05 Maggio 2024
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UK: ambasciata italiana celebra bicentenario del poeta George Byron

22-02-2024 16:38 - Ambasciate
GD - Londra, 22 feb. 24 - L'ambasciata d'Italia a Londra e l'Istituto Italiano di Cultura hanno celebrato il bicentenario della morte di George Byron, uno dei massimi poeti britannici di tutti i tempi, dando spazio alle sue opere e al suo amore per l’Italia, da lui elogiata per la sua “fatale bellezza” e in cui trascorse gli ultimi otto anni della sua vita, sino a conoscere e parlare l’italiano come fosse la sua lingua natia.
La celebrazione si è svolta nel corso di una serata nella sede diplomatica con ospiti internazionali, fra cui studiosi, attori, intellettuali e anche il celebre chitarrista Jimmy Page, fondatore dei "Led Zeppelin", all'insegna delle forti connessioni storiche fra il rappresentante del secondo Romanticismo e l'Italia.
"Lord Byron ha avuto un ruolo determinante nel creare un legame tra il mondo letterario italiano e quello britannico e nell'influenzare la percezione britannica dell'Italia", ha detto l'amb. Inigo Lambertini, "si è integrato nella società italiana e ha imparato la lingua fluentemente, oltre a tradurre Dante e aderire ai movimenti politici".
L'amb. Lambertini ha inoltre ringraziato Sir Ivor Roberts, presidente della Keats-Shelley Memorial Association, e la Keats-Shelley House di Roma per aver collaborato all'organizzazione dell'evento e permesso di esporre un busto del poeta morto nel 1824 realizzato da Lorenzo Bartolini.
Il direttore dell'Istituto Italiano di Cultura di Londra, Francesco Bongarrà, nel suo intervento ha parlato di un altro importante prestito fatto in occasione della serata, quello della prima edizione del "Childe Harold's Pilgrimage", "Il pellegrinaggio del giovane Aroldo", opera autobiografica del poeta, messa a disposizione dal Travelers Club.
"Byron è stato il più italiano degli autori inglesi, per formazione, per cultura ma soprattutto per amore verso il nostro Paese", ha sottolineato Bongarrà.
Parlando a margine dell'evento, Page ha ricordato di aver studiato il poeta prima a scuola ma di aver capito la sua potenza letteraria solo una volta diventato adulto.
La serata, organizzata in collaborazione con l’IIC di Londra e la Keats-Shelley Memorial Association (che si prefigge l’obiettivo di preservare e dare risalto all’eredità letteraria degli artisti Romantici inglesi fortemente legati all’Italia), ha visto coinvolti anche Simon Armitage, “Poet Laureate” britannico e traduttore di classici senza tempo quali l’Odissea; Scarlett Sabet, autrice di quattro raccolte di poesie, e Fabrizio Matteini, attore italiano con più di venticinque anni di esperienza. La loro lettura, in inglese ed italiano, di composizioni in onore dell’artista, ha contribuito a dare dimostrazione della doppia anima della serata, sottolineandone il respiro internazionale e i legami di affetto che storicamente hanno legato Lord Byron al nostro Paese.
Due elementi hanno inoltre impreziosito l’atmosfera. Lo straordinario busto in terra cruda rappresentante Lord Byron, prestato per l’occasione da Sir Ivor Roberts, ex-ambasciatore di Sua Maestà a Roma e presidente della Keats-Shelley Memorial Association. Il busto è stato affiancato da una rara prima edizione del celeberrimo “Childe Harold’s Pilgrimage”, opera autobiografica di Byron, pubblicata dalla casa editrice John Murray nel 1818, esposta grazie alla mediazione del Direttore dell’Istituto italiano di Cultura a Londra, Francesco Bongarrà, con il Travelers Club di Londra. La presenza di queste opere d’arte nella medesima sala ha contribuito ad attualizzare ulteriormente la figura di Lord Byron e ad accendere il vivo interesse dei presenti per la sua storia e le sue creazioni artistiche.


Fonte: Redazione
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