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Covid-19: 600 imprese italiane al webinar dell'Ambascata a Washington DC

14-05-2020 15:54 - Ambasciate
GD - Washington DC, 14 mag. 20 - Almeno 600 imprese italiane negli USA hanno partecipato al webinar organizzato dall'ambasciata d'Italia a Washington DC sul delicato tema degli effetti sui mercati dell'epidemia Covid-19. L'ambasciatore d'Italia negli USA, Armando Varricchio, ha aperto con il sottosegretario agli Affari Esteri Manlio Di Stefano i lavori del webinar «Mercati in diretta, focus Stati Uniti», organizzato dal MAECI e dall'Agenzia ICE in collaborazione con l'Ambasciata e l'Ufficio ICE di New York.
Nel panel sul mercato statunitense post-Covid dedicato alle imprese, sono intervenuti anche il direttore generale per il Sistema Paese della Farnesina Angeloni; il presidente dell'ICE Ferro con il direttore generale Luongo; il coordinatore delle rete americana Laspina. All'evento si sono registrate oltre 1.600 aziende italiane, soprattutto PMI, che operano negli Stati Uniti o hanno interesse per il mercato americano, e circa 600 hanno seguito le presentazioni e partecipato alla sessione di domande e risposte.
Come ha posto in evidenza il sottosegretario Di Stefano, gli Stati Uniti costituiscono il terzo partner commerciale dell'Italia ed il primo al di fuori dell'Unione Europea, a cui ci unisce un rapporto «unico e molto saldo» fatto di conoscenza storica, alimentata da affinità culturali e dalla forte comunità di origine italiana, ma anche dalla continua scoperta di nuove opportunità.
I molteplici strumenti eccezionali approvati dal Governo per circa 1,4 miliardi di euro nei decreti Cura, Liquidità e Rilancio sono al servizio del nostro export in mercati essenziali come quello americano. Con un interscambio bilaterale di beni e servizi che ha superato i 100 miliardi di dollari nel 2019 ed un surplus commerciale a noi favorevole di oltre 33 miliardi di dollari, la presenza delle nostre imprese è trainata da un rapporto bilaterale privilegiato, da un clima particolarmente favorevole agli investimenti esteri, dalla forte integrazione dei nostri sistemi produttivi e dalla propensione delle nostre imprese verso l'innovazione e l'utilizzo di tecnologie sempre più all'avanguardia.
Da parte sua, Angeloni ha tracciato un quadro delle strategie promozionali che rientrano nel più ampio contesto del Patto per l'Export messo a punto dalla Farnesina. L'ambasciatore Varricchio ha descritto l'impatto del Covid-19 sull'economia USA. A fronte di un forte contrazione dell'economia nel primo trimestre, l'amministrazione USA e il Congresso hanno varato straordinarie misure di politica fiscale e monetaria per complessivi 3.000 miliardi di dollari cui si aggiungono ulteriori interventi della FED per 2.000 miliardi di dollari.
In questo scenario, ha proseguito l'amb. Varricchio, «a fronte delle preoccupazioni riguardanti alcuni settori del nostro export ed il persistere dei dazi su alcune nostre merci, lo spirito combattivo dei nostri imprenditori e la qualità dei nostri prodotti possono aiutarci a superare l'attuale momento di crisi, nella consapevolezza che gli USA rappresentano un punto di riferimento imprescindibile per la ripresa economica del nostro Paese».
Varricchio ha inoltre sottolineato che «il Sistema Italia negli USA è pronto ad accompagnare e sostenere attraverso azioni di promozione integrata adattate in maniera estremamente flessibile alle mutate esigenze. Tra le condizioni da considerare per il "new normal"», ha sottolineato il diplomatico italiano, «dobbiamo guardare al cosiddetto re-shoring delle produzioni dalla Cina e altri Paesi verso gli USA o verso partner che abbiano caratteristiche 'fiduciarie'».
Varricchio ha detto che «in questo processo, che non si interromperà con l'uscita dall'emergenza, la partnership con l'Europa trarrà beneficio e l'Italia deve approfittarne. Mai sprecare una crisi», ha concluso l'ambasciatore, «la rete USA è pronta, l'economia americana vuole ripartire e l'innovazione sarà elemento caratterizzante della ripresa».


Fonte: Redazione
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