Sudan: Italia a ONU, gravi violazioni, ripristino diritto internazionale
01-03-2024 21:28 - Ambasciate
GD - Ginevra, 1 mar. 24 - La situazione in Sudan è stata al centro del Dialogo Interattivo con l’Alto Commissario per i Diritti Umani, nel quadro della 55ma sessione del Consiglio Diritti Umani dell’ONU cui è intervenuto il Rappresentante permanente italiano presso le Organizzazioni Internazionali a Ginevra, amb. Vincenzo Grassi.
Il diplomatico ha espresso la preoccupazione dell’Italia per le denunciate, gravi violazioni del diritto internazionale dei diritti umani e del diritto internazionale umanitario nel contesto del conflitto in corso nel Paese africano.
Fonte: OnuItalia
Il diplomatico ha espresso la preoccupazione dell’Italia per le denunciate, gravi violazioni del diritto internazionale dei diritti umani e del diritto internazionale umanitario nel contesto del conflitto in corso nel Paese africano.
”Siamo sconvolti dal numero di uccisioni e dai casi diffusi di violenza sessuale e di genere. Il reclutamento e l’impiego di minori da parte delle forze armate e dei gruppi armati sono allarmanti”, ha affermato l’amb. Grassi, sottolineando la necessità di assicurare alla giustizia i responsabili di tali abusi.
Ha poi ricordato che il Sudan sta affrontando una delle peggiori crisi a livello globale in termini di profughi e sfollati e ha ribadito l’appello dell’Italia per una cessazione immediata delle ostilità.
L’Italia ha inoltre esortato le parti coinvolte nel conflitto a proteggere i civili, a garantire un accesso rapido, sicuro e senza ostacoli all’assistenza umanitaria, e a porre fine agli attacchi contro le infrastrutture civili, in particolare contro le strutture sanitarie ed educative. L”Amb. Grassi ha infine evidenziato l’importanza degli sforzi di mediazione, anche con il sostegno delle Nazioni Unite, dell’Unione Africana e di altri attori internazionali e regionali, nonché della ripresa di un dialogo politico inclusivo per il ritorno a un governo a guida civile.
L’Italia ha inoltre esortato le parti coinvolte nel conflitto a proteggere i civili, a garantire un accesso rapido, sicuro e senza ostacoli all’assistenza umanitaria, e a porre fine agli attacchi contro le infrastrutture civili, in particolare contro le strutture sanitarie ed educative. L”Amb. Grassi ha infine evidenziato l’importanza degli sforzi di mediazione, anche con il sostegno delle Nazioni Unite, dell’Unione Africana e di altri attori internazionali e regionali, nonché della ripresa di un dialogo politico inclusivo per il ritorno a un governo a guida civile.
Fonte: OnuItalia
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