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Diplomazia: Assdiplar, per l´Italia importante rilancio "macchina diplomatica"

23-04-2018 09:21 - Farnesina
GD - Roma, 23 apr. 18 - L´Assemblea dell´Associazione nazionale diplomatici a riposo ´Costantino Nigra´ - Assdiplar - ha confermato l´ambasciatore Giusandrea Mochi Onory nella carica di presidente dell´Associazione. Del nuovo consiglio direttivo, interamente confermato, fanno parte anche Daniele Verga, vicepresidente e segretario esecutivo; Massimo Spinetti, tesoriere; Anna Blefari, Giuseppe Panocchia, Gianfranco Verderame, Pietro Lonardo. Revisori dei conti sono Luigi Conti e Bernardino Mancini; probiviri Anna Teresa Frittelli.
Fondata nel maggio 2011 da Giusandrea Mochi Onory, Massimo Spinetti e Daniele Verga, Assdiplar ha la finalità statuaria di "contribuire alla valorizzazione della figura e del ruolo del diplomatico nella società contemporanea e nella storia delle relazioni internazionali nonché alla conoscenza delle tradizioni e della professionalità della diplomazia italiana". Ne fanno parte oltre 100 diplomatici a riposo.
Fra le molte iniziative, Assdiplar ha organizzato una serie di convegni le cui riflessioni sono state raccolte in tre pubblicazioni edite da Aracne.
Di seguito, il testo della mozione adottata da Assdiplar al termine della sua assemblea.
"Ascoltata la relazione del Presidente sull´attività dell´Associazione, l´Assemblea
- esprime al Presidente e al Consiglio Direttivo uscente vivo apprezzamento per le iniziative promosse e l´azione svolta, ringraziandoli per l´impegno con cui hanno onorato il mandato ricevuto;
- richiama le mozioni approvate dalle Assemblee ordinarie rispettivamente del 20 giugno 2017 e del 13 aprile 2016 e la Lettera Aperta di Assdiplar del maggio 2013, la cui valenza riflessiva e propositiva rimane inalterata;
- ribadisce il convinto attaccamento ai valori ai quali si ispira l´"Associazione Nazionale Diplomatici a riposo - Costantino Nigra" ed ai principi che ne reggono l´attività e le finalità istituzionali;
- constata con preoccupazione la scarsa e inadeguata considerazione da parte delle Autorità e delle forze politiche della Repubblica del contributo concreto e prezioso dato dalla diplomazia italiana alla crescita del Paese ed alla sua collocazione sulla scena internazionale;
- denuncia allarmata una conseguente situazione di progressivo decadimento della percezione da parte dell´opinione pubblica dell´apporto e del ruolo del diplomatico nella società italiana;
- sottolinea l´esigenza che i diplomatici italiani mantengano la necessaria coesione, unità di intenti e di azione a tutela della loro dignità e professionalità e per il riconoscimento delle loro legittime aspettative;
- deplora in questo quadro i pesanti condizionamenti di bilancio ed amministrativi che gravano sulla Farnesina, cui compete la responsabilità di gestire le relazioni internazionali, salvaguardare gli interessi nazionali, promuovere il sistema-paese sul piano economico-commerciale al pari della lingua e di un patrimonio culturale unico al mondo, assistere e valorizzare la risorsa rappresentata dall´altra Italia fuori d´Italia;
- si attende pertanto che il rinnovato Parlamento ed il Governo che ne sarà espressione assicurino al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, attardato negli ultimi anni da riforme di sproporzionato rigore, episodiche e prive di visione prospettica, sostegno politico e dotazioni finanziarie e strutturali adeguate, promuovendo responsabilmente il rilancio della macchina diplomatica, in una visione di ampio periodo, per poter tornare a svolgere pienamente e in prima linea le proprie funzioni operative di analisi delle situazioni e delle sensibilità e di prospettazione e offrire a Parlamento e Governo un quadro approfondito e aggiornato delle opzioni compatibili con il ruolo e gli interessi del nostro Paese e poterlo degnamente rappresentare nel mondo.
L´Assemblea
- esprime profonda preoccupazione per il grave deterioramento della situazione internazionale e sente suo il dovere di riaffermare la perdurante validità delle scelte di politica estera operate dall´Italia come elementi essenziali del processo di ricostruzione del Paese dopo la seconda guerra mondiale;
- conferma con forza la convinzione che la collocazione dell´Italia nel sistema di valori del mondo occidentale, saldamente ancorata ai pilastri del partenariato transatlantico e del processo di integrazione europea, come alla stabilità, prosperità e sicurezza della regione mediterranea, corrisponde all´interesse primario del nostro Paese;
- ricorda che la caratteristica di essere una economia di trasformazione in un ambiente avaro di materie prime e di risorse energetiche rende l´Italia particolarmente sensibile all´apertura dei mercati e alla piena agibilità e protezione delle vie di comunicazione a livello globale in condizioni di reale parità di accesso, di sicurezza e di uniformità delle regole;
- ribadisce, in questo contesto, l´importanza che l´Italia continui nel suo tradizionale impegno a favore di un sistema delle relazioni internazionali fondato su regole condivise e diritti generalmente riconosciuti e tutelati e, nel confermare il proprio sostegno all´Organizzazione delle Nazioni Unite, non cessi di adoperarsi per una riforma che ne renda effettivo e determinante il ruolo e l´azione nella prevenzione e gestione delle crisi e nel mantenimento della pace nel mondo;
- esprime l´auspicio che nella condotta della sua politica estera l´Italia preservi il proprio tradizionale approccio inclusivo ed aperto al dialogo valorizzandolo, nell´ambito del sistema di relazioni di cui è parte integrante, come componente essenziale di ogni azione intesa alla preservazione della pace e lo sviluppo di relazioni equilibrate e mutuamente vantaggiose;
- conferma la perdurante fiducia dei soci dell´Associazione nel processo di integrazione europea e auspica con forza che la realizzazione dell´obiettivo di una unione sempre più stretta tra i popoli europei resti al centro dell´azione del nostro Paese;
- è convinta quindi che non possa venir meno il contributo dell´Italia alla "rifondazione" di una Unione Europea oggi fortemente indebolita dalle crescenti divaricazioni negli approcci dei suoi membri alle ragioni stesse del processo di integrazione. Occorre altresì resistere al richiamo di istanze di chiusura e di ripiegamento che non possono assicurare il soddisfacimento degli interessi nazionali primari nello scenario sempre più complesso e conflittuale di un mondo multipolare;
- ribadisce, nell´attuale contesto internazionale, la necessità di riaffermare il ruolo del Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale, recuperando spazi di centralità negli affari internazionali con autorevoli guide politiche, in ragione dell´apporto fondamentale che la Farnesina può e deve continuare a dare alla definizione della politica estera nazionale ed alla sua propulsiva conduzione attraverso la rete degli Uffici all´estero;
- rivendica con orgoglio il patrimonio di competenze e di professionalità accumulato dal Ministero degli Esteri nel suo complesso grazie alle esperienze maturate dai suoi funzionari e da tutti i suoi dipendenti e ne chiede con forza il rispetto e la valorizzazione;
- richiama il carattere collettivo di questa responsabilità, che coinvolge la struttura del Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale in tutte le sue articolazioni, ed auspica in proposito una accresciuta consapevolezza del potere politico.
Su queste basi l´Assemblea
- rivolge un appello al nuovo Parlamento ed a tutte le forze politiche affinché nella prospettiva della nascita del nuovo Governo abbiano ben presenti le responsabilità internazionali del Paese in uno scenario mondiale ricco di elementi di incertezza, di instabilità e di preoccupazioni;
-impegna il nuovo Consiglio Direttivo a elaborare sollecitamente una appropriata strategia di azione e di sensibilizzazione nei riguardi dei rappresentanti delle Istituzioni, delle forze politiche, della società civile e del mondo dell´informazione, sul contributo insostituibile dell´apporto della diplomazia professionale allo sviluppo del Paese in una fase delicata della realtà politica nazionale e di uno scenario internazionale in continuo mutamento;
chiede altresì al nuovo Consiglio Direttivo di avviare una riflessione sul possibile contributo di Assdiplar, forte del patrimonio di conoscenze ed esperienze che può offrire, al rilancio strutturale della Farnesina, in una visione prospettica organica, propulsiva ed armoniosa, a beneficio dell´Italia e della sua presenza dinamica nel mondo globalizzato".


Fonte: Carlo Rebecchi
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