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USA: amb. Zappia omaggia Gershkovich e Zunino a festa media in ambasciata

30-04-2023 17:03 - Ambasciate
Amb Mariangela Sappia Amb Mariangela Sappia
GD - Washington DC, 30 apr. 23 - Grande folla mondana all'ambasciata d'Italia a Washington DC per il "Media Bash", organizzato dalla rivista online "The Washington Diplomat" insieme alla International Women in Media Foundation (Iwmf) per onorare le donne nei media, in uno degli eventi collaterali alla tradizionale cena dei corrispondenti della Casa Bianca.
"Siamo qui per per celebrare il giornalismo, che è un pilastro fondamentale delle nostre società, esso svolge un ruolo essenziale per preservare e tutelare le nostre democrazie e la nostra libertà, chiedendo di render conto anche alla politica e alla diplomazia", ha detto l'amb. Mariangela Zappia. "La libertà di stampa è tutt'altro che scontata, quando non del tutto assente, in troppe regioni del mondo e troppo spesso i giornalisti sono in pericolo", ha proseguito, ricordando il reporter del "Wall Street Journal" Evan Gershkovich, "ingiustamente detenuto dalla Russia ormai da più di un mese" e unendosi "all'accorato appello per la sua rapida liberazione".
L'ambasciatore italiano ha voluto ricordare anche il giornalista de "La Repubblica" Corrado Zunino, "che si sta riprendendo dopo essere stato ferito in Ucraina, mentre il suo interprete locale ha purtroppo perso la vita".
L'amb. Zappia ha poi dato un "benvenuto speciale" ai giornalisti italiani presenti, ringraziandoli per la loro "incredibile dedizione e integrità, la professionalità e la capacità di coprire tutti gli eventi e le notizie di questa nazione enorme, bella, complessa e rilevante".
Infine un omaggio "al coraggio, all'audacia e all'acume" delle donne nei media, rappresentate da Elisa Lees Munoz, direttrice esecutiva della International Women's Media Foundation, e Solafa Magdy, "giornalista egiziana esemplare e difensore dei diritti umani che ha subito minacce, vessazioni e una lunga detenzione nel suo paese per il suo lavoro". Alla serata è intervenuto anche Victor Schiblie, fondatore, editore e direttore di "The Washington Diplomat".


Fonte: Redazione
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