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Sudan: ambasciata italiana 48 visite a imprenditore in stato fermo

24-05-2021 19:48 - Ambasciate
Amb. Luigi Vassallo Amb. Luigi Vassallo
GD - Khartoum, 24 mag. 21 - L'ambasciata d’Italia in Sudan ha reso noto di aver seguito fin dal primo momento, in stretto raccordo con la Farnesina, il caso dell'imprenditore veneziano in stato di fermo a Khartoum per una accusa di truffa ai danni di ditte sudanesi. Dal 1° aprile il connazionale ha ricevuto 58 visite consolari dal personale dell’ambasciata, che proseguono tuttora almeno due volte alla settimana. Nell’ambito della sua attività di assistenza consolare, l’Ambasciata ha fornito al connazionale generi alimentari, indumenti, biancheria, libri e altri beni necessari.
Marco Zennaro è accusato di frode, ma dice di essere vittima di un imbroglio. Tramite la famiglia ha fatto sapere di essere detenuto in condizioni insopportabili.
Sul piano politico e giudiziario, l’ambasciata italiana a Khartoum è intervenuta ufficialmente presso le Autorità politiche e istituzionali del Sudan, incluso l’Ufficio del Primo Ministro e della Ministra degli Esteri, chiedendo con forza il pieno rispetto dei diritti del connazionale in termini di condizioni sanitarie, di sicurezza e di protezione e una soluzione del caso in tempi brevi.
Nella giornata odierna, inoltre, il viceministro agli Esteri Marina Sereni ha avuto un colloquio telefonico con il sottosegretario agli Esteri sudanese, interamente incentrato su questo caso.
Zennaro è rinchiuso in condizioni critiche, assieme ad altri 30 detenuti, in un ambiente con una temperatura difficilmente sopportabile. Gianluigi Vassallo, ambasciatore in Sudan, ha spiegato che «il personale dell’ambasciata segue il caso, portando in cella generi alimentari».
Zennaro si era recato in Sudan da metà marzo ed era stato subito arrestato; in un primo momento avrebbe riottenuto la libertà dopo avere trovato un accordo economico con il suo accusatore, poi sarebbe stato arrestato di nuovo in base all'accusa di un'altra delle persone coinvolte nell'affare. Da quel giorno, 1° aprile, l'imprenditore è rinchiuso in cella.



Fonte: Redazione
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