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Covid-19: Ambasciata in Svezia smentisce discriminazioni italiane nella cura pazienti

21-03-2020 17:48 - Ambasciate
L'ambasciatore Mario Cospito L'ambasciatore Mario Cospito
GD - Stoccolma, 21 mar. 20 - Nuova presa di posizione dell'Ambasciata d'Italia in Svezia contro le notizia infondate che circolano nel Paese nordico su presunte discriminazioni fatte in base all'età che sarebbero praticate ai pazienti italiani colpiti da coronavirus.
«Continuano a circolare sulla stampa svedese notizie non veritiere su presunte decisioni da parte dei responsabili sanitari in Italia che darebbero priorità al trattamento dei pazienti affetti da Covid-19 sulla base dell'età e non sulla gravità delle condizioni dei pazienti stessi. Purtroppo tali notizie sono anche riprese in dichiarazioni di eminenti studiosi svedesi. Talie notizie sono destituite di ogni fondamento», ha ribadito con una nota l’Ambasciata italiana a Stoccolma.
Si torna così a smentire alcune dichiarazioni rese nel Paese nordico, dopo che la scorsa settimana lo stesso ambasciatore Mario Cospito era intervenuto personalmente in difesa del Sistema Sanitario nazionale.
«In Italia», si afferma nella nota diplomatica, «da sempre i pazienti sono trattati con la cura e le urgenze dei singoli casi: ciò avviene anche in questa terribile occasione e lo dimostra, del resto, anche il fatto che nonostante la gravissima emergenza sanitaria, sono ancora disponibili posti in Unità di Terapia Intensiva e altri sono in via di apertura. L'unica e vera notizia è che in questi giorni ed in queste ore centinaia, migliaia di medici e personale ausiliario lavorano h24 in condizioni mai affrontate prima: lo fanno anche a rischio della propria vita (risultano purtroppo numerose vittime anche tra questo personale) e mai, ripeto mai i nostri medici hanno violato e violeranno il "giuramento di Ippocrate" fatto il primo giorno di lavoro».
«Questa Ambasciata non accetterà ulteriori offese o falsità su questo argomento e contesterà con forza e convinzione ognuna di esse. È' un dovere morale, prima ancora che d'ufficio», concluda la nota dell'ambasciata italiana in Svezia.


Fonte: Redazione
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