Albonetti auspica adesione italiana a strategia di dissuasione nucleare francese

GD - Roma, 20 feb. 20 - Il direttore dell'autorevole rivista "Affari Esteri", Achille Albonetti - che ha rivestito ruoli di assoluto rilievo in molteplici organizzazioni internazionali e nazionali, oltre che in imprese ed enti pubblici e privati, ed ha acquisito una larga notorietà negli ambienti economici, diplomatici ed internazionali - auspica l'adesione italiana alla strategia di dissuasione nucleare francese. Lo fa con una lettera inviata all'ambasciatore Sergio Romano, editorialista del "Corriere della Sera", di cui il GIORNALE DIPLOMATICO di seguito pubblica il testo.

«Caro Ambasciatore, ha fatto bene ad attirare l’attenzione dei lettori del “Corriere della Sera” sul discorso del presidente della Repubblica francese, tenuto il 7 Febbraio corrente alla Scuola di Guerra e al Centro di Alti Studi Militari.

Da circa sessanta anni, un Presidente francese non aveva parlato in tali importanti istituzioni. L’ultima volta era stato il Generale de Gaulle, nel 1959. Nell’occasione, aveva annunciato l’inizio dei lavori per l’arma atomica francese dopo il fallimento del progetto di Accordo franco-italiano-tedesco per una atomica europea.

Ella attira opportunamente l’attenzione sulla pagina ove Macron, seppur cautamente, offre l’opportunità ai Paesi europei di partecipare alla strategia di dissuasione nucleare francese.

Questa offerta è particolarmente significativa, se si ricorda che la Francia, con il Trattato militare e nucleare del 2010, ha avviato la fusione del suo deterrente atomico con quello del Regno Unito.

Inoltre, la Germania – con l’ingresso nell’impianto francese George Besse Due per la produzione di uranio arricchito e con il Trattato di Aquisgrana – si avvia ad unirsi al deterrente atomico della Francia.

Sono, pertanto, d’accordo, d’accordo con lei sull’opportunità che l’Italia aderisca alla proposta francese o almeno cerchi di conoscerne i dettagli».

di Achille Albonetti