05 Maggio 2024
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Ucraina: è fuga di documenti o furbesco specchietto per allodole?

09-04-2023 18:03 - Opinioni
GD - Roma, 9 apr. 23 - Sono comparsi on line diversi documenti classificati come documenti segreti del Pentagono che riportano notizie sulla guerra in Ucraina, sulle armi fornite dagli Stati Uniti e dai Paesi NATO alle forze ucraine per contrastare il tentativo di invasione della Russia.
I documenti hanno suscitato stupore ed hanno fatto immediatamente attivare i servizi di intelligence USA per cercare di capire come questo possa essere successo.
I documenti pubblicati on line su diversi social media descrivono anche le posizioni delle postazioni ucraine esponendo a rischio le difese militari nel teatro di guerra.
Eppure da analisi più attente di questi documenti emerge inequivocabilmente che alcune notizie riportate sono palesemente errate e in contrasto con le informazioni possedute dal Pentagono.
Potrebbe quindi trattarsi di un caso di diffusione di notizie false, esagerate e tendenziose, costruite ad arte per rassicurare il popolo russo sull’andamento della guerra in Ucraina.
Il dubbio nasce perché una delle notizie riportate è relativa al numero di caduti delle due parti in conflitto. La sezione intitolata "Perdite totali accertate", contenuta in uno dei documenti pubblicati on line, elenca 16.000-17.500 vittime russe e fino a 71.000 vittime ucraine.
Lo scorso anno, il gen. Mark Milley, presidente del Joint Chiefs of Staff, aveva dichiarato pubblicamente durante una conferenza tenutasi nel mese di novembre, che la Russia ha perso "ben oltre" 100.000 soldati, e “anche l'Ucraina ne ha persi un numero simile”.
Le stime del gen. Milley hanno continuato a crescere negli ultimi mesi; e anche se le stime fornite dai funzionari americani non costituiscono una stima numerica precisa dei caduti in battaglia, rappresentano certamente una valutazione tecnica basata sulle analisi effettuate sul teatro di guerra dove è possibile, ad esempio, contare il numero di mezzi corazzati distrutti in battaglia e il numero di vittime che sono perite per ogni mezzo militare distrutto dall’artiglieria ucraina.
Questa assurda guerra ha fatto tanti, troppi morti da entrambe le parti del conflitto ed è tempo di porre fine a questa immane tragedia. Purtroppo, tutti gli analisti qualificati concordano su un punto: la guerra si fermerà solo quando Putin sarà neutralizzato dalla sua stessa gente oppure ucciso in un complotto di palazzo.
La via di non ritorno intrapresa da Putin non lascia spazio per alcuna trattativa di pace con l’Ucraina, anche grazie al supporto di sei delle maggiori potenze economiche mondiali, e alla determinazione del fiero popolo ucraino che ha deciso di combattere fino alla fine per la propria patria. Per queste ragioni l’Ucraina può sostenere più agevolmente della Russia un prolungamento delle ostilità.
Mentre in Russia il regime è costretto a chiudere i confini come ai vecchi tempi della Cortina di Ferro, non per impedire l’ingresso dei nemici del regime, ma per non consentire ai russi appartenenti alle classi agiate di fuggire a gambe levate dal Paese.
Ecco perché un po di propaganda favorevole, come la fuga di presunti documenti riservati del Pentagono, può essere utile a tentare di rinvigorire un clima di fiducia ormai scomparso dalle classi sociali russe più agiate.

Ciro Maddaloni
Esperto di eGovernment internazionale



Fonte: Ciro Maddaloni
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