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Gucci-Intesa Sanpaolo per eccellenze Made in Italy con «Sviluppo Filiere»

28-05-2020 17:13 - Made in Italy
GD - Milano, 28 mag. 20 - Gucci e Intesa Sanpaolo proseguono la collaborazione avviata
durante le prime fasi dell’emergenza Covid-19, con la raccolta fondi «We Are All in This Together» a favore del Dipartimento Nazionale della Protezione Civile, e annunciano una nuova iniziativa a supporto delle eccellenze produttive del Made in Italy.
Con il Programma «Sviluppo Filiere», già lanciato nel 2015 e oggi rinnovato, Gucci e Intesa Sanpaolo uniscono le forze per aiutare le piccole e medie imprese eccellenti delle filiere produttive a superare l’emergenza causata dalla pandemia da Covid-19 e avviare piani di rilancio e di crescita. L’iniziativa nasce per valutare al meglio le piccole e medie imprese e per sostenerle attraverso metodologie innovative facendo leva sulle competenze settoriali del Gruppo e sulla sua forte presenza territoriale. Dietro le grandi aziende del Made in Italy ci sono migliaia di PMI italiane (i fornitori) che contribuiscono alla realizzazione dei loro prodotti e ne costituiscono la filiera produttiva, contribuendo al successo e all’affermazione dei grandi marchi italiani.
Grazie alla partnership annunciata oggi, le aziende che fanno parte della filiera Gucci potranno beneficiare del “valore” della capo-filiera riconoscendo termini e condizioni vantaggiosi e potranno accedere a finanziamenti in tempi rapidi, velocizzando l’accesso alla liquidità necessaria, oltre a poter usufruire di una serie di agevolazioni e iniziative solitamente rivolte alla clientela corporate di grandi dimensioni. In particolare, è stato inserito nel programma filiere la gamma di finanziamenti legati all’emergenza Covid, con la finalità di sostenere le imprese nel superamento della fase di difficoltà e accompagnarle nella ripartenza.
L’accordo ha l’obiettivo di accompagnare la filiera dei fornitori di Gucci, piccole e medie imprese italiane, laboratori artigianali, nei comparti della pelletteria, scarpe, accessori, abbigliamento, gioielleria che danno lavoro a oltre 20 mila persone, nella realizzazione dei propri progetti di crescita sul territorio, di internazionalizzazione e di rinnovamento delle proprie strutture produttive. La forza dell’accordo sta nel mettere a fattor comune il know-how industriale, tecnico e operativo di Gucci che ha messo a punto un rigoroso sistema di valutazione dei proprio fornitori, con la solidità, le competenze finanziarie e il livello di servizio verso le PMI tipiche di Intesa Sanpaolo.
Infatti, Intesa Sanpaolo e Gucci, in qualità di corporate leader di filiera di eccellenza (in grado di unire intere catene produttive e particolarmente sensibile alle esigenze delle proprie aziende fornitrici) hanno impostato una collaborazione che permetterà a Intesa Sanpaolo di analizzare e valorizzare l'appartenenza dei fornitori alla filiera stessa e di dare pieno valore al contesto industriale nel quale esse operano, riconoscendo importanti vantaggi di prezzo.
Grazie a procedure digitalizzate e a un efficace scambio informativo tra i due partner firmatari, l’iter di finanziamento sarà più veloce e snello, per soddisfare la necessità di piccole e medie imprese di tempi più rapidi nell’ottenimento di risorse da parte sistema finanziario.
Intesa Sanpaolo metterà a disposizione della filiera Gucci anche strumenti e soluzioni finanziarie create ad hoc per le esigenze delle piccole e medie imprese e i due partners attiveranno ulteriori azioni di collaborazione commerciale.
Rinnovando il programma “Sviluppo Filiere”, Intesa Sanpaolo intende avviare un modello innovativo di supporto all’intero sistema delle filiere italiane, che permetta un rapido accesso al credito valorizzando, all’interno del processo di valutazione del credito del fornitore, gli “intangible” connessi all’appartenenza alla filiera stessa, grazie alle informazioni di carattere industriale fornite dal Leader di Filiera. Le piccole e medie imprese potranno, così, affrontare le spese sostenute durante il lockdown e sostenere gli investimenti necessari per la ripresa.
Marco Bizzarri, presidente e CEO di Gucci, ha dichiarato: «Dal primo giorno dell’emergenza abbiamo lanciato una raccolta di fondi mobilitando la comunità globale di Gucci: la priorità era quella di dare un aiuto immediato a medici, infermieri, ricercatori e operatori sanitari in prima linea. Lo spirito di comunità, la consapevolezza di un impegno da condividere insieme restano la nostra priorità anche durante la fase 2 dell’emergenza, non meno delicata della fase 1. Questo spirito – lo spirito del “we’re all in this together” – si incarna nell’impegno di tutte le forze del Made in Italy, che è molto più di una sigla: è un modo di concepire la bellezza e, di conseguenza, la vita. Il sogno di bellezza di Gucci è un sogno italiano che racconta al mondo il potere dell’immaginazione e la bravura, assoluta, della manifattura italiana. Per quasi un secolo le fondamenta di Gucci sono state il know-how e la bravura di una filiera di piccoli artigiani che rappresenta il cuore del Made in Italy. Tramite il "Programma Supporto Filiere" che presentiamo oggi con Intesa Sanpaolo il nostro obiettivo è di assicurare che la bandiera del Made in Italy, mentre l’economia riparte, possa continuare a rappresentare il patrimonio italiano nel mondo come ha sempre fatto finora».
«Il Progetto Sviluppo Filiere», ha dichiarato Carlo Messina, consigliere delegato e CEO di Intesa Sanpaolo, «vuole essere un ulteriore strumento concreto e fattivo che offriamo alle piccole e medie imprese italiane, con uno sguardo rivolto al presente in modo da aiutarle ad affrontare l’emergenza di questi mesi e uno sguardo proiettato al futuro, per sostenerle verso la ripresa economica e supportarle nei propri progetti di sviluppo, anche in ambito internazionale. L’accordo che inauguriamo grazie alla partnership con un brand di primissimo livello come Gucci intende dare vita a un modello innovativo per il sostegno delle
filiere italiane, un sistema fatto di migliaia di piccole aziende e di artigiani, spesso imprese familiari, strettamente legate al proprio territorio. Sappiamo infatti che dietro alla forza di un brand c’è un tessuto fatto di relazioni, di attività, di legami che sono l’ecosistema di un territorio e che rappresentano un elemento chiave del successo del Sistema Moda italiano. Sostenere la filiera significa per noi essere al fianco non solo delle imprese, ma anche e soprattutto dei territori e delle comunità locali che ne rappresentano il cuore e la linfa vitale", ha concluso.
La moda rappresenta il secondo settore manifatturiero dell’industria italiana con 95 miliardi di euro annui di fatturato e un sistema economico che coinvolge oltre 60.000 imprese tra PMI, imprese artigiane e di commercio e circa 600.000 lavoratori, secondo i dati della Camera Nazionale della Moda Italiana e Confindustria Moda. L’eccellenza della produzione degli associati è testimoniata dall’altissimo tasso di export, pari a oltre il 66% del fatturato, e garantita dall’unicità delle filiere che coinvolgono grandi e piccole aziende profondamente radicate sul territorio.


Fonte: Redazione
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