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Ucraina: dichiarazione congiunta presidenti Commissioni Esteri Camere di Italia, Francia, Germania e Spagna

18-05-2022 17:12 - Parlamento
GD - Roma, 18 mag. 22 - Dichiarazione congiunta dei presidenti delle Commissioni Esteri delle Camere di Italia, Francia, Germania e Spagna sull'Ucraina per chiedere la fine delle ostilità.
“È urgente un cessate il fuoco. Chiediamo alle autorità della Federazione russa di sospendere le ostilità e di impegnarsi finalmente in un negoziato per mettere fine a una guerra dannosa per entrambe le parti, di concludere un accordo la cui premessa deve essere il rispetto della sovranità dell’Ucraina, dell’integrità del suo territorio e della sua salvaguardia come Stato libero e indipendente”, è quanto si legge nella dichiarazione congiunta firmata dai presidenti delle Commissioni Esteri delle Camere di Italia, Piero Fassino; di Francia, Jean-Louis Bourlanges; di Germania, Pau-Marì Klose; Spagna, Micheal Roth.
Nel condannare senza riserve le distruzioni e i massacri in corso in Ucraina nel documento i quattro presidenti sottolineano “il dovere di rafforzare la capacità di resistere degli ucraini all’aggressione continua delle forze russe”.
Circa il processo di integrazione europea, i presidenti sottolineano come sia necessario “spianare la strada affinché Ucraina, Moldavia e Georgia entrino a far parte della famiglia europea. In questo spirito – come si legge ancora nella dichiarazione - accogliamo con favore la proposta del Presidente Macron di stabilire una nuova “Comunità Politica Europea” che potrebbe servire – proseguono i quattro Presidenti - da quadro integrato di cooperazione tra l’Unione europea e i futuri Stati membri la cui adesione richiede tempo. L’adesione piena e completa resta in ogni caso l’obiettivo finale”.
“Parallelamente", concludono i presidente Fassino, Bourlanges, Klose e Roth, "i 27 Stati membri devono progredire verso la costituzione di un’Unione europea istituzionalmente rafforzata e diversificata nelle sue competenze. Insistiamo anche sull’impegno assunto nei confronti dei Paesi dei Balcani occidentali in occasione del Vertice di Salonicco del 2003 e sosteniamo quindi l’apertura ufficiale dei negoziati di adesione con la Macedonia del Nord e l’Albania”.

Fonte: Redazione
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