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Ucraina: amb. Razov, «Non tutti in Italia d’accordo invio armi a Kyiv»

18-06-2022 15:10 - Ambasciate
Amb. Sergey Razov Amb. Sergey Razov
GD - Roma, 18 giu. 22 - «La logica secondo cui la massiccia fornitura di armi all'Ucraina sarebbe un mezzo per arrivare alla pace mi sembra quantomeno bizzarra. In sostanza si tratta di alimentare all'infinito la situazione di conflitto e di moltiplicare vittime e distruzioni. Questa logica, a quanto mi risulta, è lungi dall'essere condivisa da tutti, anche in Italia». Lo ha detto l'ambasciatore russo in Italia, Sergej Razov, in un'intervista a “Scenari Internazionali”.
«Il fatto è che le armi italiane saranno utilizzate per uccidere militari russi. Questo introduce nelle nostre relazioni bilaterali un altro elemento negativo che non possiamo ignorare», ha aggiunto il diplomatico di Mosca.
«Inoltre non è possibile fare completa chiarezza su chi abbia effettivamente in mano queste armi. In effetti, oltre alle forze armate regolari, alle operazioni di combattimento in Ucraina partecipano formazioni nazionaliste e territoriali, che non sono sotto il controllo di Kyiv o non lo sono completamente. Dove finiranno queste armi e in quali regioni al di fuori dell'Ucraina saranno utilizzate in futuro sono domande a cui non c'è risposta», ha detto ancora l'amb. Razov.
Spiace molto notare che il diplomatico russo dimentica scientemente e con scarso senso della realtà che il 24 febbraio scorso è stato il suo Paese a invadere inaspettatamente e mettere a ferro e fuoco l'Ucraina, colpendo soprattutto civili inermi, ta cui anziani e bambini, causando diverse decine di migliaia di morti e distruggendo case, scuole, ospedali e molto altro, fuori di ogni logica bellica.

Fonte: Redazione
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