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Analisi storica in “Libia, dal colonialismo alla crisi del nuovo millennio” di Marco Gregori

21-07-2020 13:18 - Opinioni
GD – Roma, 21 lug. 20 - “Studia il passato se vuoi prevedere il futuro”, diceva Confucio con la sua proverbiale saggezza. È quello che si dovrebbe fare per capire cosa sta succedendo in Libia. Uno scacchiere molto tormentato, soprattutto dopo l’omicidio di Mu'ammar Muhammad Abu Minyar 'Abd al-Salam al-Qadhdhafi, ossia Mu'ammar Gheddafi. Tormentato, esplosivo, controverso e dinamico non solo al proprio interno per la frammentazione tribale, ma anche all’esterno con le sue molteplici implicazioni, compresi i problemi sul mercato petrolifero internazionale e gli esodi continui di disperati che dall’Africa arrivano sulle coste italiane e di altri Paesi. A studiare lo scenario libico dell’ultimo secolo, con un occhio di riguardo alle relazioni con l'Italia, è stato Marco Gregori con il suo lodevole libro “Libia, dal colonialismo alla crisi del nuovo millennio”, Eiffel Edizioni, appena uscito in libreria.
Come scrive il prof. Paolo Soave nella sua prefazione, è la storia a dirci come – pur relegata a un ambito minore – la densa trama intessuta fra Roma e Tripoli abbia rappresentato in differenti epoche la direttrice realmente autonoma e creativa della politica estera italiana.
La cesura storica e politica rappresentata dal 1945 sembrò spezzare definitivamente il legame italo libico. Il trattato di pace imposto dai vincitori del secondo conflitto incluse anche la Surrender of Rights coloniale: da un lato gli anglo americani ritennero che l’Italia non fosse più in grado di sostenere il fardello coloniale, dall’altro essi si appropriarono di una importante base strategica del Mediterraneo. Nel 1956 un accordo bilaterale avviò le relazioni italo libiche postcoloniali, aprendo alle iniziative di Enrico Mattei. Fu De Gasperi a favorire la nascita dell’ENI e a porvi a capo proprio Mattei, il quale professò e praticò l’autonomia energetica dell’Italia nel nuovo contesto della liberazione del Terzo Mondo.
Questo paradigma, dietro il quale si celava la sempre vitale e capace diplomazia italiana, fu messo duramente alla prova nell’estate del 1970 quando il nuovo leader libico, Gheddafi, espulse la comunità italiana. In realtà precisò da subito di non voler eliminare i rapporti con l’Italia quanto ricostituirli su basi diverse.
Ad elaborare la risposta all’ONU a quella traumatica decisione fu soprattutto, in veste di ministro degli Esteri, Aldo Moro, fra i più pazienti e riflessivi protagonisti della politica italiana del secondo dopoguerra. Sopravvissuto alla guerra fredda, Gheddafi conobbe nei primi anni 2000 un’inattesa e sorprendente riabilitazione. Ripudiato il terrorismo internazionale, egli divenne un prezioso partner strategico dell’Occidente e in particolare dell’UE nel contenimento dei flussi migratori mediterranei. Le Primavere Arabe poi sono state, come noto, il contesto entro il quale alcune potenze occidentali hanno potuto regolare conti vecchi e nuovi con il perturbatore Gheddafi. Insomma, Marco Gregori ha il merito di aver proposto una ricostruzione puntuale, articolata e analitica del lungo corso dei rapporti italo libici, sopravvissuto ai profondi cambiamenti politici verificatisi nei due Paesi e negli scenari internazionali.
Il suo preciso lavoro di analisi ci ricorda soprattutto quanto l’attacco all’integrità libica, e alla Special Relationship fra Roma e Tripoli, abbia contribuito a rendere il Mediterraneo fonte di instabilità, come dimostra l’attualità.
L’autore, giovane laureato magistrale in Relazioni Internazionali e triennale in Scienze Politiche all'Università degli Studi di Siena, ha partecipato alla Scuola di Formazione promossa dalla Fondazione De Gasperi. In precedenza aveva ho condotto uno studio sull'attuale crisi in Libia, ricerca che ha poi prodotto il libro pubblicato dalla casa editrice Eiffel Edizioni.
L’intento della sua fatica editoriale è quello di offrire al pubblico, curioso di approfondire il tema della Libia, una panoramica della crisi assieme ad una conoscenza sintetica ma precisa dei trascorsi storici che legano Roma e Tripoli.
Nel suo lavoro ha tra l’altro raccolto anche alcuni pareri autorevoli inseriti in appendice, tra cui interviste con l'amb. Francesco Paolo Trupiano, in carica a Tripoli fino al 2010, e l'amb. Adriano Benedetti, oltre alla prefazione del prof. Paolo Soave, dell'Università di Bologna.
Attualmente Gregori è componente dello staff dell’Associazione Europea di Studi Internazionali (AESI) di Roma che promuove seminari di studio rivolti ai giovani universitari incentrati sui temi di attualità politica nazionale, europea, economica e di cooperazione internazionale.

“Libia, dal colonialismo alla crisi del nuovo millennio” di Marco Gregori - Editore Eiffel Edizioni - pagine 312 - € 15,00 - Isbn 978 88 95447 40 7 - Disponibile su: www.edizionieiffel.com e www.amazon.it


Fonte: Redazione
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