3° Premio letterario Tōkyō–Roma annuncia romanzi finalisti
29-11-2024 17:54 - Arte, cultura, turismo
GD - Roma, 29 nov. 24 - Ci sono i tre romani finalisti del 3° Premio letterario "Tōkyō–Roma. Parole in Transito". La giuria, presieduta dall'amb. Umberto Vattani, ha annunciato i tre romanzi finalisti selezionati dopo avere preso in considerazione le uscite di narrativa nipponica del 2023. Sono: “Cronache dalla terza pagina”, di Kakuta Mitsuyo, tradotto da Roberta Lo Cascio, Atmosphere Libri (Asiasphere); “Una serata tra amici a Jimbōchō”, di Yagisawa Satoshi, tradotto da Gala Maria Follaco, Feltrinelli; “Dendera”, di Satō Yūya, tradotto da Bruno Forzan, Rizzoli
Fonte: Redazione
Giunto alla sua terza edizione e istituito dalla Fondazione Italia Giappone, il premio ha ottenuto il patrocinio dell'UNESCO, del Ministero degli Esteri, del Ministero della Cultura, dell'Ambasciata d'Italia in Giappone, dell'Ambasciata del Giappone in Italia, e ha come madrina la Sottosegretaria agli Esteri Onorevole Maria Tripodi.
La giuria ha altresì deciso i vincitori del Premio 2024: Satō Yūya e Bruno Forzan, che ha magistralmente tradotto il romanzo dello scrittore giapponese, intitolato “Dendera” edito da Rizzoli.
La cerimonia di premiazione per l'edizione 2024 si terrà alle ore 15:00 di sabato 7 dicembre a Roma, nell'ambito della manifestazione “Più libriPiù liberi” in Sala Cepell, al Centro Congressi La Nuvola. Saranno presenti, l'autore di “Dendera”, Satō Yūya e il traduttore Bruno Forzan; la Sottosegretaria agli Esteri Maria Tripodi; l'amb. Umberto Vattani; l'ambasciatore del Giappone in Italia, Suzuki Satoshi; la responsabile comunicazione del Commissariato Generale per l'Italia EXPO 2025 Osaka, Stefania Viti. Modera Nicola Genga, responsabile della Comunicazione e promozione del libro italiano all'estero del Centro per il libro e la lettura.
La mattina di sabato 7 dicembre, sempre a Roma, alle ore 10.30, si svolgerà un incontro-conferenza aperto al pubblico (previa iscrizione) all'Istituto Giapponese di Cultura, in Via Gramsci 74, alla quale prendono parte il direttore dell'Istituto, Junichi Shimizu; il presidente della Fondazione, amb. Umberto Vattani; il traduttore Bruno Forzan; lo scrittore Satō Yūya; il regista e scrittore Enrico Vanzina. Modera la giornalista Fabiola Palmeri.
"Dendera" - Il romanzo di Satō Yūya è brillante quanto complesso, e narra con ritmo incalzante una storia di donne che sfidano l'ingiustizia sociale, pur coscienti di dover affrontare un sentiero difficile, irto di ostacoli materiali e morali. Pubblicato in Giappone nel 2009 dalla casa editrice Shinchōsha, è stato trasposto nel 2011 in un film diretto da Tengan Daisuke. In un villaggio imprecisato di un tempo non dichiarato, vige l'antica tradizione di condurre in montagna gli anziani e le anziane per l'ultima salita, al fine di non pesare sulla comunità dei giovani. Kayu Saitō è una donna di settant'anni che si appresta alla salita, intenzionata a morire perché così era la regola a cui obbedire. Indossa un semplice yukata bianco e una volta arrivata in cima prega di passare presto oltre, in quel mitico luogo di cui aveva sentito parlare fin da piccola. Si sveglierà invece a “Dendera” un villaggio segreto dove vive un gruppo di donne scampate al destino e intenzionate a non morire prima del tempo. E qui inizia un'avventura fatta di alleanze e tradimenti, di lotta per la sopravvivenza, e di confronto con un'orsa affamata quanto potente. Questo lo scenario in cui l'autore ha posto i suoi personaggi, correlato da una narrazione piena di fascino che fa battere forte il cuore. Leggere “Dendera” equivale a vivere una storia immersa in un tempo indefinito, che tuttavia si rivolge con sorprendente intensità al presente, facendoci interrogare su una parte della vita da vivere pienamente. Satō Yūya è uno scrittore giapponese nato nel 1980 della Prefettura di Hokkaido. Ha vinto il 21° Premio Mephisto per il romanzo “Flicker Style” e il 20° Premio Yukio Mishima per “1000 Novels e Backbeard”. Le sue opere sono state tradotte in inglese, cinese, coreano e italiano. Bruno Forzan è laureato in Lingua e letteratura giapponese all'Università Ca' Foscari, si è inoltre specializzato in letteratura contemporanea presso l'università Rikkyō di Tōkyō. Ha collaborato per lungo tempo con la televisione di stato giapponese NHK come consulente e coordinatore dei programmi culturali prodotti in Italia e in Europa.Ha svolto in parallelo attività di traduttore, dedicandovisi in modo esclusivo negli ultimi anni. Ha presentato in Italia alcune delle voci più interessanti della letteratura contemporanea giapponese, come Murakami Ryū, Fujino Chiya, Isaka Kōtarō, Onda Riku, Yuzuki Asako e Tsujimura Mizuki.
Il Premio Tokyo – Roma. Parole in transito istituito nel 2022 dal presidente della Fondazione Italia Giappone, amb. Umberto Vattani, è un riconoscimento unico nel suo genere perché non premia solo l'autore o l'autrice di un romanzo, ma anche il traduttore, traduttrice. Questo al fine di mettere in evidenza e dare il giusto rilievo al ruolo fondamentale della professione del tradurre. Si pone inoltre l'obiettivo di collaborare alla diffusione della letteratura giapponese contemporanea in Italia. I vincitori e le vincitrici vengono selezionati sia per la qualità del racconto, sia valutando che la traduzione trasmetta a chi legge le stesse emozioni del testo originale. Il progetto La Fondazione Italia Giappone ha ottenuto l'appoggio dell'Istituto Giapponese di Cultura, del Centro per il libro e la Lettura, e della Toyota.
Oltre alla presenza a Roma, la mattina del 9 dicembre, lo scrittore Satō Yūya e il traduttore Bruno Forzan, saranno protagonisti di un incontro all'Università Ca' Foscari di Venezia, organizzato con la collaborazione della prof. Luisa Bienati e condotto dalla prof. Carolina Negri.
Nel pomeriggio dell'11 dicembre infine, lo scrittore Satō Yūya e l'editor Arai Hisayuki, incontreranno il pubblico interessato nella sala lauree del complesso "Aldo Moro" dell'Università di Torino, evento organizzato dal prof. Gianluca Coci.
La Giuria del Premio - È composta da accademici ed esperti di entrambi i Paesi, e presieduta dall'amb. Umberto Vattani. Comprende: Tetsuro Akanegakubo, giornalista e direttore generale dell'AGIS Associazione Giapponese per l'Istruzione scolastica; Luisa Bienati, professoressa all'Università Ca' Foscari Venezia; Gianluca Coci, professore all'Università di Torino, traduttore; Silvana De Maio, direttrice dell'Istituto Italiano di Cultura di Tokyo; Matilde Mastrangelo, professoressa alla Sapienza Università di Roma; Junichi Oue, professore all'Università di Napoli “L'Orientale”; Fabiola Palmeri, scrittrice e giornalista; Paolo Puddinu, già professore all'Università di Sassari; Ikuko Sagiyama, professoressa all'Università di Firenze; Enrico Vanzina, regista, scrittore e giornalista; Stefania Viti, scrittrice e giornalista. Per info: eventi@italiagiappone.it – Tel. 06 3691 5232
Fonte: Redazione
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