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XIV Festival Diplomazia: politica internazionale, attualità, AI e cybersecurity

13-10-2023 14:15 - Ambasciate
Giorgio Bartolomucci Giorgio Bartolomucci
Amb. Giampiero Massolo Amb. Giampiero Massolo
Aurelio Regina Aurelio Regina
Alessandro De Pedys Alessandro De Pedys
Amb. Giampiero Massolo e Roberto Sgalla Amb. Giampiero Massolo e Roberto Sgalla
Gen. Claudio Graziano Gen. Claudio Graziano
GD – Roma, 13 ott. 23 – Con una no-stop di 9 giorni, con oltre 100 eventi in decine di sedi diverse, torna a Roma dal 19 al 27 ottobre la XIV edizione del Festival della Diplomazia, ponendosi all’attenzione con temi rilevanti, come la politica internazionale e l’attualità, ma anche con un occhio puntato su grandi temi come intelligenza artificiale e cybersecurity, immigrazione, energia, nucleare, cooperazione e sicurezza alimentare, sostenibilità. E sullo sfondo, non potrà mancare l’incredibile attacco ad Israele.
Il Festival della Diplomazia, nato da una geniale idea di Giorgio Bartolomucci, è l’unico evento al mondo interamente dedicata alla geopolitica e alle relazioni internazionali. Nove giorni, con oltre 100 eventi in programma e la partecipazione di tanti relatori italiani e internazionali che animeranno 25 location diverse della Capitale con conferenze, incontri ed eventi speciali per approfondire le trasformazioni geopolitiche e le accelerazioni tecnologiche in corso. La manifestazione di grande respiro internazionale è stata presentata oggi all’Associazione della Stampa Estera. E si è conclusa con una conversazione con il gen. Claudio Graziano, presidente di Fincantieri e fino a poco tempo fa presidente del Comitato Militare della UE.
In un contesto geopolitico attuale segnato profondamente da tensioni internazionali come quelle in corso in Israele e Ucraina, il Festival della Diplomazia contribuisce a consolidare il ruolo cruciale di Roma quale hub mondiale delle relazioni internazionali, sede naturale di negoziazione e promozione del dialogo interculturale tra l'Italia, l'Europa e il resto del mondo. L’attenzione e l’interesse per questo ormai annuale appuntamento nella capitale italiana, che rispetto alle altre capitali ha un numero oltre che doppio di ambasciate. Roma a buona ragione, infatti, può giustamente assurgere al titolo di “Capitale del Mondo”. Tra reperti archeologici e palazzi d’epoca nel suo territorio, infatti, c’è una concentrazione di rappresentanze diplomatiche che non si riscontra altrove. Negli USA, ad esempio, le ambasciate sono a Washington DC, mentre a New York ci sono solo sedi consolari e rappresentanze presso l'ONU. In riva al Tevere, invece, sono attive ben 139 missioni permanenti accreditate presso la Repubblica Italiana, 78 presso la Santa Sede, ma ubicate in Italia, e 134 presso la FAO. In totale si arriva a 351 ambasciate sul suolo romano. Ma non basta. E ad esse si aggiungono quelle presso l’IFAD e il Sovrano Ordine Militare di Malta, nonché 73 presso la Repubblica di San Marino. Si calcola che i soli diplomatici attivi a Roma siano quasi 3 mila.
«Il mondo di oggi è un mondo delle multi crisi che da un lato chiede necessariamente un supplemento di diplomazia e dall’altro ci deve interrogare su cosa significa risolvere o più realisticamente mitigare i conflitti, trovando di volta in volta delle vie di uscita che permettano di allontanare esiti potenzialmente pericolosi. In un quadro così fluido, il Festival della diplomazia cercherà di affrontare e discutere di temi complessi che sono connessi al difficile presente che stiamo vivendo», ha dichiarato l’amb. Giampiero Massolo, presidente del Comitato scientifico del Festival della Diplomazia.
«Il dialogo e la cooperazione tra gli Stati sono fondamentali per poter affrontare le sfide internazionali che Roma e l’Italia hanno di fronte», ha dichiarato Giorgio Bartolomucci, fondatore, anima e segretario generale del Festival della Diplomazia. «Il Festival si svolge dentro uno scenario internazionale ancora più complicato segnato profondamente dalle tensioni in Medio Oriente. Per 9 giorni il Festival sarà la giusta piattaforma per tutti coloro che a vario titolo vorranno conoscere da vicino il lavoro fondamentale portato avanti dalla Diplomazia e riflettere sui sistemi di analisi dei rischi su cui fare affidamento per gestire efficacemente gli scenari futuri», ha aggiunto.
Come ha ricordato Aurelio Regina, presidente onorario del Festival, «nella precedente del Festival della Diplomazia edizione sono state registrate oltre 5 mila presenza qualificate e oltre 100 mila contatti nel web e la presenza di 36 ambasciatori stranieri, confermandosi così come uno dei maggiori eventi per il dialogo internazionale».
Il Festival della Diplomazia offre, come ormai da tradizione, il confronto diretto tra il mondo diplomatico e i protagonisti delle azioni politiche, economiche e culturali globali, ma anche imprese, studenti, giornalisti, addetti ai lavori e chiunque voglia scoprire e capire che cosa succede nel dietro le quinte della governance internazionale. L’evento, giunto alla XIV edizione, è ormai diventato una tradizione consolidata non solo per la comunità diplomatica ma per tutta Roma che ogni anno risponde con interesse ed entusiasmo.
Al Festival parteciperanno attivamente tanti Ambasciatori stranieri in Italia, confermando Roma quale assoluta protagonista nella discussione e nell’analisi geopolitica e diplomatica. Tra questi: Jack Alan Markell, neo ambasciatore degli Stati Uniti d’America; Miguel Ángel Fernández-Palacios Martinez, ambasciatore della Spagna; Jan Kickert, ambasciatore d’Austria; Rashad Aslanov, ambasciatore dell’Azerbaijan; Carlos Eugenio Garcìa de Alba Zepeda,ambasciatore del Messico; Lendita Haxhitasim, ambasciatrice del Kosovo; Francesco Di Nitto, ambasciatore d’Italia presso la Santa Sede e il Sacro Ordine; Krisztina Bende, ambasciatore della Federazione Svizzera presso le Nazioni Unite; Nathaniel G. Imperial, ambasciatore delle Filippine; Saywan Sabir Mustafa Barzani, ambasciatore dell’Iraq; Gabriela Dancau, ambasciatore della Romania; Jan Kohout, ambasciatore della Repubblica Ceca; Karla Wursterová, ambasciatrice della Repubblica Slovacca; Keiichi Katakami, ambasciatore del Giappone; Dalia Kreiviene, ambasciatrice della Lituania; Naser M. Y. Al Belooshi, ambasciatore del Barhein in Italia.
La manifestazione, con un programma ogni anno sempre più diversificato e interdisciplinare, contribuisce a valorizzare le relazioni multilaterali, fondamentali per numerosi progetti di cooperazione tra imprese, istituzioni accademiche e scientifiche italiane guadagnandosi nel tempo il riconoscimento della Medaglia del Presidente della Repubblica, il sostegno del Parlamento e della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea, nonché il patrocinio del Ministero degli Esteri, di oltre 70 Ambasciate, 9 Università e numerosi partner scientifici.
Il titolo scelto per l’edizione 2023 è “Against All Odds - Betting on the human factor in a machine world”. Il programma approfondirà con conferenze, incontri ed eventi speciali, il rapporto tra uomo e macchina in un’epoca scandita da mutamenti e innovazioni radicali legati allo sviluppo di tecnologie sempre più potenti e da un’inarrestabile spinta verso l’adozione e l’adesione a nuove modalità operative dettate in particolare dagli algoritmi. Dinamiche che si alimentano di profonde contraddizioni che durante il Festival verranno lette attraverso la lente della Diplomazia con un’approfondita azione di analisi e sintesi per costruire una governance globale all’altezza delle sfide future, riportando l’attenzione del dibattito sull’individuo e sui suoi diritti fondamentali.
La sostenibilità economica e ambientale del nostro futuro si basa infatti – oltre che sull’adozione di nuove tecnologie – anche sugli investimenti rivolti allo sviluppo di nuove skills e competences e sulla riqualificazione della forza lavoro globale, delle Istituzioni, delle Aziende e delle Comunità in tutto il mondo. In questo contesto si inserisce la tappa romana de “Road Show - Cyber 5.0 Career Day” che si terrà nel pomeriggio di giovedì 19 ottobre alla Casa delle Tecnologie emergenti di Roma e vedrà tra gli altri la partecipazione dell’Agenzia per la Cybersecurity Nazionale e del National Cyber Security Competence Center.
Il Festival della Diplomazia, con la sua forte vocazione di divulgazione della geopolitica, anche quest’anno propone momenti dedicati alle giovani generazioni per rendere accessibili argomenti complessi con un approccio multidisciplinare (accademico, giornalistico, della diplomazia). In programma ci sono ogni giorno una serie di appuntamenti che coinvolgeranno direttamente gli studenti (liceali e universitari): dall’analisi mattutina dei giornali stranieri a cura della stampa estera a Roma a lezioni dedicate all’ABC dell’Internazionalizzazione che coinvolgerà a rotazione i licei di Roma a question time quotidiani in cui gli Ambasciatori stranieri in Italia, a turno, incontreranno gli studenti del corso di laurea in Global Governance dell’Università Tor Vergata per una sessione di domande e risposte sui temi di stretta attualità.
Novità di questa XIV edizione è il format organizzato in collaborazione con le riviste “Formiche” ed “Aspenia” dal titolo “Scenari futuri: possibili, probabili, auspicabili”. Si tratta di un ciclo di incontri dove si proverà insieme a esperti e politologi a immaginare cosa può accadere nel prossimo futuro, nell'era successiva a Putin e dopo le prossime elezioni europee.
Provenienti dall’estero hanno confermato la loro partecipazione, tra gli altri: Paul Morland, ricercatore al Birkbeck College, University of London; Erik J. Larson, autore del libro “The Myth of Artificial Intelligence: Why Computers Can’t Think the Way We Do”; Patrick Greenfield, reporter sui temi di biodiversità, ambiente a cambiamento climatico per “The Guardian” e “The Observer”; Brando Benifei, eurodeputato e correlatore dell’AI Act; Morgan Meaker, senior editor “Wired UK”; Charles Asher Small, Institute for the Study of Global Antisemitism and Policy; Costanza Andreini, Public Policy Manager – Italy Meta; Bertrand Braunschweig, Coordinatore del Piano Nazionale di Ricerca sull’ Intelligenza artificiale dell’INRIA, Konstantinos Karachalios, Director of Standards and former Managing Director IEEE, Tuan Nguyen, CEO Boston Global Forum, Robert Ross (Sinologo), Fairbank Center for Chinese Studies
Oltre agli eventi in presenza, sono previsti anche una serie di iniziative digitali, ossia realizzate solo per i 4 Diplochannel come "La Penna del Diplomatico" curato dall'ambasciatore Stefano Baldi (rappresentante diplomatico italiano all’OSCE a Vienna); “Insomma - Problemi senza soluzioni apparenti" di Michele Gerace; "The Writer's Corner" con presentazioni di libri di Danilo Taino, Micol Flammini, Valentine Lomellini, Serena Giusti, Maurizio Ambrosini, Giorgio Cella, Marco Leonardi, Giulia De Luca; un ciclo di interviste a cura di WIIS (Women in International Security).
Gran parte degli appuntamenti in calendario sarà trasmesso online sui canali ufficiali del Festival: youtube, facebook, linkedin e twitter. L’hashtag ufficiale è #diplomacy23 .

Fonte: Festival della Diplomazia
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