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Domani a Firenze 19 delegazioni diplomatiche dal sindaco

15-07-2020 18:38 - Ambasciate
GD - Firenze, 15 lug. 20 - Intensa attività diplomatica del sindaco di Firenze, Dario Nardella. Dopo aver incontrato oggi il console generale degli Stati Uniti a Firenze, Benjamin Wohlauer, in visita di commiato, domani Nardella riceverà a Palazzo Vecchio ben 19 delegazioni diplomatiche: “Firenze parlerà al mondo e il mondo parlerà a Firenze per condividere la sfida storica della rinascita”.
Firenze domani accoglierà infatti a Palazzo Vecchio diciannove delegazioni diplomatiche, fra ambasciatori e vice ambasciatori, arrivate in città su invito del sindaco per presentare loro il piano "Rinasce Firenze" e discutere del rilancio del capoluogo toscano dopo l’emergenza Covid-19, in cui è impegnato il primo cittadino.
Il sindaco Nardella e gli ambasciatori si ritroveranno alle 10 nel Salone dei Cinquecento, dove per tutta la mattinata si terranno i lavori a porte chiuse. L’evento sarà coordinato dal consigliere del sindaco Marco Del Panta, delegato per le Relazioni internazionali, Politiche europee, Attrazione investimenti e Alta formazione.
“Quello di domani è un incontro inedito", ha detto il sindaco, "per il numero e l’importanza dei Paesi rappresentati dagli ambasciatori presenti e che nasce dal progetto ‘Rinasce Firenze’ presentato a fine maggio nel Salone dei Cinquecento. I Paesi coinvolti sono quelli più attivi nella cooperazione economica e turistica con la regione e la realtà metropolitana”.
“Firenze domani parlerà al mondo", ha continuato, "e il mondo parlerà a Firenze per condividere la sfida storica della rinascita dopo l’emergenza della pandemia. In questo incontro illustreremo ai diplomatici presenti la situazione sanitaria del nostro territorio, unitamente ai progetti dei prossimi mesi per il rilancio turistico economico e culturale di Firenze. Questo incontro di rilievo politico e istituzionale unico nel panorama nazionale ci permetterà di presentare anche le idee di rafforzamento della collaborazione a beneficio dei paesi coinvolti”.
“Ringrazio gli ambasciatori partecipanti arrivati già oggi", ha aggiunto Nardella, "ospitati da alcuni dei nostri più importanti alberghi, e avranno l’occasione di trascorrere così alcune ore in visita ai musei e ai luoghi più belli della nostra città per toccare con mano quanto Firenze sia non solo sicura dal punto di vista sanitario ma quanto mai ospitale e pronta ad un nuovo Rinascimento”.
Ai lavori parteciperanno gli ambasciatori di Arabia Saudita Faisal bin Sattam bin Abdulaziz Al Saud; di Austria, Jan Kickert; della Repubblica Popolare Cinese, Li Junhua; degli Emirati Arabi Uniti, Omar Obaid Mohammed Al Hossan Al Shamsi; di Francia, Christian Masset; di Germania, Viktor Elbling; del Giappone, Hiroshi OE; dell’Olanda, Joost Flamand; del Qatar Abdulaziz Ahmed Almalki Aljehani; della Repubblica di Corea, Hee-Seog Kwon; di Spagna, Alfonso María Dastis Quecedo; della Svizzera, Rita Adam.
Per il Bahrein sarà presente il vice ambasciatore Hussain Mohammed Alam; per l’India il vice Ambasciatore Neeharika Singh; per il Kuwait sarà presente il delegato speciale Musaed Alqattan; per il Lussemburgo il vice ambasciatore Sabrina Coppi; per il Regno Unito il consigliere politico Helen Marais; per la Russia ci sarà il consigliere speciale Maxim Burlyay; per gli USA il console delegato Christopher Polillo.
E a proposito di Stati Uniti questa mattina il sindaco Nardella ha incontrato in Sala di Clemente VII a Palazzo Vecchio il console generale degli Stati Uniti a Firenze Benjamin Wohlauer per un saluto istituzionale in occasione della conclusione dei tre anni di mandato in città.
“Ringrazio il console Wohlauer", ha detto il sindaco Nardella. "In questi anni, con lui a Firenze, gli storici rapporti con gli USA si sono rafforzati, in termini di attività, di investimenti e di presenze. Firenze e l’Italia hanno bisogno degli americani per studio, turismo e business. Ora siamo impegnati nella lotta contro il Covid-19", ha continuato Nardella, "sperando che, con le opportune misure di sicurezza, gli statunitensi possano tornare al più presto, a cominciare dai tanti studenti che frequentano le università”.


Fonte: Redazione
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