05 Maggio 2024
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WEST, la mostra a Tolosa sull’ultimo lavoro di Francesco Jodice

22-02-2023 08:47 - Arte, cultura, turismo
GD - Tolosa, 22 feb. 23 - WEST è l'ultimo progetto di ricerca di Francesco Jodice. La mostra si tiene alla Galerie Le Château d'Eau, Polo Fotografico di Toulouse 1 Place Laganne, con il patrocinio della MIC Direzione Generale Creatività Contemporanea e dell'Italian Council. Racconta il sorgere e il declino del secolo americano, indagando le origini della crisi attuale del modello liberista e più in generale dell'Occidente in un arco di tempo compreso tra l'inizio della Gold Rush (1848) e il fallimento della Lehman Brothers (2008).
Avviato nel 2014, WEST si compone di tre lunghi viaggi attraverso alcuni stati dove ebbe luogo la corsa all'oro. Il fulcro dell'intero lavoro si ritrova nel crocevia tra la peculiare geologia di quest'area (una delle più antiche strutture geologiche del pianeta) e i ruderi archeologici (miniere, ghost town, utopie, complessi e infrastrutture abbandonate) di quella stagione animata da una irrefrenabile ricerca di ricchezze immediate. Le fotografie di Jodice sono intervallate da una serie di immagini d'archivio, “minerali e detriti culturali” relativi alla storia economica, geologica, politica e culturale del secolo americano, catalogati come manufatti di un'epoca che sembra giungere al suo compimento, archeologia del presente che è già passato.
Il 31 ottobre 2022, a conclusione dell'ultimo viaggio dell'autore nell'Ovest degli Stati Uniti, si è svolto all'Arc en Rève Centre d'Architecture di Bordeaux un seminario di studi curato da Francesco Zanot. In questa occasione, le immagini realizzate da Francesco Jodice e i materiali raccolti durante la sua ricerca sono condivisi con un gruppo di esperti internazionali al fine di discuterne i contenuti, i significati, le letture e le interpretazioni sotto diversi punti di vista: storico, geografico, filosofico, politico, ecologico.
Fino alla fine marzo 2023 la Galerie le Château d'Eau di Toulouse, ospita la mostra “WEST. Rise and Fall of the American Century”, presentando per la prima volta al pubblico il risultato dell'intero progetto. Al termine dell'esposizione, le opere prodotte andranno ad accrescere la collezione del Museo di Fotografia Contemporanea.
Particolare attenzione sarà rivolta alle foto più recenti scattate da Jodice durante il suo ultimo viaggio negli Stati Uniti, avvenuto tra agosto e ottobre 2022, grazie al sostegno di Italian Council (2021), della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura. Un progetto del Museo di Fotografia Contemporanea di Milano-Cinisello Balsamo in collaborazione con Galerie le Château d'Eau (Toulouse). Quest'ultima tappa è stata condivisa dall'artista con il pubblico attraverso una “performance per immagini”, ancora fruibile sul suo profilo Instagram (@francesco_jodice).
Giorno dopo giorno, l'artista ha pubblicato commentandole immagini relative alle geografie, ai luoghi, ai testi, agli incontri, alle interviste, ai reperti ed infine alle opere. Sono 35 tappe tra California, Nevada, Arizona, New Mexico, Utah, Wyoming e Colorado. Partendo da Sutter's Mill, a 45 miglia a nord est di Sacramento in California - dove venne ritrovata la prima pepita d'oro che battezzò l'inizio della Gold Rush – per arrivare a Madrid, una ghost town situata 30 miglia a sud ovest di Santa Fe in New Mexico.
Francesco Jodice (Napoli, 1967) vive a Milano. La sua ricerca artistica indaga i mutamenti del paesaggio sociale contemporaneo, con particolare attenzione ai fenomeni di antropologia urbana e alla produzione di nuovi processi di partecipazione. I suoi progetti mirano alla costruzione di un terreno comune tra arte e geopolitica, proponendo la pratica artistica come poetica civile.
Insegna al Biennio di Arti Visive e Studi Curatoriali e al Master in Photography and Visual Design alla NABA Nuova Accademia di Belle Arti di Milano. È tra i fondatori dei collettivi Multiplicity e Zapruder. Ha partecipato a grandi mostre collettive come Documenta, la Biennale di Venezia, la Biennale di São Paulo, la Triennale dell'ICP di New York, la seconda Biennale di Yinchuan, e ha esposto al Castello di Rivoli (Torino), alla Tate Modern (Londra) e al Prado (Madrid).
Tra i suoi progetti principali si citano l'atlante fotografico “What We Want”, un osservatorio sulle modificazioni del paesaggio in quanto proiezione dei desideri collettivi, l'archivio di pedinamenti urbani “The Secret Traces” e la trilogia di film sulle nuove forme di urbanesimo Citytellers. I suoi lavori più recenti – Atlante, American Recordings, WEST e Rivoluzioni – esplorano i possibili scenari futuri dell'Occidente.

Carlo Franza


Fonte: Carlo Franza
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