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USA: Nancy Pelosi non sarà ambasciatore a Roma, meglio al Congresso

15-11-2022 19:47 - Ambasciate
La speaker del Congresso USA, Nancy Pelosi La speaker del Congresso USA, Nancy Pelosi
GD – Washington DC, 15 nov. 22 - La Speaker del Congresso USA, la dem Nancy Pelosi, non sarà il prossimo ambasciatore americano in Italia, incarico scoperto ormai da oltre un anno.
«La Speaker non è interessata a diventare ambasciatrice in Italia, vuole continuare a servire al Congresso, a prescindere dalla sua decisione sulla leadership democratica al Congresso», ha fatto sapere Drew Hammill, portavoce di Nancy Pelosi, confermando così quello che viene ripetuto da giorni a Capitol Hill, e che la stessa democratica ha lasciato capire in una recente intervista.
L'inaspettato successo dei democratici, che hanno frenato la vittoria a valanga dei repubblicani alla Camera, potrebbe stravolgere completamente lo scenario in cui si ipotizzava che Pelosi avrebbe lasciato, dopo due decenni, la leadership del partito, magari trasferendosi a Via Veneto come rappresentante dell'amministrazione Biden nella terra dei suoi antenati. Uno scenario che in questi mesi appariva confermato dal fatto che Joe Biden, da quasi due anni alla Casa Bianca, non ha ancora nominato l'ambasciatore in Italia, e che la Pelosi è stata l'ospite d'onore al ricevimento per il 4 luglio, l'estate scorsa a Villa Taverna.
Ma ora i risultati ottenuti alle elezioni di midterm - con i democratici che hanno mantenuto la maggioranza al Senato e che alla fine sembra che perderanno quella alla Camera solo per una manciata di seggi - rimette, secondo molti nel partito, l'82enne democratica nella posizione di mantenere l'incarico di leader.
Questo certo provocherebbe la reazione di chi tra i democratici da tempo chiede un ricambio generazionale dell'intera leadership dem, ma questi potrebbero avere difficoltà a bloccare una nuova candidatura di Pelosi, soprattutto se veramente i repubblicani riusciranno ad ottenere la maggioranza e per l'elezione a leader di minoranza basteranno la metà dei voti del caucus dem, con molti che già invocano «la continuità».
Da parte sua, Pelosi non ha lasciato ancora trapelare quali siano effettivamente le sue intenzioni, tranne appunto escludere la nomina diplomatica che segnerebbe la fine della politica attiva. «Le mie decisioni si baseranno sui desideri di mia figlia e del gruppo democratico», ha detto in un'intervista domenica scorsa, ribadendo che l'aggressione subita dal marito Paul, ferito alla testa 10 giorni prima del voto da un'estremista complottista che si era introdotto nella loro casa a San Francisco, avrà un impatto sulla sua decisione finale.
Una decisione dovrà arrivare comunque nei prossimi giorni, visto che la riunione per l'elezione del leader è fissata per il 30 novembre, ma forse bisognerà aspettare che si concluda lo spoglio infinito, o almeno che i repubblicani - che ora ne hanno 215 - finalmente raggiungano la soglia dei 219 seggi, che gli consentirà di avere la maggioranza.

Fonte: Redazione
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