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Sud Sudan: Sant'Egidio, accordo sui principi per processo di pace

05-12-2020 18:08 - Ambasciate
Il presidente Paolo Impagliazzo - foto: Comunità di Sant'Egidio Il presidente Paolo Impagliazzo - foto: Comunità di Sant'Egidio
GD - Roma, 5 dic. 20 - L'irrequietezza e l'insicurezza che gravano nel sud Sudan necessitano della certosina mediazione intelligente della Comunità di Sant'Egidio. Diminuita la violenza in Equatoria a seguito dell’accordo di novembre, Governo e opposizione sono infatti ancora divise sulla interpretazione del conflitto e sul metodo di ratifica della nuova costituzione. Si è da poco conclusa a Roma una settimana di intensi negoziati tra il Governo del Sud Sudan (RTGoNU) e i movimenti di opposizioni riuniti nel SSOMA con la mediazione della Comunità di Sant’Egidio. Durante i lavori le due delegazioni hanno raggiunto un accordo sulla maggioranza dei punti contenuti nel testo detto “Declaration of Principles” tra cui:
•la natura federale del governo e la divisione dei poteri;
•l’identità nazionale e il rispetto delle differenze etniche, culturali e linguistiche;
•la creazione della National Constitutional Conference (NCC) e della National Constitution Review Commission (NCRC);
•la creazione di un meccanismo di controllo sulla governance economica (entrate, budget e spese);
•la riforma del settore civile e pubblico e l’istituzione di un nuovo settore della sicurezza;
•il rispetto delle territori e dei diritti delle comunità indigene;
•i confini interni tra le regioni;
•la partecipazione attiva della comunità internazionale in tutte le fasi successive della “Rome Initiative”.
Rimangono due punti su cui ancora trovare accordo: la natura del conflitto e il metodo di approvazione della nuova costituzione, in corso di stesura. Sul primo punto il SSOMA insiste sulla natura etnica della guerra, mentre il governo rifiuta questa interpretazione; sul secondo esiste il contenzioso sul referendum come strumento di ratifica. Su tali temi la mediazione si è riservata di fare ulteriori proposte.
I colloqui per la riconciliazione sono stati condotti alla presenza della comunità internazionale e continueranno nei prossimi giorni e settimane per cercare soluzioni condivise.
Ringraziando per la loro presenza l’ambasciatore dell’IGAD, Ismail Wais; l’inviato speciale del Kenya, Kalonzo Musyoka; l’inviato speciale del Kenya, Betty Oyella Bigombe, la Comunità di Sant’Egidio esprime soddisfazione per la sostanziale diminuzione della violenza nella regione di Equatoria, frutto dell’intesa sul monitoraggio del cessate il fuoco, raggiunta poche settimane fa a Roma in concomitanza con la ripresa dei dialoghi in ottobre. Sant’Egidio continuerà, assieme alla comunità internazionale, nell’impegno per la ricerca di una pace inclusiva e duratura per il Sud Sudan.


Fonte: Redazione
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