05 Maggio 2024
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Ucraina: amb. Zazo, «qui ancora 400 italiani, alcuni sono intrappolati»

14-03-2022 17:38 - Ambasciate
Amb. Pier Francesco Zazo Amb. Pier Francesco Zazo
GD - Leopoli, 14 mar. 22 - L'ambasciatore italiano in Ucraina, Pier Francesco Zazo, intervenendo da Leopoli alla trasmissione Rai3 "Che tempo che fa", ha detto che «qui ci sono ancora 400 italiani, alcuni sono intrappolati».
Ed ha aggiunto che «il momento è molto pericoloso: non credo ci sarà la guerra nucleare ma che l'Ucraina sia teatro di una guerra, sì».
Il diplomatico italiano ha messo in guardia sulla sorte dei 400 connazionali rimasti nel Paese: «Molti degli italiani rimasti vogliono rimanere in Ucraina, perché la loro vita l'hanno fatta qui, hanno moglie e figli. Ma ci sono anche alcune persone che sono rimaste intrappolate e hanno difficoltà a lasciare il Paese. Per noi questo è un grande problema. Stiamo cercando di fare il nostro meglio». Ma ha anche rilevato che «nell’ambasciata italiana a Kiev avevamo ospitato quasi 100 persone, tra cui 16 neonati e altri 7 bambini».
Intervistato da Fabio Fazio, l’ambasciatore Zazo ha anche avvertito sul rischio di «guerriglia» oggi presente in Ucraina, che si trasformi in «guerra partigiana», mettendo in chiaro che «Putin non può accettare l'umiliazione di una sconfitta militare. E ha detto e ribadito che per lui l'Ucraina non esiste. L'orgoglio russo si basa soprattutto sulla potenza militare: non credo ad un rischio di una guerra mondiale, anche perché la NATO non la vuole».
Proseguendo sul versante profughi, il diplomatico italiano ha detto che «ormai la situazione sta diventando drammatica, ci sono 2,5 milioni di rifugiati all'estero. Abbiamo tra i 2 e 3 milioni di sfollati interni», ricordando anche che «oggi c'è un grande sostegno popolare a favore di Zelensky. Sono fermamente determinati a resistere: è una lotta per la libertà».
Il rappresentante diplomatico del Governo italiano ha inoltre ricordato, poi, che «fra i Paesi del G7, solo Italia e Francia hanno ancora una rappresentanza in Ucraina, mentre gli altri si sono trasferiti in Polonia».
L'amb. Zazo ha sottolineato che «l'Italia è stata l'ultimo dei grandi Paesi occidentali a lasciare Kiev ed evacuare molti bambini profughi in extremis» ed ha assicurato che «i bombardamenti a Leopoli non sono ancora arrivati, dove la vita procede ancora abbastanza tranquilla, anche se si avverte forte la tensione».
Il diplomatico ha sostenuto che «la scelta italiana di restare ancora in Ucraina è molto importante, non solo come supporto psicologico ma anche perché molto apprezzata dalle autorità ucraine come gesto di solidarietà concreta».
In seguito, si è appreso che ci sono 34 italiani bloccati in Ucraina nelle città assediate dalle forze russe, tra cui Mariupol. Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio in un'intervista a "Non è l'arena". «Duecento li abbiamo già salvati, per i 34 che sono ancora intrappolati lavoriamo ogni giorno per portarli fuori. Se l'evacuazione non può avvenire in sicurezza preferiamo dire loro di aspettare».


Fonte: Redazione
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