Con "Towards I-Cities" favorire Next Production Revolution e costruire agenda nazionale di policy
19-09-2017 19:00 - Economia

Associazione Amerigo
Nel corso del convegno è stato affrontato, per la prima volta in Italia, il legame tra Next Production Revolution (NPR) e sviluppo delle Città, chiamate a divenire vere e proprie piattaforme abilitanti, grazie a infrastrutture e servizi in grado di consentire ai cittadini, imprese e istituzioni di cogliere i benefici sociali ed economici del nuovo paradigma tecnologico. Una riflessione che si inserisce peraltro nel più ampio scenario G7, nell´ambito del quale la Presidenza Italiana ha introdotto una serie di importanti elementi di riflessioni sulla connessione tra NPR, crescita ed infrastrutture.
Ad aprire il tavolo è stato il Presidente di Amerigo, Vito Cozzoli, che ha dichiarato: "Le Smart Cities possono rappresentare il terreno ideale per sperimentare nelle città un nuovo modello di politica industriale, grazie al partenariato pubblico-privato, che consenta di ottenere vantaggi non solo in termini di migliore qualità della vita e di contesto di business, ma anche di crescita, di competitività, di occupazione, di sviluppo sostenibile. Occorre però una politica organica, attraverso il coordinamento degli interventi, per rendere l´Italia un Paese attrattivo per l´adozione di evoluti modelli di Smart Cities, passando dalle Smart Cities alle I-Cities: città intelligenti, innovative, inclusive ed infrastrutturate, a beneficio dei cittadini, delle imprese e delle istituzioni".
Nel corso della "Fire-Starter Session", Valerio Camerano, Amministratore Delegato del Gruppo A2A, ha affermato: "Partecipiamo con piacere a questo incontro che ci offre l´opportunità di contribuire al dibattito sulla Smart City: la volontà di A2A è quella di ricoprire un ruolo sempre più importante come open innovator e costruire le città del futuro. Il nostro Piano Strategico prevede lo sviluppo delle tecnologie "smart" basate sull´ Internet of Things, che ci hanno già consentito di completare progetti importanti a Milano, Brescia e Bergamo e realizzare servizi innovativi come l´illuminazione pubblica a Led, lo Smart Bin, la mobilità elettrica e lo Smart Parking, Smart Security e Smart Agricolture. A2A punta infatti a essere partner delle istituzioni e di altre aziende per contribuire, con il nostro know how e la nostra infrastruttura abilitante, a sviluppare soluzioni che migliorino la qualità della vita dei cittadini. Dal nostro punto di vista è auspicabile una normativa chiara e uniforme a livello nazionale, che possa favorire il dialogo costruttivo con le Istituzioni e una implementazione rapida di queste tecnologie".
Edward Chan, CEO di Huawei Italia, ha proseguito asserendo che: "L´evoluzione del settore ICT sta accelerando il processo di crescita dell´economia digitale che sta trasformando le città in molti ambiti, tra cui amministrazione, trasporto, rapporti sociali e occupazione, promuovendone al contempo lo sviluppo sostenibile. Huawei è impegnata con la propria visione e le proprie tecnologie nello sviluppo di città intelligenti la cui realizzazione poggia su un sistema nervoso urbano basato su sensori, un ecosistema forte della collaborazione di tutti i protagonisti del settore e piattaforme tecnologiche aperte e scalabili. Perché tale visione si realizzi è necessario investire a monte sull´educazione digitale dei cittadini e degli amministratori pubblici, in modo da stimolare la domanda di servizi digitali e da porre le premesse per strategie e investimenti volti a migliorare l´ambiente in cui viviamo".
A concludere la sessione Agostino Santoni, CEO CISCO Italia, che ha dichiarato: "Recentemente Cisco ha realizzato una ricerca con il Digital Transformation Institute che ha analizzato quali sono i fattori che mettono a rischio il successo dei progetti in area smart city: il primo è la mancanza di una visione olistica, un altro è il mancato coinvolgimento dei cittadini fin dalle prime fasi di elaborazione di un possibile progetto. Ci sono poi aspetti organizzativi, quali la mancanza di una struttura adeguata dedicata all´innovazione, la mancata previsione di un budget dedicato: ma la questione principale è che ogni progetto smart city è figlio del territorio in cui nasce, delle persone che vi vivono, dei loro obiettivi, di ciò che a quel territorio manca e di ciò che lo rende forte. Se si ragiona in questo modo, facendo ecosistema per promuovere lo sviluppo digitale, si ottengono risultati".
Durante i lavori, coordinati dall´editorialista Enrico Cisnetto, sono intervenuti, tra gli altri Antonio Gentile, sottosegretario di Stato con delega alle Smart City; Umberto Di Primio, vicepresidente dell´Anci; Gloria Berbena, ministro Consigliere per gli Affari Pubblici dell´Ambasciata degli Stati Uniti; Andrea Gumina, vice presidente di Amerigo, e Gustavo Olivieri, di Luiss Dreams.
Fonte: Redazione