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All´Istituto Svizzero di Roma la personale "Skulptur/Fotografie" di Roman Signer

22-03-2018 00:12 - Arte, cultura, turismo
GD - Roma, 22 mar. 18 - All´Istituto Svizzero di Roma è aperta la personale dell´artista svizzero Roman Signer dal titolo "Skulptur/ Fotografie". Signer è uno dei più famosi artisti svizzeri contemporanei. Il suo corpo di lavoro è molto versatile e comprende varie discipline quali: scultura, disegno, happening, installazione, fotografia e video.
A Roma presenta sculture e fotografie provenienti da diversi periodi della sua prolifica produzione. In particolare espone alcune delle sue prime fotografie in bianco e nero inedite che documentano le sue azioni/sculture e che sottolineano l´importanza del contesto.
Conosciuto soprattutto dalla metà degli anni settanta per le sue effimere "sculture temporali", con cui ha contribuito alla ridefinizione del concetto stesso di scultura legandolo alle idee di processo, trasformazione e movimento, ha una metodologia che rivela spesso, attraverso una sospensione strutturata nel tempo, ciò che è raramente o molto raramente visibile. È un momento fugace in cui avvengono piccole metamorfosi di forma e materia.
Le azioni/sculture dell´artista si dispiegano liberamente nel loro dinamismo e ciò che rimane non è esplicitamente fisico, ma piuttosto una ricapitolazione mentale del processo concluso/trascorso. L´artista ha il desiderio costante che "qualcosa" accada e che altre cose rimangano. Signer è un maestro negli esperimenti, poiché è uno dei più grandi sognatori. Il suo concetto di scultura legato alle tre dimensioni dello spazio - nel senso classico del termine – è affiancato alla dimensione del tempo. Utilizzando il continuum spazio-temporale, egli usa "l´oggetto" per modificare la propria relazione con lo spazio in cui si trova, e questa corrispondenza – costantemente in flusso – possiede un potenziale che Signer trasforma in forza dinamica con cui lui esplora il mondo, sempre mantenendo una sottile ironia.
Temi ricorrenti nella produzione di Signer, quali esplosioni, primavera, colori, problemi fatali, sono allo stesso tempo belli ed estremamente astratti; gli oggetti soggetti di queste azioni sono investiti sia da ricordi d´infanzia che delle loro funzioni innate, diventando metafore di vita.
Il vero protagonista del lavoro di Signer non è l´uomo, ma la natura. L´artista afferma: "Ho un atteggiamento quasi magico nei confronti della natura; finisco solo la metà di molti oggetti che creo e voglio che la natura continui, e che in qualche modo fluisca e si manifesti. [...] La natura è la prima a creare la scultura".
Signer è nato ad Appenzell (Svizzera) nel 1938. Ha realizzato installazioni pubbliche per le città di Düsseldorf (Germania), Vaduz (Liechtenstein), Solothurn, Appenzell e Nantes (Francia). Ha partecipato a Documenta 8 nel 1987 e a Skulptur Projekte nel 1997. Nel 1999 ha rappresentato la Svizzera alla Biennale di Venezia. Roman Signer vive e lavora a St. Gallen, Svizzera.


Fonte: Carlo Rebecchi
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