05 Maggio 2024
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Ucraina: ambasciata d’Italia torna a Kiev e lunedì riapre

15-04-2022 21:12 - Ambasciate
GD - Roma, 15 apr. 22 - L'ambasciata d'Italia in Ucraina ritorna nella sua sede tradizionale a Kiev, dopo una parentesi di sicurezza a Leopoldi. E da lunedì riaprirà l'attività nella capitale Ucraina.
«A nome del Governo apprezziamo tantissimo il vostro coraggio, la vostra professionalità e dedizione», ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio collegato dalla Farnesina con l'ambasciatore in Ucraina, Pier Francesco Zazo, da poco arrivato a Kiev per riaprire l'ambasciata.
Di Maio ha sottolineato: «La vostra presenza lì dimostra che come Italia non perdiamo tempo, che abbiamo tutta l'intenzione di continuare la nostra azione diplomatica per cercare di arrivare ad un cessate il fuoco, ad un accordo di pace». Il ministro ha poi ribadito come «il lavoro svolto in questi 50 giorni sia stato incredibile, siamo partiti da duemila italiani» che si trovavano in Ucraina e «grazie al lavoro con l'Unità di crisi siamo a 139, siamo tutti orgogliosi del lavoro fatto».
Il ministro Di Maio ha infine mandato «un messaggio di incoraggiamento e gratitudine» all'ambasciatore Zazo, che già nei prossimi giorni ha in programma incontri con le autorità ucraine e «una visita nelle aree che erano occupate dai russi».
L'ambasciata italiana a Kiev «lunedì sarà pienamente operativa», ha aggiunto Di Maio. «Ricordo che siamo stati tra gli ultimi a lasciare Kiev come corpo diplomatico e siamo tra i primi a tornarci. Zazo è già di nuovo operativo e dalla prossima settimana sarà con le istituzioni ucraine per lavorare per la diplomazia e per arrivare almeno a un cessate il fuoco».
L'amb. Zazo, ha ricordato il ministro, è rimasto «sempre a Leopoli, ha fatto un viaggio di 10 ore» per andare a Kiev, «l'ho sentito mezz'ora fa».
«La riapertura della nostra ambasciata a Kiev rappresenta per noi un momento emozionante e di speranza ad oltre cinquanta giorni di distanza dall'inizio del conflitto. Come evidenziato dal ministro Di Maio, la riapertura della nostra sede è un gesto simbolico ma che le autorità di Kiev apprezzano molto. Oggi ci sentiamo ancora più vicini al Governo e al popolo ucraino e continueremo ad assistere al meglio i nostri connazionali», ha sottolineato l'amb. Pier Francesco Zazo.
Ieri in un videocollegamento dall'Unità di crisi, il titolare della Farnesina aveva ringraziato l'amb. Zazo e il suo staff «per il coraggio e la dedizione», anche nel lavoro svolto a Leopoli in queste settimane: «C'erano 2000 italiani da evacuare, ne sono rimasti 139». Il ritorno a Kiev «è il simbolo dell'Italia che crede nel dialogo», ha insistito il ministro, spiegando che riaprire l'ambasciata significa «essere vicini alle autorità ucraine ma anche perseguire la strada della giustizia per i tanti civili uccisi».
Nei prossimi giorni l'amb. Zazo sarà in visita proprio in quelle aree attorno alla capitale dove la ritirata dei russi ha fatto emergere violenze, morte e orrori di ogni genere. «Le atrocità sono sotto gli occhi di tutti. Ci sono civili e bambini uccisi, uno scenario apocalittico. Ma al momento l'Italia non ha gli elementi per verificare se in Ucraina stia avvenendo un genocidio», ha detto Di Maio.


Fonte: Redazione
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