IIC Amsterdam: presentazione libro "Metafore di scienza: l’eredità dalla Genesi a Frankenstein" di Giulia Frezza

In molti pensano che le metafore si usino solo in poesia e in letteratura. Eppure la storia della scienza è piena di metafore. Perché gli scienziati usano le metafore? Quali metafore si sono diffuse dall’antichità a oggi per parlare della generazione, del genere e dei geni? Le donne sono ‘campi’ in cui seminare semi e ‘tavolette’ su cui scrivere segni e l’utero è un ‘polipo’ e un ‘forno’ in cui cuoce il bambino. I caratteri si ‘imprimono’ sul feto assieme alle ‘voglie’ della madre come sulla cera o su di una lastra fotografica. I geni erano inizialmente ‘un filo di perle’, mentre per parlare di come funziona il DNA usiamo comunemente la metafora del ‘codice genetico’ – e per contestare i rischi delle biotecnologie diciamo che un prodotto potrebbe essere un nuovo ‘Frankenstein’. Campagne mediatiche ci avvertono di ‘lottare contro il cancro’ e di ‘difenderci dallo tsunami grigio della demenza’. Queste metafore diffondono retoriche persuasive che spesso passano inosservate. Il dibattito sui rischi e le responsabilità sull’uso di metafore nella comunicazione della scienza è un tema urgente e che coinvolge tutti: scienziati, medici, insegnanti, giornalisti, bloggers e tutta la società.

Ne parleranno insieme l’autrice Giulia Frezza, del Metaphor Lab Amsterdam, con Francesco Mattace Raso, professore di Geriatria al Dipartimento Medicina Interna Erasmus MC – University Medical Center Rotterdam.

Giulia Frezza è Marie Sklodowska-Curie fellow al Metaphor Lab, University of Amsterdam, dove lavora sul progetto "Metaphorical Narratives in Dementia Discourse". Si occupa di storia e filosofia delle scienze biomediche con particolare interesse per la comunicazione della scienza e della salute. Dopo il dottorato in epistemologia e storia della scienza all’Università RomaTRE e l’Université Denis-Diderot Paris VII è stata post-doc e docente di storia della medicina all’Università di Roma Sapienza. Ha organizzato eventi di divulgazione scientifica per la Notte Europea dei Musei e il Festival della Scienza Medica di Bologna.

Ingresso libero.