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Ucraina: amb. Melnyk, "Settimana triste, ringrazio Draghi e Governo"

23-07-2022 13:17 - Ambasciate
Amb. Yaroslav Melnyk Amb. Yaroslav Melnyk
GD - Courmayeur, 23 lug. 22 - «Questa settimana per l'Italia è stata particolare, sicuramente storica, ma purtroppo triste, dal mio punto di vista. Colgo questa occasione per ringraziare il presidente del Consiglio, Mario Draghi, e il suo Governo per il sostegno senza precedenti all'Ucraina»: a parlare è l'amb. Yaroslav Melnyk, diplomatico dell'Ucraina in Italia, intervenendo al Forum a Courmayeur.
Dopo il rammarico, l'ambasciatore di Kyiv ha poi sottolineato che «questi sono tempi d'oro per le relazioni bilaterali tra Ucraina e Italia. Ma resta molto da fare su questa strada, molto da fare con i partner esteri. Mi auguro che l'Italia sia uno dei partner per la ricostruzione dell'Ucraina. Sono 2.102 le scuole, le università e gli asili distrutti, 800 le strutture mediche devastate. In quale altra guerra è stato distrutto tanto in così poco tempo? Questa è una tattica della Russia. Per questo la ricostruzione non è un progetto locale, ma deve coinvolgere la comunità internazionale in modo da diventare un grandissimo contributo al mantenimento della pace globale», ha aggiunto l'amb. Melnyk.
Nel corso dell'evento a Courmayeur, aperto dagli inni nazionali ucraino e italiano, il diplomatico di Kyiv ha tra l'altro ricordato ai molti presenti che «domani saranno passati 5 mesi dall'inizio della guerra della Russia contro l'Ucraina, il 24 febbraio scorso, ma questo conflitto è in corso già dal 2014 con l'annessione della Crimea e la prima guerra nel Donbass».
Poi ha sottolineato che «ad oggi sono 280 mila i bambini ucraini deportati in Russia dall'inizio dei combattimenti. Una realtà che mi addolora molto non solo in quanto rappresentante diplomatico, ma anche come padre di due bambini. Quindi è ancora più doloroso per me fare i conti con quello che sta succedendo. Proviamo a immaginarci Torino, grande città del nord Italia che conosco bene, dove vivono oggi più di 100 mila bambini, completamente svuotata di tutta la popolazione infantile. Che cosa ne sarebbe di Torino?».
«Aspettando che questa guerra abbia fine, dobbiamo già pensare alla ricostruzione. L'Italia può fare molto anche per questo. Come ha fatto finora su altri fronti. Chiedo a tutti di pensare alla ricostruzione in Ucraina, è sarà un contributo fondamentale alla pace globale. E a continuare l'impegno per rafforzare le sanzioni contro lo stato russo e l'aiuto nella fornitura di armamenti. C'è in gioco la difesa degli stati democratici», ha concluso l'ambasciatore.


Fonte: Redazione
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