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Aggressione armena ad Azerbaigian: manifestazione a Montecitorio

21-07-2020 14:36 - Ambasciate
GD - Roma, 21 lug. 20 - Gli scontri confinari tra Armenia e Azerbaigian sono rimbalzati sin davanti a palazzo Montecitorio, sede della Camera dei Deputati. C'è stata infatti una manifestazione di azerbaigiani per sensibilizzare i politici oltre che l'opinione pubblica sulle provocazioni militari delle forze armate di Yerevan nel distretto di Tovuz, al confine tra Azerbaigian e Armenia, che hanno già provocato diverse vittime. L'ha organizzata il Consiglio di Coordinamento degli azerbaigiani in Italia. A spiegare i motivi del sit-in è stato Meryam Mehdiyeva, componente del Consiglio di coordinamento: “noi siamo qui perché vogliamo che la nostra voce sia sentita dai politici italiani per condannare le ultime provocazioni dell Armenia contro l'Azerbaigian e la loro aggressione contro il nostro popolo”.
L'ambasciatore azerbaigiano in Italia, Mammad Ahmadzada, ha così descritto la situazione: “Sono 30 anni che l'Azerbaigian è vittima delle aggressioni militari dell'Armenia, che ha occupato il 20 per cento del territorio dell Azerbaigian riconosciuto a livello internazionale, inclusa la regione del Nagorno Karabakh e i sette distretti adiacenti. Abbiamo più di un milione di rifugiati, profughi azerbaigiani che provengono da tutte queste zone occupate. L'Armenia non rispetta il diritto internazionale e non rispetta numerosi documenti adottati da molti organismi internazionali, incluso il Consiglio di Sicurezza dell'ONU”.
Il diplomatico ha poi sottolineato che sono “crimini impuniti che aprono la strada a nuovi crimini, per cui dal 12 luglio l'Armenia ha iniziato un avventura militare contro l'Azerbaigian attaccando le posizioni dell'esercito dell'Azerbaigian, anche territori popolati densamente, sul confine di stato tra i due Paesi. Di conseguenza, sono stati uccisi dodici soldati dell'esercito dell'Azerbaigian e un civile di 76 anni. Sono state ferite molte persone e sono state danneggiate molte case”.
L'amb. Ahmadzada ha poi analizzato i motivi che hanno portato a quella che definisce una “avventura militare dell'Armenia”: “Innanzitutto la situazione molto difficile, domestica, a livello politico-economico-sociale, anche deteriorata con la situazione del Covid-19. Le attuali provocazioni militari dell Armenia non avvengono su territori occupati, ma stiamo parlando di una zona abbastanza lontana dai territori occupati: il distretto di Tovuz dell'Azerbaigian, sul confine di stato tra l'Armenia e l'Azerbaigian, quindi l'obiettivo dell'Armenia era coinvolgere terze parti a questa sua provocazione militare. Il distretto di Tovuz è una zona strategica soprattutto per il trasporto di energia del petrolio e del gas dal Mar Caspio verso i mercati internazionali e anche l'Europa”.
“L'Armenia”, ha aggiunto l'ambasciatore, “ha sicuramente l'obiettivo di impedire il funzionamento di questi progetti che hanno importanza anche per l'Europa in termini di avere accesso all'energia alternativa anche a nuovi mercati. Non è un caso che queste provocazioni militari dell'Armenia siano iniziate tre mesi prima del completo funzionamento del corridoio che porterà il gas dall'Azerbaigian a molti Paesi, Italia inclusa”.
Come informa l'ambasciata dell'Azerbaigian in Italia, la manifestazione, a cui hanno partecipato un centinaio di cittadini azerbaigiani, ha avuto lo scopo anche di esprimere le condoglianze, solidarietà e vicinanza alle famiglie dei caduti azerbaigiani, che hanno dato la loro vita per proteggere la propria Patria, così come il sostegno all'esercito dell'Azerbaigian, impegnato nella difesa dell'integrità territoriale azerbaigiana.
Altra finalità è stata quella di chiedere alla comunità internazionale, inclusi il Governo e il Parlamento d'Italia, di valutare e condannare fermamente le provocazioni dell'Armenia e costringere questo paese ad abbandonare la sua politica di aggressione contro l'Azerbaigian. “E' l'atteggiamento armeno a costituire una minaccia alla stabilità e alla sicurezza nella regione del Caucaso del Sud, così come alla fornitura continua di energia verso l'Europa, in particolare l'Italia”, si legge in una nota del Consiglio.


Fonte: Redazione
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