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Botta e risposta tra ambasciatore di Slovenia e quotidiano «Primorski Dnevnik»

30-05-2020 17:40 - Ambasciate
L'ambasciatore di Slovenia in Italia L'ambasciatore di Slovenia in Italia
Il direttore Igor Devetak Il direttore Igor Devetak
GD - Trieste, 30 mag. 20 - Botta e risposta diplomazia slovena e stampa triestina. L'ambasciatore sloveno a Roma, Tomaž Kunstelj, non ha infatti gradito lo scoop del quotidiano triestino di lingua slovena «Primorski Dnevnik», che è stato il primo a pubblicare la testimonianza dell'incidente avvenuto l'8 maggio vicino ad Erpelle-Kozina, al confine italo-sloveno, dove una coppia è stata fermata da uomini in divisa. La notizia è poi rimbalzata su tutti i mezzi d'informazione sloveni ed italiani e ha messo in subbuglio le diplomazie dei due Paesi. A darne conto è stata l'Associazione della Stampa del Friuli Venezia Giulia, che riporta un articolo di Lionella Pausin Acquavita, pubblicato sul sito web di Radio Capodistria (Slovenia).
«La ricerca della verità e il rispetto dei fatti stanno alla base del nostro lavoro mentre il nostro codice deontologico garantisce ai giornalisti il diritto di libera informazione e critica», ha spiegato Igor Devetak, direttore del «Primorski Dnevnik», rispondendo alla lettera dell'ambasciatore Kunstelj che, in un messaggio al giornale, ha lamentato la presunta poca professionalità dei colleghi del quotidiano triestino che avrebbero pubblicato con leggerezza il racconto del testimone senza sentire l'altra parte, arrecando così gravi danni all'esercito sloveno.
Nel suo resoconto la giornalista di Radio Capodistria ha ricordato che Devetak ha respinto fermamente le critiche del diplomatico. «Ci siamo attenuti ai fatti: abbiamo raccontato un incidente che abbiamo reputato vero e lo abbiamo pubblicato perché giudicato d'interesse per l'opinione pubblica e politica», ha detto il direttore del quotidiano e poi ha ricordato di aver dedicato in seguito gli spazi giusti pure alle smentite dell'esercito e del ministero della Difesa che hanno escluso categoricamente la possibilità di un coinvolgimento di militari sloveni.
«Ora siamo in attesa dell'esito delle indagini della polizia, che sono ancora in corso», ha scritto Devetak rilevando che «l'unico desiderio del giornale è che si faccia luce e si arrivi quanto prima alla verità».
Per quanto riguarda «le allarmanti testimonianze non verificate e poi riprese e ampliate da altri mezzi d'informazione in Italia e Slovenia», di cui scrive l'ambasciatore sloveno, Devetak ha risposto che «il lavoro del giornalista è basato sulla lealtà e sulla buona fede e nella stessa maniera in cui siamo obbligati a correggere notizie imprecise o scorrette dobbiamo altresì tutelare le nostre fonti».
«Non possiamo rispondere degli errori degli altri, né di quanto scritto e riportato dagli altri giornali», ha precisato il responsabile del «Primorski Dnevnik». Per quanto riguarda «la realtà politica del territorio che vede contrapporsi forze impegnate da una parte a dividere e innalzare nuove barriere e dall'altra ad una sempre maggiore apertura tra gli Stati» evidenziata dall'amb. Kunstelj, Igor Devetak ha ricordato gli sforzi costanti profusi dal quotidiano nel rafforzamento e affermazione dei buoni rapporti tra Slovenia ed Italia, ma anche in quelli volti al benessere dei cittadini che vivono nell'area di frontiera.
L'Assostampa del Friuli Venezia Giulia ha espresso la propria solidarietà alla redazione del «Primorski Dnevnik», «quotidiano che svolge da sempre il proprio lavoro con precisione, lealtà e correttezza, nel rispetto dei principi deontologici della nostra professione».


Fonte: Redazione
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