05 Maggio 2024
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Tripodi a 20° Convenzione contro criminalità organizzata transnazionale

29-09-2023 14:46 - Farnesina
Maria Tripodi Maria Tripodi
GD - Palermo, 29 set. 23 - Il sottosegretario agli Esteri, Maria Tripodi, assieme al ministro della Giustizia Carlo Nordio, al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e alla direttrice esecutiva di UNODC Ufficio delle Nazioni Unite per la Droga e il Crimine, Waly, è intervenuta alla sessione di apertura della Conferenza Ministeriale a Palermo per celebrare i venti anni dell’entrata in vigore della Convenzione contro la criminalità organizzata transnazionale (UNTOC), firmata nel capoluogo siciliano e adottata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 15 dicembre 2000.
La Convenzione è l’unico strumento globale di cooperazione giudiziaria, applicabile non solo alle mafie “storiche” ed alle “nuove mafie” di origine straniera, ma anche alla corruzione, alla criminalità economica, al riciclaggio, al cybercrime, ai delitti connessi al terrorismo, fino alla tratta di esseri umani. Il sottosegretario ha sottolineato come un’importante fonte d’ispirazione per l’intuizione alla base della convenzione fu la visione dei giudici Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e di altri magistrati antimafia, “che capirono come la cooperazione internazionale fosse fondamentale per contrastare i legami internazionali sempre più sfruttati dalle organizzazioni criminali. E anche per questo hanno sacrificato la vita”.
Tripodi ha proseguito evidenziando come “nel corso di questi 20 anni, la lotta alle mafie ha potuto registrare grandi successi. Ma i sodalizi criminali hanno al contempo modificato il loro modo di agire, e accanto ai tradizionali traffici, si sono dedicate sempre di più al traffico di migranti e alla tratta di esseri umani. Oggi la presenza di molti colleghi delle due sponde del Mediterraneo testimonia l’impegno collettivo nel voler fermare questo traffico che è un traffico di morte”.
“L’Italia ritiene che si debba dare ampio spazio a queste tematiche anche in occasione della Presidenza del G7 2024, in linea di continuità con il nostro tradizionale impegno in materia”, ha detto il sottosegretario.
In conclusione, per Tripodi “è del tutto evidente che per affrontare e combattere fenomeni di tale rilevanza nessuno può pensare di correre da solo o di cercare soluzioni individuali senza la collaborazione di Paesi amici. Una collaborazione che, oggi ancor più che in passato, trascende il dato geografico favorendo crescenti sinergie fra Paesi e governi che, al di là delle distanze e delle diverse realtà geopolitiche, condividono comuni valori ed un comune impegno a favore del pieno rispetto della legalità e dei diritti umani”


Fonte: Ministero degli Esteri
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