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Ucraina: a confronto amb. Minuto Rizzo e gen. Camporini a Circolo Esteri

14-06-2022 14:15 - Ambasciate
GD - Roma, 14 giu. 22 - Analisi politico-militare al più alto livello delle conseguenze dell'aggressione russa all'Ucraina, al Circolo degli Esteri per iniziativa dell'Associazione Nazionale diplomatici a riposo (Assdiplar).
L'amb. Alessandro Minuto Rizzo, già segretario generale della NATO ed attuale presidente della NATO Defence College Foundation, e il gen. Vincenzo Camporini, già capo di stato maggiore dell'Aeronautica Militare e della Difesa, hanno ricostruito l'evoluzione del rapporto NATO-Russia dal 1991 ad oggi. E su questa base si è poi svolto un ampio dibattito con i diplomatici presenti, molti dei quali nel corso della loro carriera hanno prestato servizio o lavorato sul tema dei rapporti con i Paesi dell'ex Unione Sovietica. E all'amb. Minuto Rizzo e al gen. Camporini hanno posto domande “da addetti ai lavori”.
​“Credo che l'Italia si comporti molto bene, ha un buon collegamento con Francia e Germania e fuori dai nostri confini non c'è oggi la sensazione, che si era avvertita in qualche Paese nei primi giorni di guerra, che possa tradire da un momento all'altro” ha affermato L'amb. Minuto Rizzo, per il quale “l'Occidente è davanti a una scelta drammatica, tra la difesa degli ideali e il realismo”.
Su come uscire da questa crisi, nessuno è in grado di fare previsioni, siamo davanti ad un “vaso di pandora da cui può uscire di tutto”. ​
​Alla domanda se si può pensare che l'Occidente abbia commesso errori che hanno contribuito ad arrivare dove siamo oggi, l'ambasciatore ha risposto: “Forse un pò nel non considerare in maniera adeguata la storica ossessione russa di dominio sull'Ucraina. O la pretesa della Russia di voler continuare ad essere vista come una potenza imperiale”.
Per Minuto Rizzo in ogni caso è essenziale “mantenere la solidarietà tra i Paesi dell'Unione Europea e i rapporti con gli Stati Uniti, senza i quali non si va da nessuna parte”.
Risposta indiretta, questa, al tema previsto per il dibattito - “Quali prospettive per la sicurezza europea?” - sul quale sia Minuto Rizzo che il gen. Camporini hanno auspicato un'Europa più forte ed assertiva sui piani sia della politica estera che della difesa che però ancora non si vede.
​Nella NATO è stata individuata una “questione” su cui riflettere, quella rappresentata dal fatto che “la linea scandinava è eccessivamente proiettata a Nord”.
L'Italia, secondo L'amb. Minuto Rizzo, “potrebbe, dovrebbe farsi sentire di più, e non solo per la sicurezza nel Mediterraneo. Bisognerebbe guardare ai partenariati con i Paesi arabi, che adesso sono dimenticati”.
Per questo il diplomatico ha auspicato che alla guida della Alleanza Atlantica arrivi “un italiano o uno spagnolo”.
​Il gen. Camporini ha approfondito l'analisi della situazione militare prevedendo che la guerra finisca quando “le due parti avranno finito uomini e armamenti”.
Ed ha spiegato perché tanti generali russi - ad oggi sarebbero 12 - sono stati finora uccisi. Nell'esercito russo, ha spiegato, “non esiste il concetto della delega dell'autorità” e a tutti i livelli ciascuno diffida degli altri. Per cui se un generale firma un ordine non chiede ad un subordinato, a un colonnello, di andare a vedere se viene applicato o se va corretto; “deve andare lui, assumendosi anche il rischio di andare sul terreno”.
​Il dibattito è stata moderato dal vicepresidente dell'Assdiplar, l'amb Daniele Verga.


Fonte: Carlo Rebecchi
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