Trattato del Quirinale: parte oggi ciclo di seminari per farlo conoscere
05-05-2022 06:53 - Ambasciate
GD - Roma, 5 mag. 22 - Il Trattato del Quirinale da oggi si mette in vetrina per farsi meglio conoscere. L'importante intesa italo-francese, «quadro di cooperazione rafforzata unico nel suo genere con un forte radicamento in prospettiva europea», da oggi è infatti al centro di un ciclo di seminari online organizzato dal CESPI e dall'ambasciata francese con un obiettivo duplice: far conoscere lo strumento e contribuire alla sua implementazione con un dibattito di alto livello, per «rendere vivente il carattere strategico di questo accordo». Presentati in una conferenza stampa a Palazzo Farnese, gli incontri entreranno nel dettaglio di quattro temi contenuti nell'accordo.
Fonte: Redazione
Il primo seminario, organizzato in collaborazione con il CNR e Issirfa, è intitolato «Le opportunità per la cooperazione transfrontaliera franco-italiana» e si tiene oggi, dalle ore 11:30 alle 13:30. L’incontro ha come obiettivo quello di discutere le opportunità che si aprono in materia di cooperazione transfrontaliera e superamento degli ostacoli di frontiera attraverso la firma del Trattato, anche alla luce delle esperienze maturate in questo ambito nel quadro del programma Interreg della politica di coesione europea. Per seguire l'evento su Zoom: https://lnkd.in/g-xsZxe3 .
Il secondo incontro sarà il 1° giugno alle ore 11.30 e verterà su «Le relazioni franco-italiane nel Mediterraneo e le sfide della sicurezza». Il terzo seminario si svolgerà il 22 giugno, alle ore 11.30, e sarà dedicato al tema di «Rafforzare la collaborazione tra Italia e Francia nei settori della tecnologia e della difesa». L'ultimo incontro, è in programma il 7 luglio, alle ore 11.30, e si focalizzerà sulla cultura: «Il Trattato del Quirinale e gli scambi culturali fra Italia e Francia».
«Ringrazio il Cespi per aver lanciato questa iniziativa», ha detto l'ambasciatore francese Christian Masset. «Il trattato del Quirinale è uno sviluppo storico delle relazioni tra Italia e Francia e uno sviluppo molto rilevante per l'Europa. Siamo in un momento di grande sfida, in cui abbiamo bisogno di risposte europee forti per dare protezione agli europei dal punto di vista della sicurezza, economico e ambientale», ha aggiunto il diplomatico di Parigi.
«Il trattato pone fine a un'anomalia nella nostra relazione, che non è mai stata strutturata finora, non c'era una cornice. E' arrivata l'ora di averla, per fare in modo che nostra relazione sia ancora più proficua ed efficace. Abbiamo tante convergenze che purtroppo non convertiamo in azioni comuni e certe differenze si trasformano anche in crisi, perché non facciamo lo sforzo necessario per fare sintesi e accettare differenze», ha spiegato ancora l'ambasciatore.
Portando l'esempio del Next Generation Eu, «è stata una idea italiana e francese e poi è diventata un'iniziativa europea, e ha salvato l'economia dell'UE», ha proseguito Maset. Questo «dimostra che insieme siamo in grado di fare la differenza». Il trattato del Quirinale «è molto importante perché non soltanto è pensato per rafforzare rapporti bilaterali, ma per avere un'azione comune di Italia e Francia in ambito europeo». L'Europa «è di fronte a sfide gigantesche, come il tema della sicurezza con la crisi ucraina, il cambiamento climatico, le migrazioni. Tutto questo richiede che l'Europa sia capace di mettere campo una terza fase del processo di integrazione» dopo la fase dei fondatori e dell'euro. Oggi serve un salto ancora più avanzato, non facile, che richiede un forte impulso, e Italia e Francia possono assolvere a questa funzione, insieme alla Germania».
«Ringrazio il Cespi per aver lanciato questa iniziativa», ha detto l'ambasciatore francese Christian Masset. «Il trattato del Quirinale è uno sviluppo storico delle relazioni tra Italia e Francia e uno sviluppo molto rilevante per l'Europa. Siamo in un momento di grande sfida, in cui abbiamo bisogno di risposte europee forti per dare protezione agli europei dal punto di vista della sicurezza, economico e ambientale», ha aggiunto il diplomatico di Parigi.
«Il trattato pone fine a un'anomalia nella nostra relazione, che non è mai stata strutturata finora, non c'era una cornice. E' arrivata l'ora di averla, per fare in modo che nostra relazione sia ancora più proficua ed efficace. Abbiamo tante convergenze che purtroppo non convertiamo in azioni comuni e certe differenze si trasformano anche in crisi, perché non facciamo lo sforzo necessario per fare sintesi e accettare differenze», ha spiegato ancora l'ambasciatore.
Portando l'esempio del Next Generation Eu, «è stata una idea italiana e francese e poi è diventata un'iniziativa europea, e ha salvato l'economia dell'UE», ha proseguito Maset. Questo «dimostra che insieme siamo in grado di fare la differenza». Il trattato del Quirinale «è molto importante perché non soltanto è pensato per rafforzare rapporti bilaterali, ma per avere un'azione comune di Italia e Francia in ambito europeo». L'Europa «è di fronte a sfide gigantesche, come il tema della sicurezza con la crisi ucraina, il cambiamento climatico, le migrazioni. Tutto questo richiede che l'Europa sia capace di mettere campo una terza fase del processo di integrazione» dopo la fase dei fondatori e dell'euro. Oggi serve un salto ancora più avanzato, non facile, che richiede un forte impulso, e Italia e Francia possono assolvere a questa funzione, insieme alla Germania».
Fonte: Redazione
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