Ucraina: Fassino, "da Russia aggressione ingiustificabile"
23-02-2022 19:01 - Parlamento
Piero Fassino
GD - Roma, 23 feb. 22 - “L’aggressione della Russia alla integrità e alla sovranità dell’Ucraina è ingiustificabile e la nostra condanna è netta, senza se e senza ma. La strada per garantire sicurezza non è il ricorso alle armi, né vecchie forme di sovranità limitata”: lo ha dichiarato l'on. Piero Fassino, presidente della Commissione Esteri della Camera dei Deputati, durante il suo intervento in aula dopo l’informativa del ministro degli Esteri Luigi Di Maio.
“Mettiamo in campo una Helsinki 2, un nuovo patto che ridefinisca regole e strumenti per una architettura di sicurezza in cui tutti si riconoscano e ognuno sia garantito nella sua sovranità e sicurezza”, ha detto ancora Fassino aggiungendo che “non ci si rassegni alla ineluttabilità della guerra e si persegua ancora la strada di una soluzione politica, anche se per dialogare bisogna essere in due e la risposta di qualche ora fa del ministero degli esteri russo alla nostra richiesta di misure di de-escalation come condizione per riaprire il dialogo è preoccupante e deludente”.
“Non per questo", ha ricordato ancora il presidente della Commissione Esteri della Camera, "rinunceremo a percorrere ogni spazio per una interlocuzione con la Russia nel solco della tradizione del nostro Paese che, saldamente radicato nei valori dell’Alleanza Atlantica e all’Unione Europea, ha sempre ricercato occasioni di colloquio con Mosca: fermezza e dialogo non sono scelte alternative”.
Fassino ha concluso affermando che “una scelta che non contraddice la decisione di adottare sanzioni perché di fronte all’aggressione russa un atteggiamento di fermezza non solo è moralmente e politicamente necessario, ma anche funzionale alla riapertura di un percorso negoziale. Naturalmente è doveroso non ignorare le preoccupazioni per l’impatto sulla nostra economia e sulla vita delle famiglie e sull’attività delle imprese: per questo occorre prendere velocemente tutte le misure necessarie per diminuire la dipendenza energetica dalla Russia, diversificando con determinazione e in tempi rapidi le fonti di approvvigionamento”.
Fonte: Redazione
“Mettiamo in campo una Helsinki 2, un nuovo patto che ridefinisca regole e strumenti per una architettura di sicurezza in cui tutti si riconoscano e ognuno sia garantito nella sua sovranità e sicurezza”, ha detto ancora Fassino aggiungendo che “non ci si rassegni alla ineluttabilità della guerra e si persegua ancora la strada di una soluzione politica, anche se per dialogare bisogna essere in due e la risposta di qualche ora fa del ministero degli esteri russo alla nostra richiesta di misure di de-escalation come condizione per riaprire il dialogo è preoccupante e deludente”.
“Non per questo", ha ricordato ancora il presidente della Commissione Esteri della Camera, "rinunceremo a percorrere ogni spazio per una interlocuzione con la Russia nel solco della tradizione del nostro Paese che, saldamente radicato nei valori dell’Alleanza Atlantica e all’Unione Europea, ha sempre ricercato occasioni di colloquio con Mosca: fermezza e dialogo non sono scelte alternative”.
Fassino ha concluso affermando che “una scelta che non contraddice la decisione di adottare sanzioni perché di fronte all’aggressione russa un atteggiamento di fermezza non solo è moralmente e politicamente necessario, ma anche funzionale alla riapertura di un percorso negoziale. Naturalmente è doveroso non ignorare le preoccupazioni per l’impatto sulla nostra economia e sulla vita delle famiglie e sull’attività delle imprese: per questo occorre prendere velocemente tutte le misure necessarie per diminuire la dipendenza energetica dalla Russia, diversificando con determinazione e in tempi rapidi le fonti di approvvigionamento”.
Fonte: Redazione
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