05 Maggio 2024
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Ucraina: ambasciata russa deride Italia per carro “Lince”, ma è fake news

30-11-2022 10:33 - Ambasciate
GD - Roma, 30 nov. 22 - L’ambasciata russa in Italia torna ad entrare in modo falloso nel dibattito pubblico italiano. Nel giorno in cui in Parlamento si discute sulla proroga dell’invio di armi all’Ucraina, la rappresentanza diplomatica di Mosca ha pubblicato sui propri canali social la foto di un blindato distrutto, sostenendo che si tratta di un carro "Lince" inviato da Roma a Kiev.
L’ambasciata russa a Roma ha infatti postato la foto di quello che apparentemente sembra essere un carro “Lince” italiano fuori uso tra le macerie in Ucraina, commentando provocatoriamente e con mala ironia: “Made in Italy. L’auto blindata Lince Mlv consegnata all’esercito ucraino vicino ad Artiomovsk (Bakhmut). Tutti i contribuenti italiani sono felici di tale destinazione dei loro soldi?”.
Ma è una evidente fake news. Forse gli addetti dell’ambasciata russa in Italia, come i loro colleghi, sono abituati a “passare” notizie prive di verità ma finalizzate solo a sostenere in modo miope la causa russa. Infatti, quello raffigurato non è un carro “Lince”, ma un mezzo diverso, sempre prodotto in Italia, che non è stato pagato dai contribuenti italiani.
La stessa ambasciata russa nel tweet cita una fonte, un canale Telegram che aveva condiviso per primo la foto, che di fatto smentisce quanto sostiene. Telegram aveva postato la foto del mezzo il 28 novembre, un giorno prima, scrivendo che si tratta di un “TEKNE MLS Shield”, non un “IVECO Lince MLV”. Basta andare sui siti dei due produttori per notare le differenze tra i due modelli.
Quello tirato in ballo dall’ambasciata russa in Italia, insomma, non è un “Lince”, ma un mezzo diverso, che non è stato inviato dall’Italia. Sempre nello stesso canale Telegram citato furbescamente dall’ambasciata russa, in un post dell’8 luglio, si parla dell’acquisto dei blindati TEKNE in Italia. Undici di questi veicoli corazzati, prodotti dall’azienda TEKNE di Ortona, in provincia di Chieti, sono stati acquistati l’estate scorsa dall’ex presidente ucraino Petro Poroshenko e sono stati pagati in parte con fondi propri e in parte con una raccolta fondi popolare, e poi donati alle forze di Kiev per sostenere la guerra contro la Russia. Ma i mezzi non sono stati pagati dai contribuenti italiani.
Inoltre un sito di esperti di difesa, Ukraine Weapons Tracker, scrive che il veicolo mostrato nella foto “ha subito lievi danni, ha protetto l’equipaggio ed è stato successivamente recuperato”. E non basta: anche la Russia è dotata di decine di veicoli Lince, acquistati dall’Italia negli anni passati.
A Mosca evidentemente la verità è merce banale che può essere manipolata a piacimento, dimenticando però che "le bugie hanno le gambe corte"!.


Fonte: Redazione
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