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IFAD: concluso Consiglio dei Governatori, investire sulle popolazioni rurali

15-02-2019 19:02 - Economia
GD - Roma, 15 feb. 19 - Necessità di nuove opportunità economiche, investimenti e innovazione tecnologica: sono i temi discussi dai 176 membri Ifad - rappresentanti di Stato e di Governo - durante la 42esima sessione del Consiglio dei Governatori dell'IFAD che si è appena conclusa a Roma. "Nel nostro continente le disuguaglianze sono tante e profonde: se parliamo di opportunità, esse non sono le stesse per uomini e donne, o se si e' nati in una capitale oppure in un'area rurale", ha ricordato il presidente della Repubblica Domenicana Medina Sanchez. Il capo di Stato ha sottolineato il suo impegno nel ridurre le disuguaglianze e nel continuare a costruire "speranza" nelle zone rurali.
Approcci innovativi servono nelle zone rurali dei Paesi in via di sviluppo dove ad oggi ancora vivono le popolazioni più povere del pianeta. "Innovazione rurale e spirito imprenditoriale" è stato il titolo di questo 42esimo Consiglio dei Governatori IFAD, con l’obiettivo di approfondire come investimenti in tecnologia, innovazione e sviluppo della piccola impresa possano aiutare a superare la sfida globale collegata alla diffusione di fame e povertà nelle zone rurali dei paesi in via di sviluppo.
“I piccoli agricoltori hanno un immenso bisogno di ricevere finanziamenti", ha detto il presidente IFAD, Gilbert F.Houngbo, "le stime sono di duecento miliardi di dollari in Africa subsahariana, Asia meridionale e del Sud-Est, America Latina. E con queste parole il presidente Houngbo ha lanciato nella mattinata il Fondo Agri-Business Capital (ABC), nato proprio per facilitare l’accesso ai finanziamenti alle piccole imprese agricole fino ad oggi tagliate fuori per diversi motivi dagli investimenti privati. Un modo per permettere loro di sviluppare business e creare nuovi posti di lavoro tra le popolazioni rurali più povere, in particolare per i giovani".
Il Fondo, di carattere indipendente, è stato lanciato congiuntamente da IFAD, Commissione Europea, Gruppo degli Stati dell'Africa, dei Caraibi e del Pacifico (ACP), governo del Lussemburgo e Alleanza per una Rivoluzione Verde in Africa (AGRA).
E se “l’IFAD resta un punto di riferimento in un mondo in continuo combiamento”, come ha spiegato il presidente del Fondo Internazionale per l’Agricoltura, ciò non toglie che si debba pensare a degli aggiustamenti che aiutino a rispondere alle necessità delle popolazioni ai margini. “L’innovazione è fondamentale grazie ad essa l’IFAD proseguirà ad investire nelle popolazioni rurali e a fare quindi la sua parte nel porre fine a povertà e fame”, ha concluso Houngbo.
Di innovazione e modalità per facilitare l’accesso agli investimenti ha parlato anche la delegazione dei popoli indigeni, riunitasi martedì e mercoledì scorso all’IFAD per il 4° Forum dei popoli indigeni. Il Forum è all’apice di un processo di discussione che va oramai avanti da otto anni e che vede queste popolazioni dialogare tra di loro e con i Capi di Stato e Governo a proposito dei loro diritti e competenze.
Nel pomeriggio di oggi, il tema dell’innovazione nei partenariati è stato affrontato durante un panel di discussione sulle modalità con cui sfamare una popolazione in continua crescita in un mondo che possiede risorse limitate.
A parlarne, la presidente della Fondazione EAT, Gunhild Stordalen, che ha presentato il recente rapporto “Eat-LancetCommission”: “tutti devono essere invitati al tavolo abbiamo bisogno di nuovi modi per coinvolgere gli abitanti delle zone rurali, dare loro la possibilità di accedere a capitali e mercati equi, permettere la condivisione di saperi”. E ha quindi concluso: “sono felice di vedere come l’IFAD assuma un ruolo di guida nell’affrontare quest’agenda e nel trovare soluzioni per fare in modo che ciò accada”.
Un ruolo che l’IFAD porterà avanti, anche se con qualche aggiustamento, ha ricordato il presidente Houngbo concludendo i lavori della giornata: “l’IFAD non vacillerà nella sua missione", ha infatti detto, "ciò nonostante dobbiamo mostrare lo stesso coraggio di innovare che hanno mostrato i nostri relatori. L’obiettivo ultimo del Fondo Internazionale per l'Agricoltura è di investire sulle donne e sugli uomini delle zone rurali povere per far sì che la povertà venga sconfitta”.
Il Consiglio dei Governatori ha pure dato il benvenuto alla Polonia quale nuovo Stato membro IFAD, portando a 177 i paesi del Fondo Internazionale per l’Agricoltura.
Le donne e l'agricoltura - Il tema della necessità di nuove opportunità economiche per i più poveri è stato più volte affrontato durante la prima giornata di lavori. "Le donne nelle aree rurali devono ancora affrontare sfide importanti quali l'accesso alla terra, all'educazione e ai finanziamenti", ha infatti ricordato il ministro delle Risorse Agricole e Animali del Ruanda, Geraldine Mukeshimana, "e questo nonostante lavorino molte più ore al giorno rispetto agli uomini. Ma il Ruanda sta facendo passi avanti nel cambiare il comportamento delle nuove generazioni e le energie di giovani donne e uomini stanno portando risultati".
L'importanza di una sempre più stretta collaborazione tra le tre agenzie ONU del polo di Roma è stata ricordata dal direttore generale della FAO, Jose Graziano da Silva: "permettetemi di sottolineare l'impegno della FAO per una collaborazione sempre più stretta con IFAD e PAM", ha esordito il padrone di casa, "una collaborazione utile a raggiungere il nostro obiettivo comune, un mondo libero da fame e da ogni forma di malnutrizione".
Fame zero - Il direttore esecutivo del Programma Alimentare Mondiale PAM, David Beasley, ha poi ricordato il ruolo fondamentale dei piccolo agricoltori: "Se lavoriamo congiuntamente per risolvere i problemi strutturali che esistono oggi nel sistema alimentare mondiale, vale a dire quei problemi che gettano nell'insicurezza alimentare cosi' tanti produttori di cibo, abbiamo buone possibilità di raggiungere l'obiettivo fame zero entro il 2030. Per questo le agenzie ONU del polo romano collaborano nel supportare innovazione e imprenditorialità tra i piccoli agricoltori".


Fonte: Redazione
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