Ucraina: amb. Zazo, «Putin illuso che ucraini russofoni fossero ancora russofili»
08-05-2022 19:59 - Ambasciate
Amb. Pier Francesco Zazo
GD - Kyiv, 8 mag. 22 - «Putin si era illuso che la maggior parte degli ucraini russofoni fosse ancora russofila. In venti anni ci sono stati tanti elementi che gli hanno portato l'Ucraina nel cuore. Ora è montato un astio nei confronti dei russi». A dirlo è l'ambasciatore italiano a Kyiv, Pier Francesco Zazo, intervenendo a “Mezz'ora in più” su Rai3.
«Gli ucraini spesso l'hanno detto, e credo sia giusto, che la guerra in Donbass nel 2014 ha rappresentato un fatto traumatico», ha spiegato. «Mi dicono spesso: sì la Russia avrà vinto a livello militare, ha acquisito il 7% del territorio dell'Ucraina, ma ha perso definitivamente il cuore degli ucraini. Mentre vent'anni fa nelle regioni orientali si parlava solo russo, oggi i giovani parlano anche l'ucraino. Lo stesso Zelensky, che è un russofono, ha imparato. Ci sono state leggi per la promozione della lingua ucraina molto critiche per i russi».
Non solo. «È nata una chiesa ortodossa autocefala ucraina che si è staccata dal patriarcato di Mosca, sono tanti gli elementi che hanno staccato con il passato, tuttavia i legami sono ancora forti: un quarto degli ucraini ha parenti in Russia», ha proseguito l’amb. Zazo sottolineando «la follia di questa guerra».
Inoltre, secondo il diplomatico italiano a Kyiv, «bisogna vedere quale sarà l'evolversi del conflitto nelle prossime settimane. Gli ucraini credo possano accettare lo status di Paese neutrale, sono pronti a rinunciare in via definitiva ad entrare nella NATO, sono pronti a rinunciare allo status di Paese nucleare, sono anche pronti a discutere su forme di smilitarizzazione», diversamente invece per quanto riguarda la questione «della rinuncia di territori».
L’amb. Zazo ha aggiunto che «in tale contesto per l'Ucraina è fondamentale l'importanza che venga riconosciuta la sua aspirazione di diventare un giorno membro dell'Unione Europea».
Infine, alla domanda se il popolo ucraino pensa di poter vincere la guerra? l’amb. Zazo ha risposto che «gli ucraini sono fiduciosi di resistere, non di vincere. E il fatto che i russi si siano ritirati da Kiev per loro ha rappresentato una grande vittoria».
Fonte: Redazione
«Gli ucraini spesso l'hanno detto, e credo sia giusto, che la guerra in Donbass nel 2014 ha rappresentato un fatto traumatico», ha spiegato. «Mi dicono spesso: sì la Russia avrà vinto a livello militare, ha acquisito il 7% del territorio dell'Ucraina, ma ha perso definitivamente il cuore degli ucraini. Mentre vent'anni fa nelle regioni orientali si parlava solo russo, oggi i giovani parlano anche l'ucraino. Lo stesso Zelensky, che è un russofono, ha imparato. Ci sono state leggi per la promozione della lingua ucraina molto critiche per i russi».
Non solo. «È nata una chiesa ortodossa autocefala ucraina che si è staccata dal patriarcato di Mosca, sono tanti gli elementi che hanno staccato con il passato, tuttavia i legami sono ancora forti: un quarto degli ucraini ha parenti in Russia», ha proseguito l’amb. Zazo sottolineando «la follia di questa guerra».
Inoltre, secondo il diplomatico italiano a Kyiv, «bisogna vedere quale sarà l'evolversi del conflitto nelle prossime settimane. Gli ucraini credo possano accettare lo status di Paese neutrale, sono pronti a rinunciare in via definitiva ad entrare nella NATO, sono pronti a rinunciare allo status di Paese nucleare, sono anche pronti a discutere su forme di smilitarizzazione», diversamente invece per quanto riguarda la questione «della rinuncia di territori».
L’amb. Zazo ha aggiunto che «in tale contesto per l'Ucraina è fondamentale l'importanza che venga riconosciuta la sua aspirazione di diventare un giorno membro dell'Unione Europea».
Infine, alla domanda se il popolo ucraino pensa di poter vincere la guerra? l’amb. Zazo ha risposto che «gli ucraini sono fiduciosi di resistere, non di vincere. E il fatto che i russi si siano ritirati da Kiev per loro ha rappresentato una grande vittoria».
Fonte: Redazione
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