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Italiana Illycaffè acquista la Prestat, brand del cioccolato nel Regno Unito e fornitore di Casa Reale

16-03-2019 11:36 - Made in Italy
GD - Trieste, 16 mar. 19 - Gruppo Illy ha siglato un accordo per l'acquisizione di Prestat, uno dei brand di cioccolato più amati del Regno Unito e fornitore della Casa Reale inglese. L'accordo, consentirà a Prestat di avere accesso all'esclusiva materia prima utilizzata da Domori e di poter quindi integrare nella propria produzione il controllo dell'intera catena del valore, 'dalla pianta al truffle". Prestat ha un fatturato pari a 7 milioni di sterline nel 2018, ha circa 100 dipendenti, fornisce alcune catene distributive prestigiose come Fortnum & Mason, Liberty, Selfridges, Harrods, Harvey Nichols, Daylesford, Rococo Chocolates; esporta i suoi cioccolatini in Paesi come Giappone, Australia, Singapore, Dubai, Svizzera, Germania e Paesi Bassi.
Le origini di Prestat sono dovute a Louis Dufour, che creò il primo tartufo al cioccolato al mondo a Chambery, in Francia, nel 1895, e che aprì il primo negozio Prestat nel 1902. Nel 1998 l'azienda è stata acquistata da Nick Crean e Bill Keeling che l'hanno condotta alla crescita in questi anni come co-direttori generali; entrambi resteranno in azienda. I prodotti Prestat hanno vinto 13 “Gold Great Taste Award” dal 2013, e l'azienda è stata votata come "the country's best chocolate and confectionary brand (2014-2015) in un sondaggio commissionato da Guild of Fine Food.
Riccardo Illy, presidente del Gruppo Illy,ha detto che "l'acquisizione è coerente con il dna del gruppo, alla costante ricerca di una proposizione i offerta di altissima qualità e rafforza la crescita nel business del cioccolato in cui il gruppo è già presente con Domori. Quella tra le due società è una perfetta complementarietà di prodotti e di presenza geografica nei principali mercati mondiali, con alla base la passione per l'eccellenza del cioccolato".
È stato un buon colpo quello di Riccardo Illy che ha acquisito il famoso brand di cioccolata inglese, la Prestat, celebre anche per aver dato ispirazione al film "La fabbrica di cioccolata". Così, indirettamente, “The Financial Times” ha promosso la mossa del gruppo triestino osservando come questa arrivi mentre la domanda dei consumatori di cioccolato di lusso e cibo in generale è in aumento. L'autorevole quotidiano britannico riferisce che alcuni banchieri hanno anche predetto un aumento delle acquisizioni di società del Regno Unito come conseguenza della debolezza della sterlina a causa della Brexit. E ciò si trova perfettamente in linea con le parole di Riccardo Illy. “The Financial Times” ha sottolineato che l'imprenditore italiano ha detto di essere convinto di volere Prestat a causa della "perfetta integrazione con Domori. Ma diciamo che la buona situazione che troviamo con la bassa sterlina in questo momento ci sta dando la spinta finale", ha aggiunto.
Secondo “The Financial Times”, Prestat trarrebbe vantaggio da Domori come fonte di pregiato cacao "aromatico" di Criollo, considerato la migliore qualità per la produzione di cioccolato mentre l'accordo darà inoltre a Illycaffè una migliore distribuzione per i suoi prodotti attraverso la rete di vendita di Prestat nel Regno Unito, negli Stati Uniti e in Australia.
La mossa della famiglia triestina ricorda l'acquisizione di Thorntons da parte della Ferrero, proprietario italiano della Nutella, nel Regno Unito nel 2015 per 112 milioni di sterline. Questo accordo ha dato a Ferrero una più ampia distribuzione nel Regno Unito per il suo cioccolato Kinder. Non solo, ma Illycaffè ha affermato che l'obiettivo a lungo termine è che il Gruppo Illy, che include il cioccolato, il tè, le marmellate e le imprese vinicole, raggiunga i 200 milioni di euro di ricavi e quindi reinvesta il flusso di cassa libero per espandersi ulteriormente nei vigneti. Attualmente Illycaffè possiede la cantina toscana Mastrojanni. "Il settore vitivinicolo ha un enorme potenziale", secondo l'opinione di Illy.
"Siamo abituati a vedere le aziende estere fare 'shopping' di marchi italiani. Oggi una buona notizia. L'Italia che investe anche all'estero dimostrando che il nostro sistema imprenditoriale funziona", ha commentato Gian Marco Centinaio, ministro delle Politiche Agricole Alimentari, Forestali e del Turismo.
Illycaffè è stata recentemente riconosciuta da Ethisphere Institute come una delle “2019 World's Most Ethical Companies” per il proprio ruolo di campione globale nel definire e far progredire gli standard internazionali delle pratiche etiche di business. Nella lista internazionale, la società è presente per il settimo anno consecutivo, ed è l'unica azienda italiana. Nel 2019 la lista di Ethisphere è composta da 128 aziende, provenienti da 21 Paesi e 50 categorie industriali. Questa tredicesima edizione evidenzia sempre di più come le aziende continuino a essere l'elemento trainante per il miglioramento delle comunità, grazie alla costituzione e alla valorizzazione di forze lavoro capaci ed efficaci, e allo sviluppo di una cultura aziendale basata sull'etica e su un profondo senso di uno scopo sociale più alto.
"La base essenziale per una sostenibilità a lungo termine in qualsiasi organizzazione è l'Etica, che non si può certo improvvisare, ma che deve rappresentare il valore centrale sul quale vanno costruiti e allineati tutti gli impegni e le azioni dell'azienda", ha detto Andrea Illy, presidente di Illycaffè.


Fonte: Redazione
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