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Ucraina: ambasciatore Moldova, ospitiamo oltre 92 mila profughi, metà sono minori

02-04-2022 10:58 - Ambasciate
Amb. Anatolie Urecheanu Amb. Anatolie Urecheanu
GD - Roma 2 apr. 22 - (LaPresse) – “Nel contesto della guerra in Ucraina, il nostro Paese non è rimasto indifferente e si è fermamente impegnato ad aiutare tutti i profughi. Dall’inizio del conflitto, la Repubblica di Moldova ha fornito supporto a più di 350 mila rifugiati. Attualmente nel nostro Paese sono presenti più di 92.000 cittadini ucraini, la metà di loro, circa 47 mila, sono minorenni”. Lo ha detto a LaPresse l’Ambasciatore della Repubblica di Moldova in Italia Anatolie Urecheanu.
“Dei 90.000 profughi, meno del 10% sono nei centri appositamente organizzati per i rifugiati e il 90% sono ospitati dalle famiglie oppure alloggiano per conto proprio”, ha spiegato il diplomatico sottolineando che “è stata realizzata la più grande operazione umanitaria nella storia del Paese con 107 centri di accoglienza aperti con una capacità di 9.000 residenti. Ma ovviamente il grande flusso di rifugiati che arriva continuamente è una grande sfida per noi. Abbiamo ancora bisogno di strumenti finanziari flessibili per affrontare la situazione e, in particolare, di un’assistenza coordinata per il reinsediamento delle persone in altri paesi dell’UE”, ha aggiunto l'amb. Urecheanu, che ha poi ringraziato i partner europei, incluso il Governo italiano “per la pronta risposta e per il supporto fornito per la gestione del flusso di rifugiati”.
“Abbiamo instaurato un ampio dialogo con gli Stati europei sul reinsediamento coordinato dei rifugiati nei loro territori”, ha aggiunto l’ambasciatore di Chișinău.
Il diplomatico ha quindi aggiunto: "speriamo che la Conferenza internazionale dei donatori per aiutare la Repubblica di Moldova, che si terrà il 5 aprile a Berlino abbia come risultato un pacchetto sostanziale di aiuti”. Ed ha ricordato che "il Governo di Chișinău è pienamente impegnato in un processo di riforme che hanno la finalità di sostenere il percorso di integrazione europea del paese, sostenuto dalla stragrande maggioranza dei cittadini. Ovviamente per realizzare le riforme abbiamo bisogno di sostegno, anche finanziario, dall’UE, dagli Stati membri ma anche da parte di altri partner di sviluppo”, ha spiegato ancora l’ambasciatore, sottolineando che la Conferenza “si concentrerà sulla valutazione della situazione finanziaria della Repubblica di Moldova e sull’assistenza necessaria nel contesto della crisi dei rifugiati dall’Ucraina”.
“Romania, Germania e Francia hanno annunciato precedentemente il lancio di una Piattaforma di supporto per la Repubblica di Moldova, il 'Moldova Support Platform', e hanno fatto appello a donazioni da parte degli stati membri dell’Ue, del G7, delle istituzioni finanziarie internazionali e degli altri stati ed organizzazioni”, ha ricordato ancora l'amb. Urecheanu spiegando che “il supporto economico sarà indirizzato verso cinque ambiti identificati dagli organizzatori in cui la Repubblica di Moldova ha bisogno di aiuto, quali: energia, rifugiati, lotta alla corruzione, gestione delle frontiere, economia”.
“Il Governo della Repubblica di Moldova, con il sostegno dei partner di sviluppo, compie sforzi notevoli per aumentare la resilienza nel settore energetico, ponendo l’accento sulla diversificazione delle fonti energetiche e sull’aumento dell’efficienza energetica”, ha proseguito nella sua conversazione con LaPresse l’ambasciatore della Moldova, ricordando che “è stato messo in funzione il gasdotto Iasi-Ungheni-Chișinău” e che, allo stesso tempo, “per l’interconnessione del sistema energetico della Repubblica di Moldova con quello dell’UE è già iniziata la costruzione dell’elettrodotto Vulcanesti-Iasccea”.
“L’aggressione immotivata della Russia sull’Ucraina ha colpito la situazione socio-economica e umanitaria della Repubblica di Moldova e ha ripercussioni su tutto il settore energetico nella regione ed in Europa. Tale fenomeno”, ha spiegato l’ambasciatore, “si fa sentire anche dal sostanziale aumento dei prezzi dei carburanti, sia a livello regionale che globale. In questo contesto instabile, che colpisce l’intero continente, uno dei nostri obiettivi principali in termini di politica estera è intensificare le discussioni con i partner europei per garantire la sicurezza energetica del nostro paese”.
“In questo momento”, ha sottolineato l'amb. Urecheanu, “se parliamo di gas naturale, le fonti di energia della Repubblica di Moldova sono acquistate soltanto dalla Federazione Russa mentre per quanto riguarda l’elettricità, la maggior parte del fabbisogno del Paese è acquistata dalla riva sinistra del Dnestr, dalla Transnistria”.


Fonte: LaPresse
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