26 Aprile 2024
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Celebrato al Senato l'anticipo del centenario del raid aereo Roma-Tokyo

11-12-2019 16:00 - Arte, cultura, turismo
GD - Roma, 11 dic. 19 - Il centenario del raid aereo Roma-Tokyo (1920-2020) è stato celebrato in anteprima al Senato della Repubblica, nella sala Zuccari di Palazzo Giustiniani. La straordinaria impresa agli albori della nascente navigazione aerea collegò per la prima volta al mondo l'Italia e il Giappone.
Al Senato si è svolta un'anteprima delle celebrazioni che il prossimo anno ricorderanno la trasvolata compiuta nel 1920 da Arturo Ferrarin e Guido Masiero con i motoristi Gino Cappannini e Roberto Maretto a bordo di velivoli Ansaldo SVA. Una impresa straordinaria che è stata salutata con entusiasmo dalle autorità nipponiche dell'epoca e che ancora oggi suscita stupore e ammirazione.
I quattro giovanissimi partititi dall'aeroporto di Roma Centocelle il 14 febbraio del 1920 arrivarono a Tokyo il 31 maggio, dopo 109 ore di volo compiuto a tappe, con tante difficoltà tecniche e atmosferiche. Il percorso, 18.000 km, fu effettuato a bordo di due minuscoli biplani Ansaldo SVA9, costruiti in legno e tela: furono i due soli equipaggi, tra gli undici che parteciparono alla missione ideata da Gabriele D'Annunzio insieme al poeta giapponese Shimoi, a raggiungere Tokyo.
Solo Ferrarin, con il macchinista Cappannini, riuscì a compiere regolarmente e con lo stesso velivolo l'intero percorso, poiché Masiero, avendo avuto a Canton un grave incidente, superò il tratto Canton-Shanghai in nave e proseguì poi per Tokyo con un aereo di ricambio. Una eccezionale impresa a testimonianza dell'impegno e dell'ardimento dei piloti italiani.
All'incontro al Senato, presieduto dal sen. Pier Ferdinando Casini e organizzato dalla Fondazione Italia Giappone, hanno partecipato l'on. Eugenio Zoffili, presidente della sezione bilaterale di amicizia Italia-Giappone del Gruppo italiano dell'Unione Interparlamentare; l'amb. Umberto Vattani, presidente della Fondazione Italia Giappone; Valentina Ferrarin, nipote e biografa di Arturo Ferrarin; il gen. Basilio Di Martino, Capo del Corpo del Genio Aeronautico, che ha sottolineato: “l'impresa ha rappresentato l'affermazione dell'industria aeronautica italiana essendo il velivolo SVA, il motore SPA e tutti i materiali, dalla tela alle ali all'ultimo bullone, totalmente di ideazione italiana”; nonché Domenico Braccialarghe, direttore della Fondazione Ansaldo. È intervenuto poi Satoshi Dobara, vicepresidente del Roma Hangar Museum e curatore dei rapporti con il Giappone per il Centenario “Arturo Ferrarin: Trasvolata Roma-Tokyo 1920-2020” del Comune di Thiene, città natale di Arturo Ferrarin, il quale ha ricordato che i quattro italiani, ricevuti dall'Imperatrice Taimei hanno avuto come ricordo pregevoli oggetti, tra i quali - come si legge nel libro scritto da Ferrarin “Voli per il mondo” - due album, da portare in omaggio alla Regina Elena di Savoia, contenenti una selezione di disegni realizzati dai bambini giapponesi delle scuole elementari e medie di Tokyo che avevano interpretato a modo loro con figurazioni reali, simboliche e allegorie l'evento Roma-Tokyo. Presenti gli eredi di Ferrarin, il figlio Carlo con i nipoti, la nipote e i pronipoti di Masiero e i nipoti di Cappannini, Gino ed Manuela, con i pronipoti.


Fonte: Redazione
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