Uzbekistan: in ambasciata mostra su Marco Polo
20-10-2023 21:32 - Ambasciate
GD - Tashkent, 20 ott. 23 - Nell'ambito della Settimana della Lingua Italiana nel mondo, nell'ambasciata d'Italia in Uzbekistan, a Tashkent, è stata inaugurata la mostra “Sulle tracce di Marco Polo”, che espone forme plastiche astratte di tre artisti uzbeki ispirata alla vicenda del viaggiatore veneziano e alla Via della Seta.
La realizzazione di eventi artistici nell'area verde del territorio dell'ambasciata sta diventando una tradizione per la Tashkent creativa.
Un progetto che ha lo scopo di presentare le opere e sostenere le attività degli artisti contemporanei dell'Uzbekistan, stabilendo un dialogo tra culture e generazioni diverse.
Gli autori che presentano le loro opere in questa esposizione sono l'artista Sanjar Jabbarov, lo scultore Pavel Makarov e il creatore di installazioni Daniyar Sharafkhodjaev.
La mostra comprende sculture, oggetti d'arte e installazioni. Insieme rappresentano una grande metafora, che incarna tre diversi punti di vista sulla storia della seta e sul suo significato nel destino delle civiltà d'Oriente e d'Occidente.
La curatrice della mostra, Sharifa Sharafkhodjaeva, ha affidato agli artisti il compito di guardare in modo nuovo a questo tema eterno ma attuale, ispirandosi appunto alla biografia di Marco Polo e ripercorrendo le sue orme. L'idea del progetto è dell'artista Sanjar Jabbarov, che ha già avuto l'opportunità unica di lavorare alle illustrazioni del romanzo "L'impero della seta" dell'accademico Akbar Hakimov.
L'Uzbekistan, crocevia fondamentale nella Via della Seta, compare a più riprese tra le pagine de 'Il Milione' di Marco Polo: a Bukhara, "la piú grande e la piú nobile del paese", il viaggiatore rimase a lungo; a Samarcanda, descritta anch'essa come "nobile cittá", egli rimase affascinato dalla storia del miracolo nella chiesa di San Giovanni Battista.
Il progetto della mostra “Sulle tracce di Marco Polo” si trasformerà in un'esposizione permanente sul territorio dell'area verde dell'ambasciata italiana, a beneficio dei residenti e degli ospiti di Tashkent.
Fonte: Redazione
La realizzazione di eventi artistici nell'area verde del territorio dell'ambasciata sta diventando una tradizione per la Tashkent creativa.
Un progetto che ha lo scopo di presentare le opere e sostenere le attività degli artisti contemporanei dell'Uzbekistan, stabilendo un dialogo tra culture e generazioni diverse.
Gli autori che presentano le loro opere in questa esposizione sono l'artista Sanjar Jabbarov, lo scultore Pavel Makarov e il creatore di installazioni Daniyar Sharafkhodjaev.
La mostra comprende sculture, oggetti d'arte e installazioni. Insieme rappresentano una grande metafora, che incarna tre diversi punti di vista sulla storia della seta e sul suo significato nel destino delle civiltà d'Oriente e d'Occidente.
La curatrice della mostra, Sharifa Sharafkhodjaeva, ha affidato agli artisti il compito di guardare in modo nuovo a questo tema eterno ma attuale, ispirandosi appunto alla biografia di Marco Polo e ripercorrendo le sue orme. L'idea del progetto è dell'artista Sanjar Jabbarov, che ha già avuto l'opportunità unica di lavorare alle illustrazioni del romanzo "L'impero della seta" dell'accademico Akbar Hakimov.
L'Uzbekistan, crocevia fondamentale nella Via della Seta, compare a più riprese tra le pagine de 'Il Milione' di Marco Polo: a Bukhara, "la piú grande e la piú nobile del paese", il viaggiatore rimase a lungo; a Samarcanda, descritta anch'essa come "nobile cittá", egli rimase affascinato dalla storia del miracolo nella chiesa di San Giovanni Battista.
Il progetto della mostra “Sulle tracce di Marco Polo” si trasformerà in un'esposizione permanente sul territorio dell'area verde dell'ambasciata italiana, a beneficio dei residenti e degli ospiti di Tashkent.
Fonte: Redazione
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