d´Italia in Turchia; vicerappresentante Permanente d´Italia presso il Consiglio d´Europa; consigliere ed incaricato d´Affari in Albania. È stato ambasciatore d´Italia in Mozambico e in Finlandia.
Autori: Ugo de Mohr, Claudio de Mohr - Gangemi Editore - Collana: Storia - pagine: 576
Fonte: Redazione