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Farnesina: sott. Merlo in Brasile, Console La Rosa: “A San Paolo la mafia degli appuntamenti non esiste più”

15-11-2019 21:28 - Farnesina
GD - San Paolo, 15 nov. 19 - Il sen. Ricardo Merlo, sottosegretario agli Esteri e presidente del Movimento Associativo Italiani all’Estero–MAIE, è in missione in Brasile. Ci era stato un anno fa e aveva impostato, insieme all'Ambasciatore e ai Consoli, le basi per portare avanti il lavoro teso a migliorare i servizi consolari per i nostri connazionali. Ebbene, dodici mesi dopo Merlo, è tornato al Consolato Generale di San Paolo, in Brasile, per toccare con mano la situazione e dunque verificare di persona, con i propri occhi, i risultati ottenuti. Che sono davvero tanti e importanti.
Due gli obiettivi principali raggiunti. Il primo: a San Paolo l’appuntamento per rinnovare il passaporto si prende via Whatsapp, attraverso una semplice videochiamata, totalmente gratuita. Il sistema funziona davvero bene, sono gli stessi utenti a confermarlo. “Ho potuto prendere l’appuntamento via Whatsapp in cinque minuti”, ha detto una italo-brasiliana in un video che il Sottosegretario Merlo ha pubblicato sulle proprie reti social, “fissare l’appuntamento al Consolato è stato davvero estremamente facile e veloce”.
Il secondo obiettivo raggiunto: con il sistema della videochiamata Whatsapp sono state sterminate le mafie degli appuntamenti. A dirlo è lo stesso Console Generale, Filippo La Rosa: “A San Paolo questo problema non esiste più”.
Dopo un anno di duro e costante lavoro da parte di tutti, i risultati sono dunque arrivati. Soddisfatto il sen. Merlo, che nel video pubblicato sulle proprie pagine Facebook, Instagram e Twitter ringrazia chi, dal Console ai funzionari fino a tutti gli impiegati, con impegno e tenacia porta avanti un importante lavoro a favore della comunità.
“Oggi il Consolato Generale di San Paolo rappresenta certamente un’eccellenza italiana nel mondo", ha commentato Merlo, "noi continueremo a lavorare affinchè anche altre sedi consolari possano seguire l’esempio brasiliano, perché migliorare i servizi per i nostri connazionali vuol dire migliorare la loro qualità di vita e l’immagine dell’Italia nel mondo”.


Fonte: Redazione
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