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Webinar: "Power Dynamics in South Asia, Effects on Kashmir"

20-10-2021 18:35 - Agenda
GD – Roma, 20 ott. 21 – Un webinar su "Power Dynamics in South Asia, Effects on Kashmir"è stato organizzato per venerdì 22 ottobre, alle ore 16:00 (in Italia) da ASCE Scuola di Guerra Economica di Venezia e da Global Obserbatory for Local Communities. Il webinar si terrà in occasione dell'anniversario del primo attacco del Pakistan all'allora Regno di Jammu e al Kashmir, che in 74 anni ha trasformato il suo Stato pacifico in un vero e proprio campo di battaglia altamente militarizzato contro il terrorismo islamico e le incursioni cinesi.
Interverranno al webinar il prof. Arduino Paniccia, presidente di ASCE; il giornalista Andrea Nicastro, inviato speciale del “Corriere della Sera”; Mauro Bonavita, ricercatore del Kings College di Londra; Francesca Marino, giornalista e scrittrice; Manish Chand, amministratoe delegato e capo redattore di India Writers Network.
La genesi del conflitto del Kashmir è stata da sempre una questione ambivalente che nel corso degli anni ha suscitato pareri controversi e ambigui, ma tutti i dubbi non facevano altro che nascondere una semplice verità.
È proprio a questa semplice verità e a tutti coloro che vi credono e che hanno perso la vita cercando di dimostrarla, che dobbiamo l'onere di ribadire e provare a far luce sui fatti realmente accaduti.
Il 15 agosto 1947, dopo ben 350 anni, l'India ottenne l'indipendenza dal dominio britannico. Prima di allora però, l'intero Paese era un conglomerato di 539 Stati membri principeschi.
Nel 1935 il Governo coloniale indiano introdusse il "trattato di adesione" per consentire ai regni principeschi di aderire alla federazione dell'India, considerato che quasi tutti questi stati dipendevano da essa per la difesa, la finanza e le infrastrutture.
Nel 1947 venne stipulato "L'Indian Independance Act" che prevedeva la cessazione della sovranità britannica sui regni indiani e la suddivisione dell'India coloniale in due stati: Una repubblica democratica laica e il Pakistan, una repubblica islamica costituzionale federale.
A questo punto, la decisione di unirsi all'India o al Pakistan spettava solo ai corrispettivi governanti. Maharaja Hari Singh del Kashmir (l'ex sovrano del Kashmir) decise di rimanere autonomo e ottenne dal Pakistan, in un primo momento, un accordo di sospensione. In meno di un mese però, quest'ultimo impose blocchi economici al Kashmir tentando di costringere il Maharaja ad unirsi al Pakistan.
Non avendo ottenuto i risultati sperati, il 22 ottobre il re dell'Afghanistan Zahir Shah, decise di far attaccare il Kashmir da un gruppo di forze tribali armate sponsorizzate dall'esercito pakistano e immischiate con i soldati dell'esercito in borghese, violando ogni accordo stipulato precedentemente e con l'obiettivo di annettere con la forza lo stato del Kashmir.
Questa operazione, denominata "Operazione Gulmarg", fu violenta e spietata. Migliaia di persone furono uccise, le donne vennero violentate e i villaggi saccheggiati. Per tre giorni consecutivi gli invasori portarono avanti un genocidio di massa di innocenti, massacrando 35.000 persone tra indù, musulmani e sikh in quello che sarebbe stato solo l'inizio di una lunga battaglia strategica che il Pakistan continuò poi a sostenere negli anni.
Il 26 ottobre, il Maharaja Hari Singh firmò il trattato di adesione alleandosi saldamente con l'India e il suo popolo. La firma venne ratificata da Lord Mountbatten di Birmania, Governatore Generale della nuova repubblica Indiana, il 27 ottobre 1947. Tuttavia, i semi gettati dall'Operazione Gulmarg continuarono a dare frutti sanguinosi. Il Pakistan sotto il segno dell'Islam e con il pretesto di eliminare i kafir (non credenti), continuò infatti ad uccidere i musulmani indiani-kashmir moderati del Kashmir, le minoranze indù, i sikh e i buddisti.
Questa pulizia etnica continua ancora oggi ed il Kashmir è ormai quasi totalmente occupato dal Pakistan.
Il Pakistan ha anche ceduto alla Cina una parte del Kashmir, portando ulteriormente l'area a diventare una delle zone più militarizzate al mondo tra tre potenze nucleari.
Con oltre 1/3 della popolazione mondiale tra India, Cina e Pakistan, il prossimo obiettivo delle forze estremiste dell'Afghanistan, insieme ai loro alleati pakistani, è indubbiamente l'annessione del Kashmir e dell'India.
Recentemente al porto di Mundhra in India, è stato sequestrato un carico di 3.000 kg di eroina di origine afghana imbarcato da Bandar Abbas e vi è stato un incremento degli attacchi ai leader delle comunità minoritarie in Kashmir, presagio dell'inizio di una spirale di violenza e di un'escalation già ben pianificata.
Il webinar "Power Dynamics in South Asia: Effects on Kashmir", mira a discutere su quali saranno gli effetti sulla pace, la sicurezza e la prosperità del Jammu-Kashmir dopo l'acquisizione di Kabul da parte dei talebani e a considerare una potenziale minaccia congiunta talebano-pakistano-cinese ai confini dell'India.
Per partecipare è richiesta la registrazione al link: https://bit.ly/Kashmir21


Fonte: Redazione
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