05 Maggio 2024
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Ucraina: grande errore compromettere l'affidabilità del Paese

31-03-2022 09:06 - Opinioni
GD – Roma, 31 mar. 22 - Il Governo oggi potrebbe porre la questione di fiducia sul decreto Ucraina che prevede un aumento delle spese militari al 2% del PIL. Occorre ricordare che in questo settore l'Italia si colloca agli ultimi posti al mondo e quasi tutti i Paesi che fanno parte della NATO sono abbondantemente sopra il 2%.
Gli italiani sanno bene che la collocazione del Paese è indiscutibilmente nella Unione Europea e nell'area atlantica, al di là delle varie discussioni e di opinioni diverse che in questo momento si stanno manifestando sulla guerra in Ucraina, quasi alle porte di casa.
Da sempre la politica estera è stata determinante per la nascita di qualsiasi Governo ed in particolare nel periodo della guerra fredda quando in Italia c'era il più grande Partito Comunista dei Paesi occidentali il cui leader, l'indimenticabile Enrico Berlinguer, dichiarava di sentirsi più a suo agio sotto l'ombrello protettivo della NATO.
Che un politico italiano, che guida il movimento politico oggi maggiormente rappresentativo e che conta come seconda importante figura il ministro degli Esteri, metta in discussione la scelta del Governo ha veramente un sapore sgradevole ed è inconciliabile con la storia del nostro Paese.
Sulle scelte di politica estera non si gioca il destino di un Governo, né si decidono gli esiti della guerra in Ucraina, ma la stessa dignità del Paese che ha assunto i vari impegni internazionali.
Il Parlamento già nei giorni scorsi aveva dimostrato la propria compattezza sul sostegno all'Ucraina e le polemiche ingiustificate di questi giorni, sicuramente legate ai problemi interni al Movimento 5Stelle, rischiano di creare una spaccatura nella maggioranza di Governo e, quindi, nel Paese.
Sull'eventuale voto di fiducia odierno al decreto c'è un'occasione irripetibile per il nostro Paese perché il Parlamento potrebbe votare all'unanimità su un provvedimento sul quale c'è anche la posizione favorevole dell'opposizione.
Sarebbe una grande manifestazione di solidità politica e affidabilità internazionale che sta per essere compromessa da un voto di fiducia richiesto soltanto per frenare le bizze egoistiche di un capo politico.

Franco Torchia
Editorialista e analista di geopolitica


Fonte: Franco Torchia
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